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Abbronzatura, come prendere il sole in modo sicuro e tutto quello che serve sapere su autoabbronzanti e acceleratori di abbronzatura

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 20 aprile, 2025

I consigli degli esperti per abbronzarsi in modo rispettoso della pelle ed essere consapevoli di benefici, rischi e avvertenze legati all'uso di creme autoabbronzanti, acceleratori e attivatori dell'abbronzatura

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Sdraio su una spiaggia

Cosa affermano gli esperti per abbronzarsi in modo sicuro e scegliere i giusti prodotti, da creme autoabbronzanti ad attivatori e acceleratori, per trarre beneficio e al tempo stesso proteggersi da eventuali effetti collaterali

Le giornate si allungano e il sole sempre più caldo splende nel cielo, lasciando l'inverno alle spalle.

Ecco che la voglia di esporsi al sole aumenta, così come quella di avere una bella abbronzatura.

Ma come si fa ad abbronzarsi in modo sano e sicuro, senza rischi per la pelle?

Oggi parliamo proprio di questo. Vedremo poi di approfondire cosa sono, benefici e rischi di creme e lozioni autoabbronzanti, degli attivatori e degli acceleratori dell'abbronzatura.

Prima, però, vediamo perché la pelle si abbronza.

1 Perché la pelle si abbronza

Per prima cosa va detto che l'abbronzatura è una difesa della pelle.

Il nostro corpo è equipaggiato con diversi meccanismi di difesa. Per esempio, se introduciamo tossine con la respirazione o l'alimentazione ecco che entrano in gioco i meccanismi detox di inattivazione di queste sostanze e successiva espulsione.

Se mangiamo troppi zuccheri il meccanismo prevede un aumento nel rilascio di insulina nel corpo che fa sì che le cellule usino più glucosio, il resto viene immagazzinato allo scopo di togliere glucosio dal circolo sanguigno e ristabilire i giusti valori di glicemia.

Allo stesso modo, quando ci esponiamo ai raggi solari la pelle attiva la sua fotoprotezione sotto forma di abbronzatura, determinata dall'aumento nella produzione di melanina nell'epidermide [1].

I raggi UVB sono i maggiori responsabili dell'abbronzatura determinando un aumento nella produzione di melanina, mentre i raggi UVA portano ad una redistribuzione della melanina nel corpo. Ecco perché se stiamo dietro ad un vetro sentiamo caldo ma non ci abbronziamo. Il vetro blocca i raggi UVB! [1].

L'abbronzatura offre una certa protezione alla pelle da successivi danni dei raggi solari, ma, va detto, questa protezione è molto limitata. Quindi, anche se si è abbronzati è importante seguire sempre le regole di una sana esposizione al sole, che vedremo nel paragrafo successivo [1].

Pertanto, quello che emerge, è che l'abbronzatura è una risposta ad un'aggressione. Il primo pensiero può essere quindi che prendere il sole faccia male a priori. Ma non è così.

Prendere il sole è importante, e il suo effetto non è solo un colorito inteso come più sano. Tra i benefici dei raggi solari [2]:

  • Viene sintetizzata la vitamina D. Una presenza adeguata di vitamina D protegge le ossa, il sistema immunitario e riduce il rischio anche di degenerazioni cellulari
  • Abbiamo un miglioramento dell'umore
  • Abbiamo più energia

Quindi, il sole non va demonizzato ma occorre prenderlo con cautela. Solo in questo modo possiamo raggiungere un'abbronzatura sana, intesa come risposta alla pelle ad un'aggressione, è vero, ma controllata e mettendo in campo tutte le protezioni in modo da trarre gli importanti vantaggi appena visti.

2 Consigli per un'abbronzatura sana

Se ci mettiamo al sole per tutto il giorno, tutti i giorni, ore centrali della giornata incluse e senza crema solare, è probabile che in breve la pelle si abbronzerà.

Ma questo non è il modo sano di farlo. Così facendo, stiamo aggredendo la pelle, stiamo aumentando i radicali liberi e il rischio di danni ai tessuti.

Ecco cosa consigliano gli esperti per un'abbronzatura sana:

  • Evita l'esposizione solare nelle ore centrali della giornata, tra le 10 di mattina e le 4 di pomeriggio. Questo è il periodo in cui i raggi solari sono più forti. Il consiglio vale anche in inverno e soprattutto ad altitudini elevate, quando andiamo in montagna
  • Durante l'esposizione solare usa sempre creme solari, con un fattore di protezione di almeno 30 e ad ampio spettro
  • Proteggiti sempre con occhiali da sole e cappelli
  • Evita un'esposizione acuta, e cioè per tante ore di fila. Per proteggere la pelle ed evitare scottature e invecchiamento precoce è meglio un'esposizione per poco tempo ma regolare [3]
  • Segui un'alimentazione sana e varia e che includa alimenti ricchi di beta carotene e licopene. Il beta carotene, contenuto in carote, albicocche, mango, uva, vegetali a foglia verde e peperoni rossi, è un carotenoide dall'azione antiossidante di aiuto a proteggere la pelle dai danni dei raggi solari e ridurre il rischio di scottature. È meglio assumere il beta carotene sotto forma di alimenti e non come integratore. Integratori che contengono quantità elevate di beta carotene sintetico, infatti, possono rappresentare un problema soprattutto per chi fuma, in quanto in questi casi è stato osservato un aumento del risico di sviluppare tumori del polmone [2]. Anche il licopene, contenuto nel pomodoro cotto e nell'anguria, è un potente protettore dai danni dei raggi UV [4].
  • Evita i lettini abbronzanti e solarium. Studi hanno osservato un aumento del rischio di sviluppare tumori della pelle come conseguenza dell'uso di lettini e solarium. Senza contare che, in base a studi, molti solarium possono avere emissioni di raggi UV nettamente superiori a quelli solari, con un aumento degli effetti avversi sulla pelle [5]
  • Assicurati di esfoliare la pelle con scrub delicati prima del periodo di esposizione al sole

3 Gli attivatori e acceleratori dell'abbronzatura

Esistono al giorno d'oggi i cosiddetti attivatori e acceleratori dell'abbronzatura, che stimolano e velocizzano l'abbronzatura e che si possono reperire nei negozi o online:

  • Psoralene, uno degli acceleratori più comuni, è ottenuto dall'olio di bergamotto. Si sconsiglia di usare prodotti contenenti questa sostanza in quanto vi è il sospetto possa aumentare il rischio di degenerazioni cellulari della pelle [1]
  • Tirosina, che si può trovare facilmente in commercio. Tuttavia, la sua efficacia non è stata dimostrata, anzi, in base a studi prodotti contenenti tirosina non hanno aumentato l'abbronzatura ma hanno causato effetti collaterali come acne e rash [6].
  • Cantaxantina, da non confondersi con l'astaxantina che è un carotenoide di pesci e crostacei considerato benefico a contrastare i danni dei raggi solari. La cantaxantina, invece, è stata usata molto in passato come integratore da prendere per bocca per scurire il colore della pelle, essendo una sostanza che si deposita nell'epidermide e nel grasso sottocutaneo. Tuttavia, al giorno d'oggi non è più usata a causa dei suoi effetti collaterali, come ingiallimento della retina fino all'epatite [1]

4 Le creme e lozioni autoabbronzanti

Infine, esistono in commercio anche creme e lozioni che, una volta applicate, simulano un'esposizione al sole, rendendo la pelle abbronzata.

Il principio attivo di queste creme si chiama diidrossiacetone, o DHA, che scurisce la pelle temporaneamente per un paio di giorni.

DHA è un carboidrato che interagisce con le proteine dello strato corneo della pelle e stimola la produzione di melanoidine, che sono pigmenti marroni da non confondersi con la melanina [5].

La quantità di DHA presente nel cosmetico stabilisce il grado di abbronzatura finale, con una concentrazione minore che determina un'abbronzatura leggera e una concentrazione maggiore un'abbronzatura più forte.

Le cose da tenere presente quando si usano questi prodotti sono [7]:

  • L'abbronzatura è temporanea
  • DHA si considera sicuro ma può causare reazioni allergiche in persone predisposte
  • Le creme autoabbronzanti, a meno che non sia espressamente indicato, non sono filtri solari e, se intendi esporti al sole, è bene avere sempre le dovute precauzioni
  • La pelle abbronzata tramite crema autoabbronzante non è più protetta dai danni dei raggi UV e pertanto va sempre usata una crema solare
  • Un'applicazione errata della crema può causare aree disomogenee
  • Concentrazioni più elevate di DHA spesso causano una colorazione che vira al giallo rispetto ad un'abbronzatura naturale
  • Occorre seguire attentamente le indicazioni sulla confezione per conservare al meglio le creme autoabbronzanti, in quanto DHA va incontro facilmente a degradazione
  • Il consiglio è di applicare queste creme alla sera, dopo una doccia con esfoliazione. Meglio anche spruzzare sul viso un'acqua floreale, in modo da mantenere la pelle morbida, idratata ed evitare una sudorazione eccessiva che potrebbe alterare il risultato finale

Infine, va fatta una considerazione. Le creme autoabbronzanti rispondono alla richiesta di avere un colorito naturale della pelle senza ricorso a make up e senza l'esposizione al sole.

In questo senso, l'abbronzatura ottenuta tramite le creme è certamente più sicura in quanto evita gli effetti dei raggi UV che, come abbiamo visto, possono risultare dannosi.

Tuttavia, vengono persi anche i benefici dell'esposizione ai raggi solari. Si tratta di considerazioni da tenere presente quando si fa una scelta di questo tipo.

5 Cosa abbiamo imparato in pratica

Prendere il sole con le dovute cautele è certamente benefico, per la salute e per l'umore. E poi dona un colorito che da sempre è associato a buona salute.

Tuttavia, come abbiamo visto, è importante osservare poche e semplici regole per un'esposizione sicura. Questo comporta un'abbronzatura molto più attenuata ma la salute ci guadagna!

Abbiamo anche visto che è meglio evitare gli attivatori e acceleratori dell'abbronzatura, mentre le creme autoabbronzanti non hanno controindicazioni, se non qualche attenzione mentre si applicano, per non ritrovarsi giallastri e a macchie.

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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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