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Acqua floreali, l’essenza delle piante sulla pelle

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 8 luglio, 2020
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Acqua floreali, l’essenza delle piante sulla pelle

Le acque floreali catturano l’essenza della pianta e, a differenza dell’olio essenziale, sono più delicate e possono essere applicate direttamente sulla pelle rendendola più luminosa, elastica, contrastando le rughe, gli arrossamenti o l’acne in base alla pianta da cui sono ottenute

Acque floreali, acque di bellezza! Un piccolo spruzzo ed ecco che veniamo avvolti dall’essenza di rosa, o di lavanda o perché no di arancio o melissa. La pelle diventa luminosa, i lineamenti si distendono e nelle narici rimane quel profumo inebriante che può essere dolce, ma anche fresco, agrumato o rilassante. Le acque floreali sono ottimi cosmetici, da nebulizzare sul viso dopo la normale pulizia e prima di applicare sieri, oli o creme. Ma vediamo di capire come vengono prodotte, le loro proprietà e come utilizzarle.

Acque floreali, come si producono

In genere, le acqua floreali industriali vengono ottenute contemporaneamente al processo di produzione dell’olio essenziale [1]. Durante la distillazione in corrente di vapore o idrodistillazione l’acqua evapora insieme all’olio essenziale, questi vapori vengono condensati e liquefatti. Si formano così due fasi che vengono poi separate, l’olio essenziale viene imbottigliato e indirizzato all’industria cosmetica e farmaceutica mentre l’acqua floreale viene diluita in acqua, poi può venire imbottigliata e commercializzata. Il processo di produzione artigianale, invece, prevede di preparare veri e propri decotti in cui immergere le parti della pianta, poi si dovrà filtrare e imbottigliare il prodotto. L’acqua floreale può anche essere arricchita con oli essenziali e altre sostanze che agiscono da agenti idratanti, lenitivi e conservanti, perché, dal momento che si tratta di prodotti acquosi, è probabile che, in caso di assenza di conservanti, si possa osservare una qualche proliferazione batterica [2].

Acque floreali, proprietà

Le acqua floreali, a differenza degli oli essenziali, che sono molto concentrati, potenti e, a parte qualche eccezione, non possono essere usati puri, possono invece venire nebulizzate o applicate direttamente sulla pelle senza problemi [1]. Le acque floreali contengono oli essenziali dispersi e sostanze solubili in acqua che conferiscono proprietà antinfiammatorie e antibatteriche [3]. Ogni acqua floreale è caratterizzata però da particolari proprietà in base alla pianta da cui viene ottenuta. Per esempio, l’acqua di rose calma e rilassa, è anti age e combatte il colorito spento, sfiamma la pelle e lenisce le scottature [4]. L’acqua di lavanda è antimicrobica e antinfiammatoria [5], l’acqua di melissa è lenitiva, perfetta in caso di pelle arrossata e irritata, scioglie le tensioni e aiuta in caso di insonnia e stress [6], l’acqua di fiori di arancio è calmante e sedativa e rinfresca la pelle [7] mentre l’acqua di camomilla è lenitiva, cicatrizzante e risulta il cosmetico antinfiammatorio per eccellenza, adatto a tutti i tipi di pelle [8]. Qui abbiamo riportato solo alcuni esempi, ma è possibile realizzare un’acqua floreale con ogni tipo di pianta e ciascuna ci donerà una proprietà diversa per la nostra bellezza.

Acque floreali, come si usano

Le acque floreali hanno diverse proprietà in base alla pianta da cui vengono prodotte. In generale, però, puoi spruzzare l’acqua floreale come tonico mattina e sera dopo la normale pulizia. L’acqua floreale aiuterà la pelle ad assorbire meglio il prodotto successivo, che può essere, per esempio, un olio siero o la crema. Ma le acqua floreali possono anche venire nebulizzate sul viso o sul corpo al bisogno durante la giornata, per rinfrescare, lenire un arrossamento, un’irritazione o un prurito.

Fonti

[1] Hamedi et al, J Evid Based Complementary Altern Med., 2017
[2] Labadie et al, Food Res Int, 2015
[3] Politi et al, Molecules, 2020
[4] Lee et al, Food Sci Nutr., 2018
[5] Kunicka-Styczy?ska et al, Lett Appl Microbiol, 2015
[6] Ramanauskien? et al, Evid Based Complement Alternat Med, 2015
[7] Anhargapour et al, Iran J Reprod Med, 2011
[8] Miraj et al, Electron Physician, 2016
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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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