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Adeguati livelli di vitamina B12 migliorano la funzionalità cognitiva e i tempi di risposta

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 1 marzo, 2025

La vitamina B12 protegge il cervello e il suo buon funzionamento, arrivando persino ad accelerare le trasmissioni tra neuroni. Vediamo il meccanismo di azione e fonti alimentari di questa vitamina

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Alimenti contenenti vitamina B12

La vitamina B12 è una vitamina essenziale per il nostro organismo e alla base di diversi processi vitali.

Tuttavia, come sembra emergere da una recentissima ricerca scientifica, l'azione della vitamina B12 a livello della funzionalità cognitiva è stato, ad oggi, sottostimato. Infatti, è possibile osservare un rallentamento nelle funzioni cerebrali quando i livelli di questa vitamina sono più bassi, anche se comunque entro i limiti raccomandati.

Lo studio è davvero degno di nota e pone le basi per una revisione delle linee guida che riguardano l'assunzione di vitamina B12. Non solo, lo studio fa anche capire quanto sia importante non farsi mancare questa vitamina.

La ricerca è consultabile online sulla rivista Annals of Neurology e ha la firma di un team della University of California, San Francisco [1].

1 Vitamina B12 e funzionalità cognitiva

Allo stato attuale è noto il collegamento tra carenza conclamata di vitamina B12 e problemi neurologici.

Non solo, si sa che in persone anziane con un lieve decadimento cognitivo diagnosticato l'assunzione di integratori di vitamina B12 rallenta la progressione dell'atrofia cerebrale.

Tuttavia, cosa accade quando i valori di vitamina B12 in circolo sono sì entro i limiti ma di poco superiori al minimo raccomandato? Non si parla quindi di carenza ma di valori normali tendenti verso il basso.

Per rispondere a questa domanda gli scienziati hanno reclutato 231 persone, tutte in salute, senza decadimento cognitivo e con età media di 71 anni. I volontari sono stati sottoposti ad esami del sangue per misurare i livelli di vitamina B12 in forma attiva, che è la vitamina effettivamente utilizzata dal corpo.

Poi, i volontari sono stati sottoposti a test per valutare la funzionalità cognitiva, i tempi di reazione e di elaborazione. Ecco cosa è emerso. Coloro che hanno valori di vitamina B12 normali ma più bassi, vicini al limite minimo:

  • presentano un rallentamento nei tempi di risposta e di elaborazione delle informazioni rispetto a chi ha valori di vitamina B12 attiva più elevati. Risultati peggiori nei test si sono osservati man mano che l'età avanzava indicando che valori più bassi di vitamina B12 impattano sul funzionamento cerebrale a tutte le età ma soprattutto nelle persone più anziane. Questo rallentamento generalizzato è associato ad una capacità inferiore del cervello di trasmettere le informazioni
  • hanno anche un rischio maggiore di lesioni a livello della materia bianca cerebrale, che è l'insieme delle fibre nervose che permettono la comunicazione tra le diverse aree del cervello. Lesioni di questo tipo sono associate a declino cognitivo, demenza o ictus.

Pertanto, la vitamina B12 ha un importante impatto sulla funzionalità cognitiva e può rallentarla anche in persone sane, senza diagnosi di demenza ma con valori di questa vitamina vicino al minimo, seppur di poco superiori e quindi entro i limiti raccomandati.

Secondo gli autori dello studio, quindi, è possibile che valori più bassi di vitamina B12 possano avere ripercussioni, che fino ad ora non sono mai state contemplate, anche in strati più ampi di popolazione, non solo negli anziani.

Si tratta di ripercussioni piccole, sottili, ma che diventano significative se gli effetti si confrontano con persone con livelli di vitamina B12 più elevati.

2 Vitamina B12, cos'è, a cosa serve e carenze

La vitamina B12, o cobalamina, è una vitamina idrosolubile che va assunta con l'alimentazione.

Possibili cause di una carenza di vitamina B12 sono:

  • dieta sbilanciata. Questo in particolare è il rischio della dieta vegana se non eseguita correttamente
  • problemi del tratto intestinale che impediscono l'assorbimento della vitamina B12

Una carenza importante di questa vitamina, e quindi sotto il livello minimo raccomandato fissato a 148 pmol/L, causa sintomi a livello del sangue e del cervello, con alterazioni nella memoria, nella funzionalità cognitiva ma anche un rischio aumentato di demenze e psicosi. E da oggi sappiamo che sintomi neurologici si possono osservare anche quando i valori sono di poco superiori al valore minimo raccomandato, cosa che fa ipotizzare una conseguente modifica dei livelli minimi di questa vitamina.

Infatti, allo stato attuale, i valori minimi indicati sono quelli necessari per assicurare la sintesi:

  • del DNA
  • dei globuli rossi
  • del tessuto nervoso

Invece, come emerge dallo studio di oggi, per una corretta funzionalità cognitiva sembra che i valori minimi di assunzione debbano essere ritoccati al rialzo.

Questo però fa anche capire l'importanza di un'alimentazione corretta che preveda l'assunzione di vitamina B12. Chi segue una dieta vegana è più a rischio e quindi è importante farsi seguire da un esperto.

Ma vediamo nel prossimo paragrafo le fonti principali di vitamina B12.

3 Fonti alimentari di vitamina B12

La vitamina B12 è presente soprattutto in alimenti di origine animale, come pesce, carne, pollame, uova e latticini.

Va tenuto presente che i latticini contengono vitamina B12 in una forma particolarmente disponibile per l'organismo, anche fino a 3 volte più disponibile della vitamina B12 fornita dal pesce e dalla carne [2]

Questa vitamina può essere addizionata anche ad alimenti come i cereali o il lievito alimentare. Questa vitamina in questa forma e sotto forma di integratori è ancora più disponibile rispetto alla vitamina B12 assunta con l'alimentazione.

Ma ecco le principali fonti di questa vitamina:

  • Molluschi
  • Pesce, come salmone e tonno
  • Latte e latticini come lo yogurt
  • Uova
  • Formaggi
  • Manzo
  • Tacchino

4 Integratori di vitamina B12

Puoi anche ricorrere a integratori di vitamina B12.

Questo è vero soprattutto in presenza di problemi intestinali, alimentazione sregolata o carente o età che avanza con sintomi neurologici.

Tuttavia, è importante sempre parlarne prima con il proprio medico che saprà indicare se vi è davvero necessità di ricorrere a integratori di vitamina B12.

Va infatti sottolineato che come una diminuzione di questa vitamina è un problema per la salute, lo è anche un suo eccesso [3].

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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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