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Amaranto

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 6 maggio, 2018
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Amaranto

Aminoacidi essenziali, proteine, vitamine e sali minerali, azione antiossidante, capace di ridurre il colesterolo, la glicemia e di supportare il sistema immunitario, fibre, alimento senza glutine

L’amaranto è una pianta originaria del Perù i cui semi, commestibili, sono considerati l’oro degli Inca e degli Aztechi viste le loro incredibili proprietà nutrizionali. L’amaranto viene considerato un cereale anche se, al pari di quinoa e grano saraceno, non appartiene alla famiglia delle Graminaceae, è in realtà uno pseudocereale. L’amaranto apporta proteine e aminoacidi essenziali, tra cui la lisina, di cui invece sono poveri i cereali veri e propri come il frumento. La lisina è alla base di importanti processi corporei come la formazione di anticorpi ma anche la fissazione del calcio nelle ossa.

Non solo, l’amaranto è anche fonte di vitamine, tra cui la E, potente antiossidante, la B3, importante per la circolazione e il metabolismo di grassi e carboidrati, e la B9, o acido folico, per la formazione di globuli bianchi e rossi. L’amaranto contiene anche sali minerali, tra cui calcio, magnesio, manganese, utile per proteggere le funzioni cerebrali, potassio, fosforo e ferro. Le fibre dell’amaranto sono un tocca sana per la digestione dal momento che contribuiscono a contrastare la stitichezza. Ma l’amaranto contiene anche fitosteroli, sostanze molto potenti che aiutano a tenere sotto controllo il colesterolo e la glicemia, supportano il sistema immunitario e agiscono anche come anti tumorali [1]. Infine, questo pseudocereale svolge anche un’azione antinfiammatoria, come provato da studi scientifici. Infatti, in base ad un articolo pubblicato nel 2014 da parte di un team statunitense [2], l’amaranto è risultato in grado di ridurre molti marcatori dell’infiammazione e in più, sulla base di un altro studio [3], l’amaranto inibisce la produzione di Immunoglobulina E, una classe di anticorpi che provoca i fenomeni allergici. L’amaranto non contiene glutine e quindi può essere consumato anche da chi soffre di celiachia, invece contiene acido ossalico e pertanto presta attenzione se soffri di calcoli e problemi ai reni. L’amaranto può essere usato nelle preparazioni di zuppe, biscotti, crocchette, come ripieno per verdure o anche come ingrediente di muesli e barrette energetiche.

Fonti

[1] Caselato-Sousa, J Food Sci, 2012
[2] Montoya-Rodriguez et al, Mol Nutr Food Res, 2014
[3] Hibi et al, Cytotechnology, 2003
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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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