Attenzione ad alcuni farmaci che possono aumentare il rischio di scottature e invecchiamento precoce della pelle

È estate, che sia al mare, in montagna o in città c'è voglia di prendere il sole. Certo, tutti sappiamo che è importante proteggersi dai danni dei raggi UV usando le apposite creme solari ed evitando le ore centrali della giornata, ma occorre prestare attenzione anche ad altro. Infatti, alcune medicine che assumiamo o alcuni prodotti che applichiamo sulla pelle possono causare fotosensibilità e aumentare il rischio di bruciature solari e fotoinvecchiamento. Oggi parliamo proprio di questo basandoci su un'interessantissima review apparsa sulla rivista Pharmaceutics grazie al lavoro di un team italiano dell'Università di Roma Tor Vergata [1].
Sole, benefici e rischi
Il sole è fonte di vita. Esporsi con i dovuti accorgimenti ai raggi solari apporta numerosi benefici. Infatti, il sole contrasta tristezze e depressioni, aiuta a ridurre la pressione sanguigna, a prevenire e contrastare dermatiti ed eczemi e stimola la sintesi di vitamina D. Anzi, il sole è proprio la fonte principale di vitamina D. Tuttavia, se preso in eccesso o senza le necessarie protezioni, il sole può diventare dannoso. Infatti, i raggi UV possono causare danni ai tessuti cutanei, aumentando l'infiammazione, innescando processi che portano alla comparsa di eritemi, scottature, invecchiamento precoce della pelle, macchie scure, pelle secca ma anche, sul lungo periodo, a degenerazioni cellulari. Da qui l'importanza di proteggersi in modo adeguato. Tuttavia, a volte questo può non bastare e magari anche una breve esposizione al sole può causare una reazione eccessiva della pelle ai raggi solari. Quando questo avviene si parla di fotosensibilità e questa condizione può essere indotta da alcune medicine che assumiamo o prodotti che applichiamo localmente. La fotosensibilità può causare fototossicità e fotoallergia. La fototossicità compare in un intervallo di tempo tra pochi minuti a qualche ora dall'esposizione al sole e si presenta come una forte scottatura con rash cutaneo e vesciche nelle parti del corpo che sono state esposte al sole e con aumento dei radicali liberi che possono contribuire alla formazione di macchie scure e invecchiamento precoce. La fotoallergia è un'altra manifestazione della fotosensibilità indotta da farmaci e si presenta con eritema e prurito, anche in parti del corpo non esposte direttamente al sole. Il tipo di reazione dipende dal tipo di medicina assunta e dalla sensibilità della persona, ma va detto che spesso è molto difficile distinguere tra le due reazioni. Infine, alcune medicine possono rendere la pelle maggiormente tendente a mutazioni indotte dai raggi solari, aumentando il rischio di degenerazioni cellulari.
Le medicine che possono causare fotosensibilità
Ma quali sono questi prodotti che possono rendere la pelle più sensibile al sole? Gli antibiotici, soprattutto tetracicline, sulfonamidi, acido nalidixico, fluorochinoloni e cefotaxima, possono indurre questa reazione e aumentare il rischio di fototossicità e mutazioni cellulari. Rappresentano, anzi, i farmaci a cui prestare maggiormente attenzione quando intendiamo esporci al sole. Alcuni antimicotici, come il voriconazolo, sono considerati la seconda principale causa di fototossicità e mutazioni cellulari, subito dopo gli antibiotici. Altri medicinali che possono causare fotosensibilità, anche se in misura minore rispetto ai medicinali appena visti, sono i farmaci antinfiammatori non steroidei, i contraccettivi orali, ma anche alcuni diuretici, in particolare i tiazidici, e farmaci per l'ipertensione Ace inibitori, antiaritmici come l'amiodarone, alcuni chemioterapici, antidepressivi, alcune statine per il trattamento dell'ipercolesterolemia, soprattutto simvastatina e atorvastatina e farmaci per il diabete come la metformina. Ma attenzione anche ai trattamenti locali. Per esempio, alcuni prodotti usati per contrastare l'acne contengono vitamina A e possono rendere la pelle più sensibile al sole. Anche farmaci antinfiammatori non steroidei usati per via topica, come il ketoprofene, possono causare una maggiore sensibilità al sole.
Conclusioni
Oggi abbiamo visto che alcuni farmaci e prodotti per uso topico possono causare reazioni esagerate sulla pelle in caso di esposizione solare, con un significativo aumento dell'infiammazione, dei radicali liberi e dei danni ai tessuti. Chiaramente, non bisogna interrompere l'assunzione o l'utilizzo di questi farmaci o prodotti, se consigliati dal medico. È però necessario essere consapevoli e informati e, se si stanno assumendo questi farmaci, ai fini della prevenzione è importante assicurarsi di proteggersi ancora di più dal sole, usando creme solari con protezione almeno 30, indossando occhiali da sole, cappelli e vestiti ed evitando le ore centrali della giornata quando l'irraggiamento è massimo.
Per quanto riguarda eventuali trattamenti, è importante sottolineare di nuovo che ogni reazione va discussa con il proprio medico e non va sospeso il farmaco prescritto. Il medico può prescrivere eventualmente trattamenti locali o sistemici.