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Attenzione allo xilitolo, contrasta le carie ma può aumentare il rischio cardiovascolare

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 21 giugno, 2024

Lo xilitolo è un dolcificante che andrebbe limitato, dal momento che può persino raddoppiare il rischio di infarto e ictus. Vediamo di capire meglio quanto affermato e di approfondire cos'è lo xilitolo, dove lo troviamo e come lo possiamo evitare

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Chewing gum

Lo zucchero, si sa, va limitato per il bene della nostra salute. Da qui l'uso di dolcificanti, più o meno naturali, con l'idea di usare sostanze innocue.

Il problema è che queste sostanze non sono proprio innocue. Certo, magari apportano poche calorie e non impattano sulla glicemia, ma possono avere altri importanti effetti sulla salute. E non stiamo parlando di effetti benefici, purtroppo.

Dopo aspartame, eritritolo, sucralosio e sciroppo d'agave, arriva un campanello d'allarme anche per il dolcificante xilitolo, colpevole di raddoppiare il rischio di infarto e ictus. Questo emerge da una recentissima ricerca pubblicata sulla rivista European Heart Journal da un gruppo di scienziati americani della Cleveland Clinic (Witkowski et al, European Heart Journal, June 2024).

1 I pericoli dello xilitolo

Gli scienziati hanno reclutato 3000 persone, chiedendo di fornire un campione di sangue allo scopo di misurare i livelli del dolcificante xilitolo. Poi le persone sono state seguite per 3 anni allo scopo di valutare lo stato di salute.

Per completare la ricerca, gli scienziati hanno condotto uno studio molto vasto che ha comportato ricerche in laboratorio, sui topi e anche sugli esseri umani, a cui è stato chiesto di assumere una bevanda dolcificata allo xilitolo nella quantità che normalmente si ritrova in diversi prodotti che possiamo acquistare. Tutto questo per comprendere cosa avviene nel corpo quando si assume xilitolo in elevate quantità.

Ebbene, quello che è emerso dalla ricerca è che:

  • Le persone con i livelli di xilitolo più alto, significa che hanno assunto alimenti arricchiti con questo dolcificante in quantità maggiore, hanno un rischio raddoppiato di sviluppare infarti e ictus rispetto a coloro che presentano livelli più bassi di xilitolo
  • Lo xilitolo altera la funzionalità delle piastrine, aumentando la loro viscosità e il rischio di formazione di coaguli nel cuore e nel cervello
  • Bere anche una sola bevanda dolcificata con xilitolo fa aumentare in modo significativo la reattività delle piastrine. Ricordiamo che le piastrine sono sempre in circolo ma si attivano solo al bisogno, per intervenire quando si ha un sanguinamento nei processi di coagulazione. Attivare le piastrine non al bisogno, quindi, aumenta il rischio di aggregazione non desiderata di piastrine

Gli scienziati rimarcano che altra ricerca dovrà essere condotta per dimostrare in modo chiaro che l'assunzione regolare di alimenti contenenti xilitolo possa, sul lungo periodo, aumentare il rischio cardiovascolare e di ictus.

Allo stato attuale, in attesa che la scienza faccia chiarezza, il consiglio dei ricercatori è di limitare il più possibile gli alimenti che contengono xilitolo aggiunto artificialmente.

2 Cos'è lo xilitolo e dove si trova

Lo xilitolo è un dolcificante naturale estratto generalmente dal legno di betulla, infatti spesso viene chiamato anche lo zucchero di betulla.

Lo xilitolo però si trova naturalmente, in piccolissime quantità, anche in alcuni frutti e ortaggi, come fragole, lamponi, prugne, lattuga, melanzane e cavolfiore.

Il suo indice glicemico è 7, davvero molto basso se lo si confronta con il 100 del glucosio.

Come dolcificante, lo xilitolo si trova aggiunto a diversi prodotti, quali, per esempio, gomme da masticare, caramelle, sciroppi, ma anche dentifrici. Infatti, lo xilitolo, oltre a conferire un gradevole sapore dolce, in base a studi ha dimostrato di proteggere il cavo orale contrastando l'infiammazione delle gengive e la formazione di carie, con una riduzione dell'adesione della pacca [1].

Nelle etichette alimentari lo xilitolo si nasconde dietro alla sigla E967.

3 E cosa accade agli alimenti che lo contengono naturalmente?

È importante rimarcare che lo studio si riferisce unicamente allo xilitolo aggiunto puro e in elevate quantità ai prodotti ultraprocessati per conferire il sapore dolce.

La ricerca non si riferisce ai frutti e agli ortaggi che naturalmente contengono lo xilitolo. In questi casi stiamo parlando di una sostanza presente in quantità molto piccole e contenuta in una sinergia di antiossidanti, fibre, vitamine e minerali che ne bloccano l'eventuale azione dannosa.

4 Gli altri dolcificanti a cui prestare attenzione

Non è però solo lo xilitolo il dolcificante da tenere d'occhio. In realtà, negli ultimi tempi, un po' tutto il mondo dei dolcificanti è sotto la lente di ingrandimento della scienza per i suoi effetti sulla salute.

Quello che è emerge è che queste sostanze, considerate per anni la soluzione perfetta per non rinunciare al dolce, possono presentare altri importanti effetti collaterali sull'organismo.

Ecco una piccola lista dei principali dolcificanti che stanno ricevendo la luce rossa dagli scienziati:

  • aspartame, in etichetta con la sigla E951, dopo anni di dibattiti solo pochi mesi fa è stato classificato come possibile cancerogeno per gli esseri umani [2]
  • Eritritolo, indicato in etichetta come E968, come lo xilitolo aumenta il rischio di infarto e ictus [3]
  • Stevia, altera il microbiota intestinale [4]
  • Saccarina, o E954, e sucralosio, o E955, aumentano la glicemia e diminuiscono la tolleranza al glucosio [4]
  • Sciroppo d'agave, ricco di fruttosio che può aumentare i trigliceridi, il rischio di fegato grasso e diabete tipo 2 [5]

5 Come difenderci dai dolcificanti

Per prima cosa va anticipato che non sempre è possibile eliminare completamente i dolcificanti. Questi, infatti, possono essere contenuti nei medicinali. E se questi medicinali li ha prescritti il medico non possiamo farci nulla, li dobbiamo assumere.

Proprio per questa ragione è importante limitare il più possibile gli alimenti, in genere voluttuari, che li contengono, leggendo bene l'etichetta.

Per esempio, perché dobbiamo per forza bere bevande dolcificate, che sia con zucchero o con dolcificanti? Possiamo ripiegare sull'acqua, tè verde, tisane o frullati.

Se l'acqua non piace, è anche possibile ricorrere alle acque aromatizzate, con frutta o spezie, come zenzero, menta o cannella.

A questo punto, quindi, è abbastanza chiaro che non esiste un dolcificante più sano di altri. Sì, forse queste sostanze possono permetterci di gustare dei dolcetti senza avere rimorsi, per quanto riguarda glicemia e peso corporeo, ma le conseguenze possono essere molto più pesanti.

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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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