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Avena integrale, più di un semplice cereale ma uno scrigno di salute

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 30 settembre, 2019
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Avena integrale, più di un semplice cereale ma uno scrigno di salute

L’avena integrale è fonte di fibre e per questo ha un effetto benefico sia sulla salute dell’intestino che dell’intero organismo, dal momento che rallenta l’assorbimento di zuccheri e colesterolo introdotti con la dieta. Ma l’avena integrale agisce anche come un prebiotico, aumentando cioè la presenza di batteri buoni nell’intestino e proteggendo quello che gli scienziati chiamano microbiota, e cioè la flora batterica intestinale. Uno studio pubblicato proprio pochi mesi fa sulla rivista The British Journal of Nutrition da parte di un team inglese [1] è riuscito a dimostrare questo effetto benefico dell’avena integrale e ne ha compreso il meccanismo di azione.

Il microbiota è l’insieme di batteri che popolano il nostro intestino e oramai è comunemente accettato che un microbiota in salute garantisce anche benessere all’intero organismo. Al contrario, uno sbilanciamento nella popolazione di batteri, in cui i batteri buoni diminuiscono, può portare, a lungo andare, a condizioni come obesità, sistema immunitario debole, infezioni, allergie, cattiva digestione e alcuni tipi di tumore come quello del colon. Ecco quindi l’importanza di comprendere come i cibi possano influenzare il microbiota. L’avena integrale è uno di quei cibi che agiscono in modo benefico e che vengono chiamati prebiotici, capaci cioè di favorire in modo selettivo la crescita dei batteri buoni. Lo studio ha dimostrato, infatti, che l’integrazione di avena integrale ha portato ad un aumento di bifidobatteri, una classe di batteri intestinali particolarmente benefici grazie alla loro azione antinfiammatoria, di supporto al sistema immunitario e utile a contrastare le tossine.

Non solo, l’avena integrale ha determinato anche l’aumento di acidi grassi quali acido acetico e acido propionico, importanti per la salute dell’organismo in quanto rappresentano la fonte di energia per le cellule dell’intestino. Gli scienziati hanno anche osservato che questa azione non è da ricondursi solo alla fibra di cui è composta l’avena ma anche alla sinergia tra tutte le sostanze che si trovano nel cereale, e cioè fibre ma anche polifenoli, che sono potenti antiossidanti.

Fonti

[1] Kristek et al, Mar 2019
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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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