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Babtisia

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 11 ottobre, 2020
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Babtisia

Antisettico, stimola il sistema immunitario, utile in caso di affezioni delle alte vie respiratorie, tosse, mal di gola, naso che cola e sinusite, di aiuto anche in caso di ferite e afte

La baptisia è una pianta della famiglia delle Fabaceae o Leguminose, la stessa delle fave, dei ceci e delle lenticchie, giusto per fare qualche esempio. La baptisia è considerata un rimedio in caso di affezioni delle vie respiratorie per il benessere di naso e gola. Ma vediamo cosa dice la scienza riguardo a questa pianta e le sue applicazioni.

Baptisia, proprietà

La baptisia è antisettica ed è un rimedio capace di stimolare il sistema immunitario, come provato da studi scientifici [1].

Non solo, è stato anche dimostrato che una combinazione di estratti di Echinacea, Tuia e Baptisia è stata in grado di migliorare i sintomi del raffreddore e di accelerare la guarigione [2].

Baptisia, usi

Pertanto, baptisia può essere usata in caso di affezioni delle vie respiratorie, soprattutto le alte vie respiratorie, quindi raffreddore, naso che cola, sinusite, mal di gola, e per stimolare il sistema immunitario. La baptisia si trova in erboristeria o farmacia. Sono le radici la parte utilizzata per preparare rimedi a base di baptisia. Le radici possono essere acquistate intere per preparare tisane, in questo caso porta ad ebollizione una tazza di acqua, togli dal fuoco e aggiungi un cucchiaio di erba, lascia in infusione per dieci minuti, quindi filtra e bevi. Ma la baptisia può anche essere assunta sotto forma di estratto liquido. Sia la tisana che l’estratto liquido di baptisia, oltre ad essere assunti per bocca, possono anche essere applicati per via topica. Infatti, l’azione antisettica della baptisia può portare beneficio in caso di ulcere, ferite e afte [3].

Baptisia, avvertenze

La baptisia non va assunta per periodi di tempo lunghi e, in ogni caso, va presa sempre senza eccedere con le dosi. Infatti, un eccesso di questa pianta può causare vomito e diarrea. Evita in gravidanza e allattamento.

Fonti

[1] Beuscher et al, Planta Med, 1985
[2] Naser et al, Phytomedicine, 2005
[3] Stannard et al, Medical Herbalism, 1995
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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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