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Banaba, proprietà, benefici, assunzione e controindicazioni di questo rimedio molto studiato dalla scienza

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 31 gennaio, 2024

Banaba è un rimedio dall'azione antiossidante, antinfiammatoria, anti diabete, anti obesità, antivirale e utile anche per tenere sotto controllo pressione sanguigna e glicemia. Nel seguito. Vedremo di approfondire queste proprietà, ma anche come si assume la banaba e quali sono le sue controindicazioni

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Banaba, proprietà, benefici, assunzione e controindicazioni di questo rimedio molto studiato dalla scienza

La banaba è una pianta dalle proprietà benefiche per cuore, sistema cardiovascolare, reni e sistema immunitario. Approfondiamo queste proprietà, il modo di assunzione della banaba e quali sono le sue controindicazioni

La banaba, nome scientifico Lagerstroemia speciosa, è un rimedio della tradizione usato da secoli. Ma anche il mondo scientifico si sta interessando alla banaba, con la prima ricerca che risale al lontano 1940. Negli anni molti altri studi si sono aggiunti rivelando un rimedio dalle notevoli proprietà benefiche, soprattutto per la salute del cuore, del sistema cardiovascolare e del sistema immunitario. Ma cerchiamo anche noi di capire i benefici della banaba.

Banaba, principi attivi e proprietà

La banaba contiene, come principi attivi, l'acido corosolico ed ellagitannini [1]. A queste sostanze si attribuiscono le importanti proprietà della banaba, che è, come emerge da studi condotti sia in laboratorio che su esseri umani, antiossidante, antinfiammatoria, anti obesità, ma anche cardioprotettiva, utile a tenere sotto controllo la glicemia, il colesterolo e con un'azione volta a proteggere i reni [2].

Banaba per la pressione sanguigna e il sistema cardiovascolare

L'assunzione di 500 mg di estratto di banaba due volte al giorno per 3 mesi ha mostrato di ridurre la pressione sistolica.

Non solo, è stato possibile osservare anche una riduzione del colesterolo cattivo LDL e dei trigliceridi [3].

Banaba per tenere sotto controllo la glicemia

L'acido corosolico contenuto nella banaba è in grado di ridurre i valori della glicemia negli esseri umani già entro 60 minuti dall'assunzione del rimedio [1]. Come effetto nell'immediato, estratti di banaba hanno mostrato di arrivare a ridurre di circa il 15% la glicemia a digiuno in persone con valori di glicemia a digiuno superiore a 110 mg/dL. Banaba ha ridotto anche la glicemia postprandiale. Sul lungo periodo l'assunzione di banaba ha permesso di migliorare la tolleranza al glucosio e di contrastare la resistenza all'insulina [4]. In generale, l'assunzione della banaba non ha indotto ipoglicemia, che significa livelli troppo bassi di glucosio nel sangue [1].

Banaba per il sistema immunitario

La banaba è in grado di supportare il sistema immunitario. In particolare, estratti di banaba hanno permesso di contrastare alcuni virus, come il rinovirus, una delle cause del raffreddore comune [5].

Banaba, come si assume

I rimedi a base di banaba si ottengono dalle sue foglie. Le foglie di banaba possono essere assunte sotto forma di estratti o infusi. Estratti e preparati per infusi a base di foglie di banaba si acquistano in erboristeria e negozi specializzati, anche online. Tuttavia, va detto che se è molto facile reperire integratori a base di estratti di banaba non lo è altrettanto acquistare preparati per infusi, anche se questi sono certamente più conosciuti dalla tradizione. In ogni caso, accertati sempre della qualità del prodotto.

Banaba, effetti collaterali e controindicazioni

La banaba è considerata sicura e, negli studi condotti, non vengono riportati particolari effetti collaterali sia sul breve termine che dopo un anno di assunzione del rimedio [6]. Data però l'azione antidiabetica, ipocolesterolemizzante e anti ipertensiva chiedi consiglio al tuo medico se intendi iniziare un trattamento con banaba, soprattutto se stai già assumendo farmaci per queste condizioni. Infine, esiste la possibilità, ipotizzata ma ancora non confermata da studi scientifici, che banaba possa alterare il metabolismo di un farmaco antinfiammatorio non steroideo, il diclofenac, usato per i dolori alle articolazioni, in caso di persone con diabete e problemi ai reni [1].

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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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