Basta un cucchiaino di sale in meno per ridurre la pressione sanguigna

Ridurre di un cucchiaino il sale che assumiamo ogni giorno può portare a importanti benefici in termini di riduzione della pressione sanguigna. Quanto affermato emerge da una recentissima ricerca scientifica apparsa sulla rivista JAMA Network e pubblicata da un team americano [1].
Diminuisci il sale per abbassare la pressione sanguigna
Gli scienziati hanno reclutato 213 persone, tutte tra i 50 e i 75 anni di età. Tra i volontari c'erano sia persone con pressione sanguigna normale sia persone con ipertensione, sotto controllo grazie ai farmaci o senza controllo, in modo da avere un campione ampio di popolazione. A tutti i partecipanti è stato chiesto di indossare uno strumento per il controllo della pressione sanguigna. Poi, metà dei volontari doveva seguire, per una settimana, una dieta ad alto contenuto di sodio, di fatto aggiungendo un cucchiaino di sale alla dieta abituale. All'altra metà è stato chiesto di seguire una dieta povera di sodio, togliendo un cucchiaino di sale alla dieta abituale, arrivando così a consumare una quantità molto ridotta di sodio. Per confermare i risultati, dopo una settimana i due gruppi si sono scambiati.
Ebbene, quello che è emerso è che la dieta a basso contenuto di sale ha portato nella maggior parte delle persone che l'avevano adottata, quasi il 74%, ad una riduzione significativa della pressione arteriosa con una differenza media, tra i due gruppi, per quanto riguarda la pressione sistolica, o pressione massima, di 8 mmHg.
Invece, rispetto ai valori di pressione sistolica prima di iniziare l'esperimento, questi risultavano diminuiti in media di 6 mmHg in caso di dieta a basso contenuto di sale.
Conclusioni della ricerca
Lo studio mostra chiaramente che ridurre anche solo di un cucchiaino al giorno il consumo di sale porta a miglioramenti significativi della pressione sanguigna e che questi benefici si osservano in tutte le persone, anche quelle con ipertensione e sotto trattamento con farmaci o ipertensione non controllata. Insomma, provare a ridurre il sale apporta benefici tangibili in ogni circostanza. È importante sottolineare che già la riduzione di 5 mmHg nella pressione sistolica riduce il rischio di sviluppare eventi cardiovascolari del 10%!
Come ridurre in pratica il consumo di sale
Ma come si può in pratica ridurre il consumo di sale? Premettiamo che togliere completamente il sale è praticamente impossibile, oltre che dannoso in quanto comunque, se entro certi limiti, il sodio è fondamentale per il buon funzionamento del nostro organismo. Tuttavia, questo rischio difficilmente si corre in quanto viviamo in un mondo in cui l'aggiunta di sale è osservabile praticamente ovunque.
Pertanto, qualche piccolo accorgimento lo possiamo mettere in campo, in modo anche semplice, per ridurre l'apporto di sale, e così di sodio. Un primo consiglio è di leggere bene le etichette degli alimenti e delle bevande che si acquistano, anche dei dolci. In questo modo possiamo farci un'idea di quanto sale introduciamo nell'alimentazione senza accorgercene e possiamo provare a limitarlo, riducendo questi cibi o scegliendo alternative con meno sale, o anche senza. Meglio è anche cercare di cucinare il più possibile in casa, per avere un pieno controllo sugli ingredienti. Per insaporire i cibi possiamo ricorrere all'aceto per le insalate e per verdure e altre pietanze alle erbe aromatiche. Tieni presente che, al momento, le linee guida indicano come apporto massimo giornaliero di sodio circa 2 grammi al giorno, che corrispondono a un cucchiaino di sale. Lo studio in questione è arrivato, nella dieta a basso contenuto di sodio, a 500 mg di sodio al giorno, che significa un quarto di cucchiaino di sale, una quantità molto bassa. In ogni caso, scopo dell'articolo è unicamente quello di far capire che con qualche accorgimento e riducendo la quantità di sale, che a volte è davvero eccessiva e fuori dal nostro controllo, possiamo fare molto per la nostra salute.