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Camminare, quasi un farmaco per diversi disturbi

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 25 agosto, 2021
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Camminare, quasi un farmaco per diversi disturbi

Riduce il rischio di diabete tipo 2, aiuta a tenere sotto controllo il peso corporeo, abbassa la pressione sanguigna, migliora i sintomi legati alle apnee notturne e calma il dolore alla bassa schiena

Camminare è l'azione più semplice che ci sia e anche la forma di ginnastica che più è a portata di tutti. Abbiamo già avuto modo di soffermarci sulle proprietà salutari di una camminata, parlando dei benefici sull'umore, sul cuore, sul sistema immunitario e sul grasso viscerale. Oggi ci soffermiamo sul fatto che la camminata può diventare davvero un farmaco contro diversi patologie, come il diabete ma anche ipertensione, dolore alla schiena e perfino apnee notturne. Ma vediamo di approfondire meglio, valutando anche quanti passi al giorno vengono consigliati dagli studiosi. Tieni poi presente che l'app è dotata anche di una sezione con contapassi per aiutarti a tenerti in forma e in salute!

Camminare e glicemia

Basta assicurarsi almeno 3500 passi al giorno per vedere calare il rischio di sviluppare diabete tipo 2 di quasi il 30%. Questo è quanto emerge da una ricerca scientifica molto interessante [1] che dimostra che piccole modifiche al proprio stile di vita, rendendolo meno sedentario e aumentando in modo moderato l'attività fisica, possono davvero risultare un grande investimento per la salute. E i benefici sono stati osservati anche in persone a rischio di sviluppare diabete e in presenza di obesità.

Pertanto, non ci sono scuse, pochi passi in più al giorno aiutano a ridurre la glicemia, migliorano la sensibilità all'insulina e contribuiscono a tenere il peso corporeo sotto controllo, allontanando il rischio di diabete.

Camminare e ipertensione

Camminare aiuta a ridurre la pressione sanguigna sistolica e diastolica. Questo effetto benefico è stato osservato in entrambi i sessi e per tutte le età, sia nei giovani che nelle persone più anziane [2]. Gli effetti benefici sulla pressione sanguigna si sono osservati con un'attività di circa 10000 passi al giorno in media [3].

Camminare e apnee notturne

Può capitare che mentre dormiamo, in particolari condizioni, andiamo incontro a vere e proprie apnee causate da interruzioni, totali o parziali, delle vie aeree durante il sonno. Questo può essere favorito da condizioni come obesità, eccessivo consumo di alcolici, ostruzione di naso e gola e sonniferi e le conseguenze, durante il giorno, possono essere un'eccessiva sonnolenza, difficoltà a concentrarsi ma anche colpi di sonno e cefalee al risveglio. È stato osservato che un programma di allenamento, che ha condotto i partecipanti allo studio a camminare da 20 minuti a 45 minuti al giorno nell'arco di sei mesi, ha portato benefici in caso di apnee notturne, riducendo i sintomi collegati come la stanchezza e la sonnolenza durante il giorno e portando in generale benefici e una sensazione di maggiore benessere a tutto il corpo.

Non solo, questo programma di allenamento ha anche permesso di ridurre il peso corporeo che, se in eccesso, può aumentare il rischio di apnee notturne [4].

Camminare e mal di schiena

Anche il mal di schiena, soprattutto il dolore alla bassa schiena, può beneficiare di una camminata. È stato infatti osservato che camminare allevia il mal di schiena e migliora la mobilità in persone con lombalgia cronica [5]. Benefici sono stati osservati già dopo dieci minuti di camminata su un tapis roulant secondo il proprio ritmo. La parte più interessante, oltre al fatto che il ritmo di camminata è personalizzabile, è che l'azione benefica sul mal di schiena si è osservata subito dopo la sessione. La spiegazione di questo effetto è che durante l'attività fisica vengono rilasciate endorfine che così contrastano il dolore [6].

Fonti

[1] Fretts et al, Journal Diabetes Care, 2012
[2] Lee et al, Cochrane Database Syst Rev, 2021
[3] Soroush et al, Asian J Sports Med., 2013
[4] Jurado Garcia et al, Cochrane Database Syst Rev, 2020
[5] Sitthipornvorakul et al, Musculoskelet Sci Pract, 2018
[6] Hendrick et al, Eur Spine J, 2010
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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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