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Canta che ti passa

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 4 novembre, 2019
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Canta che ti passa

Canticchiare tra sé e sé, cantare a squarciagola e alcune tecniche di meditazione yoga come il respiro dell’ape, una tecnica di respirazione in cui si emette un suono simile, appunto, al ronzio dell’ape, cosa hanno in comune? Le vibrazioni che dalle corde vocali arrivano al cervello. E queste vibrazioni sono davvero importanti per la nostra salute dal momento che aiutano a disintossicare il cervello, pulire le cavità nasali e indurre rilassamento. Quanto affermato è testimoniano da tre studi scientifici, uno molto recente, pubblicato pochi mesi fa sull’International Journal of Yoga da un team indiano (Abishek et al, May-Aug 2019), un altro pubblicato qualche anno fa sempre sulla stessa rivista [1] e, infine, uno studio pubblicato sul giornale Medical Hypotheses nel 1988 da due dottori americani [2].

Lo studio del 1988, in particolare, ha osservato che le vibrazioni prodotte mentre si canta, anche quando si canticchia a bocca chiusa, arrivano al cervello. La nostra scatola cranica, risultato di una lunga evoluzione, è tale per cui le vibrazioni si propagano. Queste vibrazioni fanno un massaggio che stimola il rilascio di scorie metaboliche del cervello nel fluido cerebrospinale, in più, velocizzano il processo di rinnovamento di questo fluido e di conseguenza i processi di disintossicazione del cervello. Questo è dimostrato anche dal fatto che l’uomo di Neanderthal, un nostro antenato, con un cranio più largo del nostro del 15% e non incline alle vibrazioni presentava un aumento di inquinanti nel cervello.

Per quanto riguarda le vibrazioni prodotte con lo yoga, è stato osservato che praticare un particolare pranayama, che è una tecnica di respirazione, chiamato il respiro dell’ape, cioè in fase di espirazione si produce un ronzio come quello dell’ape, aiuta a migliorare, attraverso le vibrazioni che produce, i sintomi della sinusite cronica favorendo i processi di depurazione e di rimozione del muco e agendo con un effetto antinfiammatorio.

Non solo il respiro dell’ape, anche la famosa sillaba OM quando viene emessa durante la meditazione produce vibrazioni che, in base allo studio del 2011, hanno dimostrato di stimolare il nervo vago con un effetto di rilassamento sul cervello e di contrasto alla depressione.

Fonti

[1] Kalyani et al, 2011
[2] Jindrak et al, 1988
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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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