Carlina

Azione digestiva e drenante, contro cellulite, ritenzione idrica e cattiva digestione, aiuta il fegato, per uso esterno aiuta la guarigione di ferite, vesciche, acne ed eczemi
La carlina, nome scientifico carlina acaulis, è una pianta della famiglia delle Asteraceae. Questo rimedio ha proprietà toniche, drenanti, digestive e diuretiche e quindi aiuta a contrastare la cellulite, migliora la digestione e supporta il lavoro del fegato. Puoi preparare un decotto in questo modo, porta ad ebollizione una tazza di acqua insieme ad 1 cucchiaio raso di radici di carlina, fai sobbollire per un paio di minuti, filtra e, dopo aver lasciato intiepidire, bevi una tazza. Attenzione a non esagerare perché una dose eccessiva può irritare la mucosa dello stomaco. In alternativa all’uso interno, lo stesso decotto di carlina può anche essere applicato esternamente su ferite, foruncoli, vesciche o acne grazie alla sua azione cicatrizzante. Questo uso viene dalla tradizione di diversi Paesi in cui la carlina è utilizzata da secoli per trattare ferite e altre affezioni della pelle, tra cui persino i tumori. E uno studio recente ha proprio dimostrato l’efficacia di estratti di carlina per guarire o alleviare diverse problematiche della pelle e ha osservato la capacità della pianta di indurre l’apoptosi, cioè la morte, delle cellule tumorali della pelle [1]. Chiaramente l’uso della carlina per trattare malattie gravi come i tumori non è assolutamente da prendere in considerazione, abbiamo riportato lo studio unicamente con l’intenzione di dimostrare che la scienza si sta interessando a questa pianta che vanta proprietà curative potenti sulle affezioni della pelle. Quindi, unicamente in caso di ferite, acne o vesciche puoi passare sulla zona da trattare una garza imbevuta di decotto, aiuterà la guarigione. Infine, il decotto è anche utile per fare gargarismi in caso di irritazioni o afte nel cavo orale.