Cassia in canna

Blando lassativo, rimette in moto la peristalsi e favorisce la regolarità intestinale, studi hanno portato all’attenzione anche proprietà antiossidanti e di aiuto nella prevenzione di problemi cardiovascolari dal momento che la cassia sarebbe in grado di ridurre i livelli sierici di lipidi
La Cassia in canna, nome scientifico Cassia fistula, è una pianta della famiglia delle Fabacee o Leguminose. Il rimedio si ottiene dalla polpa dei frutti della cassia, dei legumi dall’aspetto legnoso e lunghi qualche decina di centimetri. La cassia agisce in modo delicato come blando lassativo promuovendo la peristalsi intestinale e mettendo in movimento la muscolatura del colon grazie a delle sostanze in essa contenute chiamate antrachinoni. Si utilizza quindi la cassia in caso di stitichezza e per favorire la regolarità intestinale, il rimedio risulta particolarmente indicato per bambini e anziani. Come dimostrato da uno studio del 2016 e pubblicato sulla rivista scientifica Pharmaceutical biology da un gruppo di ricercatori indiani la cassia sembra avere anche proprietà antiossidanti e un’azione capace di ridurre i livelli sierici di lipidi, che in quantità eccessive sono alla base di patologie cardiovascolari, ulteriori studi comunque dovranno essere condotti per confermare queste proprietà. La polpa della cassia può essere mangiata oppure utilizzata per preparare decotti. In particolare, il decotto con effetto lassativo e di regolazione del transito intestinale si prepara facendo bollire per qualche minuto una tazza di acqua e 100 grammi di cassia, la puoi trovare in farmacia, filtra e bevi. Non eccedere nell’utilizzo della cassia, infatti, anche se la sua azione lassativa è blanda, non va comunque utilizzata per periodi di tempo lunghi, al massimo tre o quattro giorni, o in dosi eccessive. Possibili effetti collaterali legati a sovradosaggio sono crampi, disturbi gastrointestinali e squilibrio elettrolitico. Non usare in gravidanza e allattamento e, in caso tu stia prendendo farmaci, chiedi consiglio al tuo medico in quanto l’assunzione della cassia può ridurne l’assorbimento.