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Cavolo cappuccio, il dono della natura

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 30 novembre, 2022
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Cavolo cappuccio, il dono della natura

I benefici del cavolo consumato crudo, cotto o sotto forma di succo per proteggere il cuore, il fegato, i reni e la mucosa gastrica, di aiuto a contrastare le degenerazioni cellulari, sotto forma di impacco attenua il dolore alle articolazioni e risulta utile in caso di ingorgo mammario e per prolungare la durata dell'allattamento

Il cavolo cappuccio è un ortaggio che può essere coltivato e reperito sugli scaffali dei supermercati praticamente tutto l'anno. Molto versatile in cucina e adatto a preparazioni sia crude che cotte, tuttavia, in mezzo ad altri ortaggi come zucche, verze, insalate e carote il cavolo cappuccio viene spesso trascurato.

Invece, il cavolo cappuccio, grazie alle sue incredibili proprietà benefiche, dovrebbe essere considerato un vero dono della natura. Vediamo allora cosa può fare il cavolo cappuccio per la nostra salute, basandoci, come sempre, sulle più recenti ricerche scientifiche.

Cavolo cappuccio in insalata, proprietà e nutrienti

Una grattugiata di cavolo crudo da aggiungere alle insalate apporta sali minerali, quali calcio, ferro, magnesio, fosforo e potassio, vitamine, come la A, la C e la E, ma anche fibre e sostanze antiossidanti, come quercetina, polifenoli e glucosinolati. Il cavolo, grazie alle sostanze che contiene, combatte le degenerazioni cellulari. Per esempio, è stato osservato che mangiare con regolarità il cavolo, crudo o sottoposto a brevi cotture, nell'adolescenza e nell'età adulta riduce il rischio di tumore al seno [1]. In base a ricerche, anche altri organi possono trarre beneficio dal consumo di cavolo, capace di ridurre il rischio di sviluppare tumori in queste sedi, come polmoni, stomaco, colon e, in misura minore, anche prostata, endometrio ed ovaie [2]. Il cavolo risulta cardioprotettivo ed epatoprotettivo, è ipoglicemizzante e contribuisce a ridurre il colesterolo circolante [3].

Non solo, il cavolo aiuta a prevenire le pancreatiti e a proteggere gli organi, come fegato e reni, dai danni che il diabete tipo 2 potrebbe causare [4][5].

Come cuocere il cavolo cappuccio

Se desideri cuocere il cavolo cappuccio per aggiungerlo alle tue preparazioni culinarie tieni presente allora che il modo di cottura migliore, in questo caso, è la cottura a vapore. Infatti, la cottura a vapore trattiene il 97% dei glucosinolati, che sono preziose sostanze antiossidanti che conferiscono al cavolo proprietà antitumorali [6].

Il succo contro l'ulcera, la gastrite e la colite

Il succo di cavolo aiuta a curare e cicatrizzare le ulcere peptiche e lenisce le infiammazioni della mucosa del tratto gastrointestinale, risultando di aiuto in caso di gastrite e sindrome del colon irritabile [4]. Centrifuga 4-5 foglie di cavolo e aggiungi una tisana, come un infuso di camomilla, che protegge la mucosa gastrica [7], bevi ogni giorno per una settimana.

Cavolo fermentato, benefici

I crauti sono ottenuti dalla fermentazione del cavolo cappuccio. I crauti apportano vitamine, quali A, B, C e K, sali minerali, quali ferro, calcio, magnesio, fosforo, potassio, rame, manganese e selenio, e sono poveri di calorie [8].

Non solo, i crauti supportano il microbiota intestinale, dal momento che hanno un'azione probiotica, apportando batteri buoni.

In più, i crauti abbondano di sostanze antitumorali, capaci di contrastare i danni al DNA, come i glucosinolati e l'acido ascorbico [8]. Infine, si ritiene che i crauti, grazie all'azione delle sostanze antiossidanti contenute e dei batteri preposti alla fermentazione, siano anche in grado di agire con una potente azione antiossidante e di aiuto a ridurre la severità di un'eventuale infezione da Covid 19 [9]. Tuttavia, i crauti sono alimenti capaci di liberare elevate quantità di istamina. Questo va tenuto presente, soprattutto nella stagione delle allergie, in quanto persone predisposte che soffrono di febbre da fieno potrebbero notare un aggravamento dei sintomi, tra cui naso che cola ma anche orticaria [8].

Foglie di cavolo per impacchi

Il cavolo può essere utilizzato anche per impacchi benefici. Infatti, un'importante azione lenitiva è stata osservata in caso di dolori articolari, come quelli che interessano il ginocchio. In particolare, l'applicazione di foglie fresche di cavolo, ben lavate, asciugate, a cui è stata tolto il gambo duro centrale e schiacciate con un matterello per appiattirle, ha mostrato, in quattro settimane, di ridurre il dolore con un'azione più efficace dei trattamenti convenzionali [10]. L'impacco è stato fissato con un bendaggio e mantenuto in posizione per circa 2 ore. Ma le foglie di cavolo sono anche utili in caso di ingorgo mammario. Infatti, impacchi di foglie di cavolo hanno mostrato di ridurre il dolore e l'edema e di allungare la durata dell'allattamento [11]. In questo caso gli impacchi vanno eseguiti con foglie di cavolo fredde o a temperatura ambiente [12]. Prendi le foglie del cavolo e lavale bene, asciugale. Puoi riporle in frigorifero per un effetto freddo. Come abbiamo già visto, a questo punto le foglie di cavolo, fredde o a temperatura ambiente, vanno schiacciate con un matterello in modo da appiattirle. Applica le foglie sul seno per 20-30 minuti, non più di due volte al giorno.

Il cavolo cappuccio rosso, proprietà

Il cavolo cappuccio che più comunemente si può trovare in commercio è il cavolo cappuccio di colore verde chiaro. Tuttavia, il cavolo cappuccio può anche presentarsi di colore rosso scuro grazie alla presenza di pigmenti, dall'azione antiossidante, chiamati antociani. Quindi, in aggiunta alle proprietà benefiche tipiche del cavolo cappuccio che abbiamo visto fino a qui, gli antociani conferiscono al cavolo rosso un'azione ancora più potente quando si tratta di contrastare i danni dei radicali liberi e aumentare la vitalità delle cellule [3]. Grazie a queste caratteristiche, il cavolo rosso risulta ancora più efficace nel proteggere il fegato e il cuore dai danni dello stress ossidativo ma anche il cervello dalle neurodegenerazioni [13].

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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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