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Cavolo nero

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 13 gennaio, 2019
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Cavolo nero

Vitamine, carotenoidi, sali minerali, fibre e antiossidanti, potente azione antitumorale, risulta capace di tenere sotto controllo la glicemia soprattutto se consumato insieme a un pasto ricco di carboidrati

Il cavolo nero, nome scientifico Brassica oleracea convar. acephala var. palmifolia, è un tipo di ortaggio appartenente alla famiglia delle Crucifere molto utilizzato nella cucina italiana e il protagonista della famosa ribollita, la zuppa toscana di cui puoi trovare la ricetta nella sezione Alimentazione sana. Il cavolo nero si presenta con delle foglie allungate e sottili di colore verde scuro quasi blu, è una pianta che resiste al freddo intenso, anzi, con le gelate acquisisce proprietà salutari. Infatti, il cavolo nero è un concentrato di sostanze antiossidanti e antitumorali che la pianta stessa produce per difendersi dalle aggressioni esterne e queste sostanze risultano benefiche anche per l’uomo. In particolare, il cavolo nero apporta glucosinolati, potenti anti tumorali, luteina e zeaxantina, due carotenoidi importanti per il benessere della vista (Park et al, Saudi J Biol Sci, Feb 2018 - USDA Database). Questo ortaggio è anche fonte preziosa di vitamine, come la C e la provitamina A, sali minerali quali ferro, zinco, magnesio, potassio, fosforo e manganese, acido folico e fibre che hanno un’azione benefica sul tratto intestinale contrastando la stipsi [1].

Non solo, il cavolo nero, in base a studi scientifici [2], ha anche un effetto ipoglicemizzante proprio grazie alle fibre in esso contenute, in particolare, è stato dimostrato che il consumo di una porzione da 7 a 14 grammi di cavolo nero dopo un pasto ricco in carboidrati è in grado di ridurre la glicemia dopo i pasti evitando i pericolosi picchi di zucchero nel sangue. Puoi gustare il cavolo nero nella ribollita, di cui abbiamo già accennato, o, ancora meglio per preservare al massimo le sue proprietà salutari, puoi anche aggiungerlo crudo alle insalate affettato finemente o puoi utilizzarlo, sempre crudo, per preparare un pesto eccezionale con cui condire la pasta, anche questa ricetta può essere trovata nella sezione Alimentazione sana. In alternativa puoi aggiungere qualche foglia di questo cavolo a centrifughe salutari. Infine, una raccomandazione, non consumare elevate quantità di cavolo nero se soffri di ipotiroidismo in quanto alcune sostanze contenute in questo ortaggio, come anche negli altri ortaggi della stessa famiglia delle crucifere, potrebbero ostacolare l’assorbimento dello iodio.

Fonti

[1] Becerra-Moreno et al, Cyta Journal of Food, Sep 2013
[2] Kondo et al, Biomed Rep, Nov 2016
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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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