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Ciliegie, i frutti che combattono le degenerazioni cellulari

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 17 maggio, 2021
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Ciliegie, i frutti che combattono le degenerazioni cellulari

Delle ciliegie si sa, una tira l'altra… e da oggi abbiamo un motivo in più per farne una scorpacciata! Infatti, questi frutti rossi e succosi sono anche antinfiammatori e antiossidanti e contrastano i tumori attraverso diversi meccanismi che sono stati approfonditi da una recentissima review. In particolare, un gruppo di ricercatori portoghesi e inglesi ha raccolto i risultati sulle proprietà antitumorali delle ciliegie ottenuti dal loro gruppo di ricerca e da altre università. Il lavoro è consultabile online ed è stato pubblicato sulla rivista Molecules [1].

Vitamine, minerali e antiossidanti delle ciliegie

Per prima cosa i ricercatori hanno presentato la composizione delle ciliegie. Questi frutti sono composti principalmente da acqua, più dell'80%. Apportano poi carboidrati e quindi energia, sono ricchi di fibre, privi di colesterolo e poveri di calorie. Le ciliegie contengono vitamine, soprattutto la vitamina C, e sali minerali, quali potassio, fosforo, calcio e magnesio. Molto interessante è la presenza, nelle ciliegie, di melatonina che è un neuro ormone responsabile, tra le altre funzioni, della regolazione del ritmo sonno veglia, aiutando quindi contro i disordini del sonno. Infine, le ciliegie sono anche fonte di sostanze antiossidanti, come antocianine, quercetina, beta carotene, luteina e zeaxantina.

Gli antiossidanti delle ciliegie superano la barriera dello stomaco

Una volta appurata la presenza di antiossidanti, è stato indispensabile valutare anche la biodisponibilità di queste benefiche sostanze. Infatti, la digestione nello stomaco può risultare una barriera agli antiossidanti. Nel caso delle ciliegie, quello che è emerso è che la digestione ostacola solo in parte l'assorbimento degli antiossidanti che, anzi, sono stati osservati circolare nel sangue senza modifiche in seguito all'ingestione dei frutti.

Non solo, per quanto riguarda alcuni antiossidanti come la quercetina questi sono persino aumentati in seguito al processo digestivo.

Come le ciliegie contrastano i tumori

Un ulteriore passo è stato studiare l'azione antinfiammatoria, antiossidante e antitumorale delle ciliegie. Quello che è emerso è che il consumo di ciliegie riduce i radicali liberi circolanti e gli indicatori dell'infiammazione. E si sa che infiammazione cronica e stress ossidativo aprono la strada a degenerazioni cellulari, e quindi tumori, ma anche indebolimento del sistema immunitario e problemi cardiovascolari. Ma l'azione antitumorale delle ciliegie non si ferma qui. Infatti, grazie a recenti studi è stata estesa anche ad altri processi. In particolare, le ciliegie sembrano indurre l'apoptosi, e cioè la morte programmata, di cellule malate e ostacolare la proliferazione di diversi tipi di cellule tumorali, anche in forme aggressive.

Non solo, è stato osservato che estratti di ciliegie sono stati in grado di inibire la capacità di invasione delle cellule malate e l'angiogenesi, che è il processo attraverso il quale vengono formati nuovi vasi sanguigni per portare nutrimenti alle cellule con degenerazioni. Se viene a mancare questo nutrimento il tumore non può crescere. Infine, le ciliegie si inseriscono anche in un altro processo, chiamato riprogrammazione metabolica. La riprogrammazione metabolica permette alle cellule tumorali di espandersi, in quanto le rende plastiche e adattabili all'ambiente circostante allo scopo di catturare sempre più energia e crescere.

Ebbene, estratti di ciliegie si sono dimostrati capaci di inibire questa riprogrammazione, ostacolando quindi l'apporto energetico alle cellule malate. Lo studio di come sostanze naturali possano modificare la riprogrammazione metabolica rappresenta uno degli argomenti di ricerca più innovativi e recenti.

Conclusioni

Pertanto, le ciliegie sono risultate un frutto particolarmente sano e benefico. Certo, non sono miracolose, nel senso che da sole non possono risolvere i problemi, ma possono far parte di una dieta varia ed equilibrata per mettere il corpo nelle migliori condizioni di contrastare eventuali minacce, tra cui le degenerazioni cellulari.

Fonti

[1] Fonseca et al, Molecules, May 2021
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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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