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Cimicifuga racemosa

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 7 agosto, 2019
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Cimicifuga racemosa

Utile contro vampate e altri sintomi legati alla menopausa

Cimicifuga racemosa è una pianta della famiglia delle Ranuncolaceae, cresce spontanea in nord America ma in tutte le erboristerie e farmacie è possibile reperire il suo estratto.

Cimicifuga e le proprietà benefiche in menopausa

La cimicifuga, chiamata così perché la pianta emette un odore poco gradito agli insetti, è un rimedio naturale molto interessante che risulta utile in menopausa grazie a delle sostanze contenute chiamate triterpeni glucosidi. I triterpeni glucosidi, infatti, sono in grado di inibire la secrezione dell’ormone luteinizzante, che invece è in quantità elevate nel periodo della menopausa. Grazie a quest’azione la cimicifuga risulta benefica e capace di alleviare diversi sintomi legati alla menopausa come vampate, secchezza delle parti intime ma anche problemi alle ossa. Infatti, come testimoniato da studi scientifici, 3 mesi di trattamento con la cimicifuga in donne in post menopausa sono stati in grado di stimolare l’attività degli osteoblasti contrastando l’erosione delle ossa [1]. Un altro studio [2] ha mostrato come 2 mesi di assunzione di tavolette contenenti 6,5 mg di estratti di cimicifuga ha ridotto in generale tutti i sintomi legati alla menopausa quali ansia, depressione, vampate, irritabilità e stanchezza. In particolare, la cimicifuga è risultata in grado di alleviare la severità delle vampate ma anche di ridurre il numero di questi fenomeni e questa azione è risultata più efficace di altri rimedi usati per combattere questi fastidiosi sintomi della menopausa [3].

Cimicifuga, sicurezza del rimedio ed effetti collaterali

La cimicifuga è considerata un rimedio sicuro se viene assunta per un periodo di tempo limitato.Tuttavia, in alcuni casi, sono stati riportati effetti collaterali quali nausea, mal di testa e vertigini.

Per quanto riguarda invece l’assunzione per periodi di tempo lunghi, allo stato attuale ancora non sono disponibili studi scientifici per testimoniarne l’eventuale sicurezza [4]. In ogni caso, chiedi sempre consiglio al tuo medico per valutare la tua situazione personale ed eventuali interazioni con altri farmaci.

Fonti

[1] Wuttke et al, Menopause, Mar 2006
[2] Sakineh Mohammad-Alizadeh-Charandabi et al, Chin Med, 2013
[3] Mehrpooya et al, J Educ Health Promot, Mar 2018
[4] Huntley et al, Expert Opin Drug Saf, Nov 2004
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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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