Cipresso, tintura madre ed estratto

La tintura madre è utile in caso di raffreddori, influenza, catarro e tosse mentre l’estratto fluido per contrastare ritenzione idrica e insufficienza venosa
Il cipresso, nome scientifico cupressus, è una pianta della famiglia delle Cupressaceae ed è caratterizzato dalla tipica chioma alta e affusolata.
Ma il cipresso non è solo un bell’albero ornamentale, ha anche importanti proprietà salutari. In un post precedente abbiamo già visto il suo uso sotto forma di decotto, ora ci concentriamo su due preparati che puoi facilmente trovare in erboristeria o farmacia, l’estratto fluido e la tintura madre. L’estratto fluido, ottenuto dalle bacche di cipresso, molto ricche di tannini, è usato in genere per trattare ritenzione idrica e insufficienza venosa grazie all’azione vasocostrittrice e astringente [1]. Si prendono 30 gocce in un bicchiere di acqua, due volte al giorno per un mese, prima dei pasti principali. La tintura madre invece, ottenuta dai giovani rami ricchi di oli essenziali, si utilizza soprattutto per sfruttare le proprietà antinfiammatorie, antipiretiche, antisettiche e antimicrobiche della pianta, risultando quindi molto utile contro influenza e raffreddore [2][3]. In questo caso si prendono 40 gocce di tintura madre in un bicchiere di acqua, 2 volte al giorno prima dei pasti principali, fino alla scomparsa dei sintomi.