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Come aumentare la massa muscolare … rimanendo seduti

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 20 novembre, 2021
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Come aumentare la massa muscolare … rimanendo seduti

Se ti dicessero che è possibile aumentare e rinforzare la massa muscolare semplicemente stando comodamente seduto o seduta? Probabilmente penseresti che si tratta di una bizzarria… eppure è la realtà. Infatti, esiste quella che si chiama connessione mente muscolo per cui immaginare un movimento risulta in un aumento di forza nel muscolo coinvolto.

Non solo, in caso di immobilità forzata questo esercizio mentale può contribuire a ridurre la perdita di massa muscolare. Questo emerge da diverse ricerche scientifiche pubblicate negli ultimi anni su riviste specializzate [1][2][3].

La connessione mente muscolo

La mente ha un potere immenso anche sul corpo e sui muscoli. Spesso può capitare che non sia possibile mantenersi attivi e mantenere i muscoli sani, basti pensare a persone in convalescenza, troppo deboli o anziani. Ecco che allora il cervello può venire in aiuto contribuendo ad aumentare la forza muscolare. Ma vediamo di approfondire questo argomento così affascinante.

Aumentare la forza rimanendo seduti, l'esperimento

Era il 2004 quando un gruppo di scienziati di Cleveland, Ohio, reclutò 30 persone per eseguire un esperimento davvero particolare. I volontari vennero divisi in tre gruppi. Al primo gruppo venne chiesto di eseguire per 15 minuti al giorno, per 5 giorni a settimana per 3 mesi, un esercizio in cui visualizzavano la contrazione del mignolo della mano. Il secondo gruppo doveva invece visualizzare, per lo stesso periodo di tempo, il movimento di piegare al massimo il gomito. Il terzo gruppo invece era stato usato come controllo.

Ebbene, al termine dello studio era emerso che le persone del primo gruppo presentavano un aumento del 35% della forza del dito mignolo mentre nel secondo gruppo la forza dei muscoli che portavano al piegamento del gomito era aumentata del 13%.

Un'altra prova del potere della mente sui muscoli

Una decina di anni dopo, un gruppo di scienziati della Ohio University giunse a risultati molto simili. A 30 volontari venne immobilizzato per un mese il polso in modo da indurre la debolezza della muscolatura. A metà dei partecipanti allo studio venne chiesto di immaginare una forte contrazione del muscolo flessore del polso. Ogni seduta consisteva nell'immaginare 50 contrazioni da 5 secondi l'una e 5 secondi di pausa, ogni giorno per cinque giorni a settimana.

Ebbene, quello che è emerso è che al termine dell'esperimento l'immobilizzazione dell'articolazione aveva portato ad una riduzione nella forza e ad un'alterazione dello stimolo all'attivazione muscolare. Chi però aveva eseguito gli esercizi mentali presentava una minor perdita di forza muscolare e un miglior tempo di risposta muscolare.

Immaginare il movimento può diventare come una ginnastica

Infine, uno studio molto recente ha espanso questi risultati osservando che immaginare il movimento, come per esempio un sollevamento pesi, focalizzandosi sul muscolo che lo compie porta ad un'attivazione generale di diversi muscoli, non solo del muscolo target. Insomma, questo esercizio di immaginazione, anche se focalizzato su un muscolo, diventa quasi una ginnastica completa.

Conclusioni

Certamente immaginare il movimento non deve prendere il posto di una moderata attività fisica. Tuttavia, l'azione di ricreare il movimento con la mente può rivelarsi un ulteriore aiuto, insieme all'esercizio fisico, in chi può praticarlo, e all'alimentazione, per contrastare la perdita di massa muscolare che con l'età o una condizione di debolezza o temporanea sedentarietà possono verificarsi.

Fonti

[1] Neumann et al, Front. Sports Act. Living, 2019
[2] Clark et al, JNP, 2014
[3] Raganathan et al, Neuropsychologia, 2004
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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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