Come ridurre il rischio di demenza in modo semplice e piacevole, partendo da ogni età

Scrivere, leggere, giocare a carte o a scacchi, fare cruciverba. Questi sono solo alcuni esempi di attività salva cervello, che aiutano a ridurre il rischio di sviluppare demenza man mano che l'età avanza. E non è mai troppo presto o troppo tardi per iniziare e vedere benefici! Questo è quanto emerge da una recentissima ricerca scientifica apparsa sulla rivista JAMA Network Open grazie al lavoro di un gruppo di scienziati australiani della Monash University di Melbourne (Wu et al, JAMA Network Open, July 2023).
Decadimento cognitivo, le strategie per ridurre il rischio
Trovare strategie per contrastare o almeno ritardare la demenza man mano che l'età avanza è basilare, dal momento che allo stato attuale i farmaci disponibili possono limitare i sintomi ma non portare alla guarigione. E la scienza sta dedicando molti sforzi per cercare di capire cosa possiamo fare noi, nella vita di tutti i giorni e partendo da ogni età, per mantenere sano il cervello. Le conoscenze attuali indicano che, per un cervello in salute, è importante mantenersi fisicamente attivi praticando una moderata attività fisica, seguire una dieta sana ed equilibrata, possibilmente seguendo le linee guida della Dieta Mediterranea ma includendo anche frutti di bosco e tè verde, che sono protettivi per il cervello, evitare di fumare e di consumare una quantità eccessiva di alcohol, tenere sotto controllo il peso corporeo e la pressione sanguigna. Ma c'è anche altro che possiamo fare per la salute del cervello e per ridurre il rischio di demenza in modo considerevole, e cioè mantenere il cervello stesso attivo. Ma vediamo di capire meglio.
Cervello, per non perderlo va usato, lo studio
Per non perdere il cervello questo va usato attivandolo in diversi modi. Per capire quali sono questi modi e la loro reale efficacia, gli scienziati hanno elaborato la ricerca di cui parliamo oggi. I ricercatori si sono basati sui dati di salute e stile di vita di 103178 adulti australiani, tutti con più di 70 anni e partecipanti ad un grande studio chiamato ASPREE Longitudinal Study of Older Persons, dal 2010 al 2020. Durante questi anni, i volontari venivano periodicamente richiamati a completare questionari riguardanti le loro attività intellettuali e a sottoporsi a visite mediche per valutare lo stato di salute mentale.
Ebbene, quello che è emerso è che dedicare del tempo ad attività come scrivere lettere o articoli, usare il computer e partecipare a corsi di formazione ha permesso di ridurre il rischio di sviluppare demenza dell'11%.
Non solo, anche giocare a scacchi, a carte o ad altri giochi, ma anche impegnarsi in cruciverba e risolvere rompicapi permette di ridurre il rischio di demenza del 9%. Da non dimenticare, anche se con un'azione minore, anche attività creative come dipingere, disegnare, fare bricolage e lavoretti, e attività passive come leggere libri, guardare la televisione e ascoltare radio e musica, che sono in grado di ridurre il rischio di demenza del 7%.
Invece, curare i rapporti sociali non ha portato a benefici, ma, come indicano gli autori dello studio, si ritiene che questo risultato sia da ricondursi al fatto che i volontari erano già tutti immersi in una fitta rete di rapporti interpersonali.
Conclusioni
A ognuno la sua attività, che sia scrivere, dipingere, leggere, giocare o partecipare a corsi di formazione. L'importante però è mantenere il cervello attivo in modo da proteggerlo da eventuali alterazioni con conseguente perdita di funzionalità. Ogni momento è buono per iniziare, non è mai troppo presto né troppo tardi per scegliere le attività intellettuali che più fanno al caso nostro e mettere in moto la rete di neuroni, salvandola così da un eventuale decadimento cognitivo. E poi queste attività sono piacevoli passatempi, che migliorano anche la predisposizione d'animo all'ottimismo, un altro fattore che protegge il cervello!