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Contrasta le infiammazioni e i danni delle tossine con la calendula

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 25 giugno, 2024

La calendula, sotto forma di tisana e di tintura, contrasta l'infiammazione cronica e i danni delle tossine. Scopri i benefici della calendula, come assumerla e quali sono avvertenze e controindicazioni

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Fiori di calendula

Siamo abituati a conoscere la calendula come unguento lenitivo, perfetto per le scottature, la pelle infiammata o irritata.

Ma i fiori di calendula si utilizzano anche per preparare tisane e tinture all'interessante azione detox, antiossidante e antinfiammatoria. Oggi parliamo proprio dei risultati di due ricerche scientifiche condotte sul tè e sull'estratto di calendula.

1 Contro le infiammazioni e i danni dei radicali liberi

I risultati della prima ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Cureus da un team indiano [1].

Lo studio si è svolto in laboratorio e ha testato l'azione antiossidante e antinfiammatoria del tè di fiori di calendula preparato a diverse concentrazioni.

Quello che è emerso è che:

  • Il tè, a tutte le concentrazioni, è risultato antinfiammatorio, utile quindi a ridurre l'infiammazione cronica, che sappiamo essere alla base di diverse malattie come diabete tipo 2 e malattie cardiovascolari
  • Il tè, soprattutto a concentrazioni più basse, è antiossidante, utile quindi a contrastare i danni dei radicali liberi

2 Contro i danni delle tossine

La seconda ricerca è stata condotta da un gruppo di scienziati egiziani ed è stata pubblicata sulla rivista ISRN Nutrition [2].

Lo studio si è svolto in laboratorio su una popolazione di topi e ha testato l'azione epatoprotettiva della calendula in presenza di danni al fegato causati da aflatossine.

Le aflatossine sono delle micotossine prodotte da alcuni funghi che si possono sviluppare su frutta a guscio, frutta secca, spezie e cereali. Per questo è importante acquistare prodotti di qualità, in quanto una cattiva conservazione può aumentare il rischio di contaminazione da aflatossine. Il bersaglio preferito di queste tossine è il fegato e, sul lungo periodo, aumentano il rischio di sviluppare degenerazione cellulare epatica. L'assunzione di aflatossine, se in elevate quantità o per lunghi periodi di tempo, può colpire anche i reni e il tratto gastrointestinale.

Ebbene, l'assunzione di due tipi di estratto di calendula, acquoso e in etanolo, ha permesso di osservare che:

  • Entrambi gli estratti sono antiossidanti e antinfiammatori
  • L'estratto in etanolo è ancora più antiossidante e, grazie a questa caratteristica, si dimostra in grado di proteggere il fegato dai danni delle aflatossine
  • L'estratto in etanolo protegge anche i reni

3 Altri benefici

La calendula, nome scientifico Calendula officinalis, è una pianta medicinale conosciuta e usata da secoli, anche al giorno d'oggi.

La pianta risulta [3]

  • disintossicante
  • diuretica
  • analgesica
  • antidiabetica
  • epatoprotettiva
  • antivirale
  • antimicrobica
  • capace di regolarizzare le mestruazioni
  • utile per impacchi per gli occhi in caso di congiuntivite, occhi arrossati e che lacrimano
  • cicatrizzante e lenitiva, utile sia per ulcere gastriche ma anche per ferite e irritazioni cutanee
  • contrasta i danni dei raggi UV, se applicata esternamente

Queste proprietà rendono la calendula una pianta preziosa, sia per preparare lozioni da applicare esternamente che infusi da bere o per fare sciacqui. Infatti, gargarismi a base di calendula si sono rivelati utili in caso di infiammazioni del cavo orale, anche causati da trattamenti medici.

4 Come si assume

La calendula è la base di diversi rimedi. In particolare, è possibile assumere la calendula sotto forma di

  • Tisana
  • Tintura madre, che è un estratto di calendula in acqua ed etanolo
  • Unguenti, per applicazioni esterne in caso di pelle irritata

La tisana di calendula si prepara nel modo seguente:

  • Porta ad ebollizione una tazza di acqua
  • Togli dal fuoco e aggiungi un cucchiaino di fiori essiccati
  • Lascia in infusione per dieci minuti
  • Filtra e lascia intiepidire

La tisana può essere bevuta, ma anche usata per impacchi sugli occhi, sulle ferite o su zone di pelle scottata o irritata.

Per quanto riguarda la tintura madre, questa si acquista in farmacia ed erboristeria. Per l'assunzione segui le istruzioni sulla confezione. In genere l'indicazione è bere 30 gocce diluite in poca acqua, fino a tre volte al giorno.

Lozioni e unguenti a base di calendula si possono preparare in casa o acquistare già pronti. Per esempio, nel nostro shop puoi trovare, se lo desideri, un prezioso unguento lenitivo a base di calendula e arricchito con fiordaliso, camomilla e iperico, utile per pelle scottata, irritata e per punture di insetto.

5 Controindicazioni

La calendula è generalmente sicura, ma occorre prestare attenzione a qualche avvertenza e controindicazione [3].

In rari casi e in persone predisposte è possibile che vi sia una reazione allergica dopo l'utilizzo della calendula.

Poi, la calendula, ad alte dosi, può interagire con alcuni farmaci, quali anti ipertensivi, medicine per il diabete e per il colesterolo. Pertanto, chiedi consiglio al tuo medico se assumi farmaci e intendi iniziare un trattamento orale con la calendula.

Non usare in gravidanza.

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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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