Contro ansia, stress e attacchi di panico la meditazione è meglio delle medicine

Attacchi di panico, ansia e stress, da oggi sappiamo che le tecniche di meditazione sono altrettanto valide quanto i farmaci per alleviare queste condizioni, e senza effetti collaterali. Questi importantissimi risultati emergono da una recente ricerca scientifica pubblicata poche settimane fa sulla rivista JAMA Psychiatry da parte di un team americano della Georgetown University Medical Center [1].
Ansia e medicinali
L'ansia è una condizione che, secondo recenti stime, arriva a interessare fino al 34% della popolazione mondiale. Quando colpiscono, questi disturbi tendono a persistere nel tempo e possono avere un effetto limitante nella vita di tutti i giorni. Esistono dei medicinali da assumere per tenere sotto controllo ansia e attacchi di panico ma questi interventi spesso non sono risolutivi e possono causare importanti effetti collaterali. Si sente spesso parlare che la meditazione può aiutare, ma fino ad ora non si conoscevano esattamente i benefici, soprattutto se paragonati con i farmaci comunemente in uso. Per la prima volta, uno studio scientifico ha paragonato gli effetti di tecniche di meditazione mindfulness, e cioè preposte a portare l'attenzione nel qui e ora, con quelli dei medicinali contro l'ansia. Oggi parliamo proprio di quanto è emerso da questo raffronto.
La meditazione è meglio dei farmaci contro l'ansia, lo studio
Gli scienziati hanno reclutato 276 pazienti, età media 33 anni e tutti con una diagnosi di ansia, attacchi di panico o agorafobia. I volontari sono stati divisi in due gruppi. Al primo gruppo è stato chiesto di seguire, per 2 mesi, sessioni di meditazione mindfulness, in classe e a casa da soli, in modo da praticare almeno 45 minuti di meditazione al giorno. Il secondo gruppo ha assunto invece un farmaco, l'escitalopram, usato per contrastare i disturbi d'ansia e la depressione.
Ebbene, dopo 2 mesi entrambi i gruppi hanno visto calare i sintomi connessi all'ansia del 30%. Proseguendo per altri 4 mesi con gli interventi, entrambi i gruppi hanno visto calare ulteriormente l'ansia. Degno di nota il fatto che la meditazione mindfulness ha ottenuto gli stessi risultati del noto farmaco contro l'ansia.
Non solo, dallo studio è emerso che il farmaco ha causato affaticamento, insonnia e nausea mentre la tecnica mindfulness è stata eseguita senza effetti collaterali.
Conclusioni e consigli
Lo studio indica che, contro ansia, stress, attacchi di panico e altri disturbi ad essi riconducibili, non esistono solo i farmaci ma anche interventi sicuri ed efficaci come le tecniche di meditazione. Un esempio di tecnica di meditazione mindfulness è provare a focalizzare l'attenzione sulle varie parti del corpo, senza giudicare, ma avvertendo le diverse sensazioni, come sentire il peso del piede contro il pavimento, la superficie fredda o calda di piastrelle o tappeti, se si avverte qualche dolore o tensione. Un altro modo per praticare la meditazione mindfulness è, durante la giornata, prendersi qualche minuto per focalizzare l'attenzione sul respiro, senza forzarlo, ma avvertendo il respiro che entra e che esce, provando a immaginarlo nella mente, senza lasciar spazio ad altri pensieri intrusivi.