Fonti verificate
Contro tristezza e depressione un aiuto dagli odori
Contro tristezza, ansia e depressione prova ad annusare un odore che ti è familiare e richiamare alla mente un ricordo. Questo processo ha mostrato di contrastare i sintomi depressivi, migliorando così l'umore, come afferma la ricerca di cui parliamo oggi
Può essere il profumo di lavanda che usi mettere tra le lenzuola, o l'aroma di caffè che pervade la cucina dopo pranzo o ancora l'odore forte di un unguento balsamico spalmato sul petto in caso di raffreddore e tosse, l'importante è che sia un profumo familiare. Ed è allora che si compie la magia. Infatti, inalare un odore familiare stimola direttamente il cervello e ci permette di richiamare alla mente ricordi specifici, in genere sereni e positivi, risultando un valido aiuto persino in caso di ansia, tristezza e depressione. Questo emerge da una ricerca pubblicata pochi giorni fa sulla rivista JAMA Network Open da un team di neuroscienziati americani della University of Pittsburgh [1].
Il collegamento tra odori, cervello, memoria e umore
Gli scienziati sono partiti da alcune considerazioni. Per prima cosa, stimolare l'amigdala, che è la parte più antica del nostro cervello, favorisce la capacità di richiamare alla mente i ricordi. Poi, in persone sane odori e profumi familiari possono agire direttamente sull'amigdala, stimolandola e aiutando a richiamare alla mente memorie specifiche. Infine, le persone con depressione hanno più difficoltà a richiamare alla mente ricordi della loro vita mentre riuscire a stimolare questi ricordi ha dimostrato di apportare benefici all'umore, diminuendo i sintomi depressivi. Allo stato attuale, nessuno aveva tentato di stimolare i ricordi con odori in persone con tristezza e depressione. Ed è qui che entra in gioco la ricerca di cui parliamo oggi, che ha provato a fare proprio questo.
Come gli odori stimolano i ricordi e migliorano l'umore
Gli scienziati hanno reclutato 32 adulti, tutti con una diagnosi di depressione. Ai volontari è stato chiesto di annusare provette che contenevano diversi aromi che potevano risultare familiari, come arancio, caffè, ma anche lucido da scarpe e ununguento balsamico. Poi, è stato chiesto ai volontari di richiamare alla mente un ricordo della loro vita.
Ebbene, i volontari, dopo aver annusato l'odore, erano in grado di richiamare con più facilità ricordi vivi e reali.
Non solo, anche se non espressamente richiesto, i ricordi che affioravano erano positivi e sereni.
Odori e umore, conclusioni
Quando ci sentiamo giù, tristi o depressi proviamo ad annusare un odore che ci è familiare, ognuno di noi ha il suo. E proviamo a chiudere gli occhi e ricordare un evento passato. In questo modo stiamo attivando l'amigdala e i ricordi, possiamo staccarci dai brutti pensieri, rigenerarci e magari migliorare l'umore e contrastare la depressione. Ma il potenziale della ricerca non finisce certo qui e molto altro lavoro dovrà essere fatto. Infatti, come affermano gli stessi autori dello studio, come è possibile supportare la memoria è lecito ipotizzare che sia possibile anche rinforzare la funzionalità cognitiva e la capacità di problem solving e migliorare la capacità di regolare le emozioni, semplicemente annusando un odore familiare.
