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Coronavirus, cosa sappiamo della cura con il plasma

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 18 maggio, 2020
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Coronavirus, cosa sappiamo della cura con il plasma

Contro il Coronavirus la scienza sta correndo per trovare possibili vie di cura e un vaccino. Nelle ultime settimane si è sentito parlare molto della terapia con plasma iperimmune, su cui si stanno concentrando diversi studi, speranze ma anche critiche da parte del mondo scientifico. Cerchiamo di capire meglio.

Coronavirus, cosa significa la cura con plasma iperimmune

Le persone guarite dal virus mostrano tutte gli anticorpi contro il COVID-19. Il trattamento con plasma iperimmune prevede di prelevare questi anticorpi da chi è già guarito dal virus e iniettarli, sotto forma di plasma, che è la parte liquida del sangue, in chi ancora sta combattendo il virus aiutandolo a neutralizzare la minaccia in corso. Questo tipo di cura non è una novità ma è già stata somministrata, con buoni risultati, per trattare altre malattie quali SARS, Ebola e MERS [1].

Coronavirus, la cura con il plasma funziona? Ha rischi?

Allo stato attuale vengono riportati diversi casi di pazienti trattati con plasma iperimmune e guariti [2][3]. Diversi ospedali, anche in Italia, hanno chiesto di aderire alla sperimentazione con il plasma riportando buoni risultati. Tuttavia, è bene sottolinearlo, si tratta di una terapia che va ancora testata. Infatti, ai pazienti trattati con plasma, come riportato negli articoli scientifici, sono stati somministrati anche farmaci antivirali e quindi è difficile comprendere fino a che punto l’azione curativa è stata del plasma o delle medicine ma, come suggerito, è probabile che esista una sinergia.

Non solo, quando si parla di terapia con il plasma occorre indicare un protocollo di trattamento, definire la quantità, comprendere tutti i possibili effetti collaterali, come allergie o problemi renali, e analizzare da quali donatori è possibile prendere il plasma escludendo chi ha pochi anticorpi o malattie concomitanti. Allo stato attuale gli scienziati stanno ancora valutando questa fase. Tuttavia, al di là di queste limitazioni che stanno venendo superate grazie alle ricerche che proseguono senza sosta, è possibile che la terapia con il plasma possa diventare una strada molto promettente da intraprendere.

Fonti

[1] Yoo et al, J Korean Med Sci., 2020
[2] Ahn et al, J Korean Med Sci., 2020
[3] Shen et al, JAMA, 2020
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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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