Natural Remedies Logo Rimedi Naturali

Coronavirus, gli anticorpi trovati in tutte le persone infettate

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 2 maggio, 2020
Share on Facebook Share on X Share on Whatsapp Share on Pinterest Email
Coronavirus, gli anticorpi trovati in tutte le persone infettate

Il nuovo Coronavirus era, fino a pochi mesi fa, un virus mai osservato prima nell’uomo e, per questa ragione, è anche poco conosciuto. Una delle domande che si sono fatti medici e scienziati fin da subito è se il contatto con il virus possa far sviluppare anticorpi nel nostro corpo. Questa domanda trova finalmente risposta grazie ad una ricerca pubblicata pochi giorni fa sulla prestigiosissima rivista Nature Medicine da parte di scienziati cinesi [1]. Vediamo di capire cosa è stato osservato e quali sono le conseguenze di ciò.

Coronavirus, tutti i malati sviluppano anticorpi

I ricercatori hanno analizzato la risposta immunitaria di 285 pazienti infettati da COVID-19.

Ebbene, dopo 19 giorni dalla comparsa dei primi sintomi, tutti i pazienti presentavano anticorpi IgG, o immunoglobuline G. Questi anticorpi vengono sviluppati dal corpo dopo qualche settimana dall’infezione e rimangono per diverso tempo.

Coronavirus, il significato della ricerca

Come sottolineato dagli autori della ricerca, questo risultato è molto importante in quanto permette di utilizzare i test che ricercano anticorpi IgG nella lotta al coronavirus. In particolare, sarebbe possibile così includere i test per gli anticorpi in aggiunta ai tamponi per la diagnosi di casi sospetti, a volte, infatti, i tamponi possono dare esito negativo anche se il virus è ancora presente.

In più, i test degli anticorpi potrebbero essere utili per rilevare gli asintomatici.

Coronavirus, gli anticorpi in chi ha già contratto il virus possono garantire l’immunità?

A questa domanda la scienza non ha ancora dato una risposta. Infatti, l’articolo in questione non dice nulla sulla possibilità che una persona che ha già contratto il virus possa ammalarsi nuovamente. La speranza è che gli anticorpi possano garantire protezione, almeno per 12-24 mesi come con virus simili. Tuttavia, alcune ricerche osservano che persone infettate una volta si sono ammalate nuovamente. Al contrario, altri studi affermano che questi casi di persone che si sono ammalate nuovamente sono in realtà solo falsi positivi. Per cui, allo stato attuale, non essendoci chiarezza, non è possibile dare una risposta al riguardo.

Fonti

[1] Long et al, 2020
Share on Facebook Share on X Share on Whatsapp Share on Pinterest Email
AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
Close
Get it on Google Play Get it on iTunes