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Cosmesi naturale, come re e regine Parte 25, i segreti strappati ai faraoni

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 3 giugno, 2020
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Cosmesi naturale, come re e regine Parte 25, i segreti strappati ai faraoni

Cosa c’è di più semplice e magico dei cosmetici degli antichi egizi, degni dei faraoni e delle loro regine? Scopriamo proprietà, preparazione e usi delle acque floreali di gelsomino e rosa e dell’olio siero alla mirra contro rughe, colorito spento, stress e mal di testa causato dal nervosismo

Per gli antichi egizi la cura del corpo era un rito. Preservare la bellezza e trovare la felicità non era solo una forma di rispetto per sé stessi ma anche per gli dei. Gli antichi egizi pensavano infatti, che, alle soglie dell’aldilà, il dio Osiride ponesse due domande, la prima era se la persona aveva dato felicità agli altri, la seconda se l’aveva trovata sulla terra. Ecco così che ogni azione, anche la più semplice, almeno per noi, come idratare la pelle o profumarsi, diventava un momento sacro che aveva lo scopo di prendersi cura della propria casa dell’anima immortale, come veniva definito il corpo. E allora, immergiamoci anche noi, in un attimo senza tempo, nei rituali di bellezza degni dei faraoni e delle loro regine, scopriamo essenze e aromi che ci portano in un mondo magico ed affascinante e che ci possono far sentire in armonia con noi stessi e coccolati.

Acqua al gelsomino e alla rosa

Gli antichi Egizi usavano tonificare corpo e viso con acque floreali, come le acque al gelsomino e alla rosa, da spruzzare sulla pelle e lasciarsi avvolgere dal loro profumo. Ma queste acque sono anche un vero trattamento di bellezza e di benessere. Infatti, il gelsomino è analgesico, antinfiammatorio, calmante e aiuta a combattere tristezze e depressioni [1].

Non solo, questo fiore è anche antiossidante e aiuta a contrastare i danni dei radicali liberi e quindi rughe e colorito spento [2]. Anche la rosa è antiossidante, rilassa, aiuta ad alleviare lo stress e il mal di testa [3]. Le acque floreali quindi risultano lenitive, calmano i rossori ma aiutano anche a sciogliere le tensioni, portano serenità e regalano una pelle più elastica e luminosa. Porta ad ebollizione mezzo litro di acqua, togli dal fuoco e attendi un paio di minuti. Aggiungi i petali, puliti precedentemente con un panno, di una decina di rose oppure una manciata abbondante di fiori di gelsomino freschi. Lascia riposare per 15 minuti, filtra e usa come tonico sul viso o corpo. Le acque si conservano in un barattolo chiuso in frigorifero per qualche settimana.

Olio alla mirra

Gli antichi egizi idratavano la pelle grazie a preziosi oli, come l’olio di mandorle dolci, ideale per il corpo.

Per quanto riguarda il viso, invece, è meglio evitare l’olio di mandorle dolci che risulterebbe un po’ pesante. Al giorno d’oggi possiamo contare su altri oli, potenti anti age, come l’olio di argan, di nocciolo di albicocche o di moringa, o anti infiammatori come l’olio di jojoba. Gli egizi poi, per contrastare le rughe, aggiungevano agli oli vegetali resine ed essenze, come la mirra. La mirra, infatti, mostra proprietà antiossidanti, capaci di contrastare i processi di invecchiamento e le rughe [4]. La mirra aiuta anche a vincere la stanchezza, che arriva spesso con il caldo.

Non solo, questa oleoresina è anche antisettica e antinfiammatoria, dimostrandosi benefica soprattutto per le vie aeree [5]. Aggiungi 7-8 gocce di olio essenziale di mirra in 50 ml di olio vegetale. Applica quindi un paio di gocce di questo olio siero sul viso alla sera o stendi un cucchiaino di questa lozione sul corpo, dopo aver applicato l’acqua floreale alla rosa o al gelsomino o dopo aver fatto il bagno o la doccia, quando la pelle è ancora umida e l’olio può assorbirsi più facilmente.

Fonti

[1] Kaviani et al, Iran J Nurs Midwifery Res., 2014
[2] El-Hawary et al, Nat Prod Res, 2019
[3] Boskabady et al, Iran J Basic Med Sci, 2011
[4] Orchard et al, Evid Based Complement Alternat Med, 2017
[5] Fatani et al, Exp Ther Med, 2016
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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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