Cranberry contro infiammazioni, diabete e malattie cardiovascolari
Il cranberry non è solo utile a contrastare la cistite. Come emerge da una recentissima ricerca il cranberry protegge il microbiota, contrasta l'infiammazione e riduce il rischio di malattie croniche. Ecco i benefici del cranberry, come si assume questo rimedio e quali sono avvertenze e controindicazioni

Il cranberry è conosciuto come rimedio contro la cistite.
Da oggi sappiamo che questo frutto è anche utile per proteggere il microbiota intestinale, ridurre l'infiammazione e il rischio di sviluppare malattie croniche.
Quanto affermato emerge da una recentissima ricerca scientifica pubblicata sulla rivista NPJ Biofilms and Microbiomes, appartenente al gruppo Nature, grazie al lavoro di gruppo di scienziati canadesi della Laval University, in Québec
1 Benefico per il microbiota e per la salute dell'intero organismo, ecco cosa afferma la scienza
Lo scopo della ricerca è stato comprendere l'azione del cranberry a livello del microbiota intestinale. Il microbiota intestinale è l'insieme dei batteri che vivono nel nostro intestino, determinando però la salute dell'intero organismo, non solo la qualità della digestione.
La salute del microbiota intestinale è infatti collegata a quella di organi, anche molto lontani, come fegato, polmoni, cervello, pelle e occhi. Da qui la sua importanza.
Gli scienziati hanno reclutato 39 volontari. Ai partecipanti allo studio è stato chiesto di assumere, per 4 giorni, estratti di cranberry corrispondenti a 60 grammi di frutto fresco al giorno.
Quello che è emerso è che il cranberry, già dopo soli 4 giorni, è stato in grado di:
- supportare la crescita e la proliferazione dei batteri del microbiota intestinale appartenenti al genere Bifidobacterium. Questi batteri sono benefici e sono associati ad una riduzione del rischio di sviluppare diabete e malattie cardiovascolari
- stimolare la crescita del batterio Akkermansia muciniphila, che ha un ruolo nel ridurre l'infiammazione cronica e nel rinforzare la barriera intestinale
- favorire un aumento della produzione, da parte del microbiota, di butirrato, che è una sostanza antinfiammatoria
- Questi benefici si sono osservati in tutti i partecipanti, con qualche piccola fluttuazione dovuta all'unicità del microbiota intestinale
Una dieta ricca di fibre, come inulina e frutto oligosaccaridi, che si ritrovano in frutta e verdura, ha mostrato lo stesso effetto, e cioè di supportare la crescita dei batteri buoni del genere Bifidobacterium. Tuttavia, il cranberry si è rivelato più efficace, dal momento che una dose di 20 volte inferiore rispetto a quella richiesta per altri tipi di alimenti ha permesso di osservare gli stessi benefici.
Il cranberry risulta così prebiotico, capace cioè di supportare il microbiota intestinale, anti infiammatorio e utile contro le malattie croniche. Si ritiene che queste proprietà siano da ricondursi alla sua ricchezza in antiossidanti, tra cui spiccano i flavan-3-oli, come la proantocianidina di tipo A, e oligosaccaridi.
2 Perché questi risultati sono degni di nota
Quanto emerso da questo studio risulta di particolare importanza.
Infatti, una dieta di tipo occidentale è pro infiammatoria, dal momento che danneggia la naturale barriera protettiva intestinale. Come conseguenza le tossine prodotte nell'intestino superano la barriera intestinale danneggiata ed entrano in circolo, aumentando l'infiammazione cronica.
L'infiammazione cronica è alla base di obesità, depressione, diabete, sindrome metabolica, malattie cardiovascolari, neurodegenerazioni e degenerazioni cellulari.
Il cranberry ha invece dimostrato, in soli 4 giorni, di contrastare questi danni, rinforzare la barriera intestinale, bloccare le tossine nell'intestino, impedendo loro di entrare in circolo, e ridurre l'infiammazione.
3 Sviluppi futuri
La ricerca che abbiamo visto oggi è molto piccola ma di notevole importanza per i suoi effetti.
Proprio perché è così importante e promettente, il team di lavoro proseguirà con lo studio includendo gli effetti del cranberry anche sul lungo periodo e analizzando fasce più ampie di popolazione.
4 Come si assume il cranberry
Il cranberry può essere assunto sotto forma di
- Estratti, si trovano in erboristeria e farmacia
- Succo, si trova nei negozi specializzati e al supermercato. Se possibile, scegli prodotti senza zuccheri aggiunti
- Bacche congelate, da sgelare e aggiungere a yogurt o smoothie
- Bacche essiccate da aggiungere allo yogurt, a insalate o ad altre preparazioni come il porridge
5 Avvertenze e controindicazioni
Il cranberry risulta generalmente ben tollerato e privo di effetti collaterali.
In ogni caso, non esagerare mai con la quantità e consuma il cranberry all'interno di una dieta sana e varia.
Ad alte dosi il cranberry può causare qualche effetto collaterale minore, come nausea, diarrea o problemi gastrointestinali
Il cranberry, soprattutto sotto forma di succhi ed estratti di cui si prendono quantità superiori, può mostrare interazioni con alcuni farmaci, come inibitori della pompa protonica o gli antagonisti dei recettori H2, che sono farmaci usati per curare gastrite, ulcera e reflusso
Il cranberry aumenta il livello di ossalati nelle urine. Tuttavia, allo stato attuale non vi è accordo nel mondo scientifico se il cranberry possa o meno aumentare il rischio di formazione di calcoli in persone predisposte. Se sei a rischio per la formazione di calcoli rivolgiti al tuo medico che saprà consigliarti la dieta più giusta per te.