Curcuma, zenzero e pepe, ecco l’abbinamento vincente

Come rendere la curcumina, il principio attivo della curcuma, facilmente assimilabile? E come assumere la curcuma per potenziarne le proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e antivirali? Proviamo a rispondere a queste domande
Sulla curcuma si sente un gran parlare. Pur essendoci in letteratura una solida base che testimonia le proprietà salutari di questa spezia ottenuta dal rizoma della pianta Curcuma Longa c’è chi le mette in dubbio, altri invece usano la curcuma un po’ ovunque, in ogni tipo di ricetta, dalle salse, alle zuppe e persino nelle tisane. Chi ha ragione? Come sempre, la verità è nel mezzo, ma cerchiamo di capire meglio.
Curcumina, proprietà e disponibilità
La curcumina è il principale principio attivo della curcuma. La curcumina modula il sistema immunitario, è antivirale e si caratterizza per proprietà antiossidanti, utili a contrastare i danni dei radicali liberi, antinfiammatorie, capaci di ridurre il livello di infiammazione sistemica, e antitumorali. Questa sostanza si dimostra capace di proteggere i reni, il fegato e il cervello dal momento che contrasta gli accumuli di proteine beta amiloidi e quindi riduce il rischio di sviluppare malattie neurodegenerative [1].
Non solo, la curcumina è di aiuto in caso di sindrome metabolica dal momento che migliora la sensibilità all’insulina, riduce l’adipogenesi, che è il processo di formazione del tessuto adiposo, i trigliceridi e il colesterolo e contribuisce a tenere sotto controllo i valori di pressione sanguigna. Il problema è che la curcumina è scarsamente solubile in acqua e pertanto le tisane alla curcuma possono essere gradevoli da vedere per il colore aranciato ma non apportano le proprietà che tanto si apprezzano nella curcuma.
Non solo, anche assumere la spezia sotto forma di polvere non garantisce di poter trarre giovamento dalle proprietà della curcuma. Infatti, la curcumina non supera facilmente la barriera dello stomaco. Per farlo deve essere unita a un grasso e a una macinata di pepe [1]. Si stima che la piperina, il principio attivo del pepe, sia in grado di aumentare l’assimilabilità della curcumina del 2000% [2]. Per esempio, un ottimo condimento per l’insalata è mescolare un cucchiaino di curcuma con una macinata di pepe nero e olio evo. Ma c’è anche un altro modo, molto gustoso, di assumere la curcuma e beneficiare delle sue proprietà, il latte di curcuma o latte d’oro, che qui proponiamo in una versione più gustosa e anti virale.
Latte di curcuma e zenzero, ricetta
La curcumina della curcuma viene resa assimilabile dal pepe e dai grassi contenuti nel latte di cocco. L’abbinamento di curcuma e zenzero permette di amplificare le proprietà antinfiammatorie e antiossidanti della curcuma [3].
Non solo, la sinergia tra zenzero, curcuma e cannella massimizza l’azione antivirale. Infatti, lo zenzero fresco, ma non essiccato, ha mostrato di contrastare il virus respiratorio sinciziale umano, una delle cause principali di bronchiolite e polmonite infantile [4], mentre la curcumina si dimostra capace di contrastare la replicazione del virus dell’influenza A [5]. Mescola, in una ciotolina, 1 cucchiaino di curcuma in polvere, mezzo cucchiaino di cannella, una macinata di pepe nero, 1 centimetro di zenzero fresco grattugiato e mezzo cucchiaino di vaniglia. Fai scaldare una tazza di latte di cocco, versa le polveri e mescola, bevi tiepido.
Curcuma, effetti collaterali
La curcuma è considerata generalmente sicura. Tuttavia, in persone predisposte potrebbe causare mal di testa, diarrea e nausea [2].
Attenzione anche se stai assumendo anticoagulanti perché la curcuma potrebbe interferire con questi medicinali (Drugs and Lactation database).