Natural Remedies Logo Rimedi Naturali

Decadimento cognitivo man mano che l'età avanza? Si può evitare

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 18 marzo, 2025

Il decadimento cognitivo non è inevitabile. Ecco cosa afferma una recentissima ricerca scientifica e cosa possiamo fare noi nella vita di tutti i giorni per proteggere il cervello e la sua funzionalità

Share on Facebook Share on X Share on Whatsapp Share on Pinterest Email
Persona che legge un libro

Uno dei concetti che ci è stato comunicato fin da piccoli è che invecchiare è inevitabile e che l'invecchiamento porta con sé un considerevole calo delle funzionalità cognitive.

Se è vero che gli anni passano per tutti non è però altrettanto vero che il declino cognitivo sia inevitabile.

Oggi vediamo quanto emerso da una recente ricerca scientifica, pubblicata sulla rivista Science Advances da un team germanico [1].

I risultati, come vedremo, sono davvero sorprendenti. Perché, come spiegano gli scienziati, invecchiare con tutte le conseguenze del caso a livello del cervello, non è ineluttabile. Ed è quello che noi facciamo nel corso della nostra vita che decide come saremo man mano che gli anni passano.

Ma vediamo cosa afferma lo studio.

1 Funzionalità cognitiva e invecchiamento

Gli scienziati hanno reclutato adulti, di età compresa tra 16 e 65 anni.

I volontari sono stati sottoposti a test per valutare le diverse competenze per quanto riguarda il problem solving, la comprensione del testo e la capacità di far di conto.

Dopo circa 4 anni i volontari sono stati sottoposti nuovamente a questi test per valutare come nel frattempo erano cambiate le diverse competenze.

Non solo, è stato anche chiesto loro di compilare un questionario specificando quanto spesso dovevano ricorrere alle singole competenze. In particolare, con quale frequenza, se mai, spesso o ogni giorno, erano coinvolti in attività di:

  • lettura di lettere o email, articoli di quotidiani o settimanali, articoli apparsi su riviste specializzate, libri, manuali di istruzioni
  • scrittura
  • calcolo di costi o budgets, calcoli con frazioni o decimali, trigonometria, statistica, algebra

Vediamo cosa è emerso. In generale, considerando solo l'età e non altri fattori:

  • le competenze linguistiche, quindi quelle che coinvolgono le capacità di lettura a ogni livello e scrittura, migliorano fino a 46 anni, per poi calare lentamente, senza mai scendere drasticamente
  • le competenze matematiche migliorano fino a 41 anni, in media, per poi calare, senza però mai scendere sotto le capacità apprese da giovani adulti

Questo è qualcosa che potevamo aspettarci e in linea con le attese. Effettivamente, impariamo e facciamo crescere le nostre competenze fino ad una certa età e poi man mano queste competenze, con l'invecchiamento, si riducono lentamente.

In questa prima fase dello studio l'unico dato sorprendente riguarda l'età.

Ci si poteva aspettare un miglioramento nelle capacità in persone giovanissime, al massimo fino a 30 anni. Invece, dati alla mano, i miglioramenti si osservano anche superati i 40 anni. Insomma, non si finisce mai di imparare!

Ma non è tutto. Il dato più importante emerso dallo studio lo vediamo nel prossimo paragrafo.

2 Se usiamo il cervello non c'è declino cognitivo

Gli scienziati hanno scorporato i dati usati per osservare l'andamento delle competenze nel tempo e lo hanno confrontato non più con l'età ma con il loro reale utilizzo nella vita di tutti i giorni. E qui viene il bello:

  • coloro che utilizzavano con più frequenza le competenze linguistiche e matematiche, sul lavoro e a casa, non subivano nessun declino e le varie capacità potevano rimanere pressoché inalterate. Almeno fino a 65 anni. Ma questo limite è solo indicativo in quanto è il limite di età dei volontari reclutati per lo studio. Si può supporre, a ragione, che questi benefici vadano ben oltre i 65 anni
  • coloro che invece usavano meno queste competenze presentavano declino cognitivo e perdita progressiva delle capacità linguistiche e matematiche

Pertanto, quanto spesso nella vita di tutti i giorni ci esercitiamo a leggere, scrivere, fare di conto, tanto meglio per il nostro cervello che non sperimenterà il declino nelle competenze man mano che gli anni passano.

3 Piccoli consigli per non invecchiare

Abbiamo visto quindi l'importanza di mantenere allenato il cervello.

Nella quotidianità possiamo farlo cercando di non tirarci indietro quando si tratta di leggere giornali o riviste, fare calcoli senza calcolatrice, scrivere note, appunti, magari a chi piace anche un diario.

Non solo, prossimo anche ricorrere a piccoli aiuti extra, come i giochini pensati per allenare il cervello. Che siano sudoku, giochi di memoria, di ricostruzione delle parole, di calcolo o rebus, va tutto bene, l'importante è che siano vari in modo da allenare le diverse competenze.

Se lo desideri, nell'app Rimedi naturali puoi trovare una sezione dedicata proprio ai giochini per la mente, pensati per farti trascorrere un po' di tempo in modo piacevole e utile per il cervello. Puoi trovare la sezione scorrendo in fondo la prima pagina oppure andando nella sezione Vita sana, scorrendo il menù fino a Giochi per la mente.

Segui il canale WhatsApp di Rimedi Naturali per rimanere aggiornato su tutte le novità.
Share on Facebook Share on X Share on Whatsapp Share on Pinterest Email
AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
Close
Get it on Google Play Get it on iTunes