Dieta alcalina e acqua alcalina, cosa sono, benefici e controindicazioni
La dieta alcalina e l'acqua alcalina sono considerate due alleate per contrastare l'acidità del corpo e aumentarne il pH, verso valori alcalini. Si ritiene, infatti, che un ambiente acido possa favorire la comparsa di malattie e di invecchiamento precoce. Vediamo di capire se effettivamente quello che mangiamo e beviamo può modificare il pH del corpo e migliorare così la salute

La dieta alcalina è un regime alimentare che prevede di limitare alcuni cibi e di favorirne altri per contrastare un pH acido del corpo e prevenire così malattie e invecchiamento precoce. Vediamo in cosa consiste la dieta alcalina ma soprattutto se questi benefici sono reali e provati da studi scientifici
Si sente spesso parlare di acqua alcalina e di dieta alcalina, due alleate che, insieme, dovrebbero lavorare per apportare importanti benefici in termine di salute al nostro corpo, contrastando l'aumento di acidità, che è alla base di malattie e invecchiamento precoce e che viene causato da un'alimentazione troppo ricca di alcuni cibi acidificanti. Ma di cosa si tratta esattamente? È unicamente una moda o esiste una base scientifica che testimonia che la dieta alcalina è salutare? Oggi proviamo a rispondere a queste domande utilizzando, come sempre, le più importanti pubblicazioni scientifiche al riguardo. E come vedremo, ancora una volta, la verità sta nel mezzo.
Dieta alcalina e acqua alcalina, in cosa consistono e come dovrebbero funzionare
Il nostro sangue ha un pH leggermente basico, o alcalino, tra 7,35 e 7,45. L'idea delle diete alcaline è la seguente. Secondo alcuni, consumare alimenti troppo acidi, come carni, cibi ricchi di zuccheri, latticini, ma anche alcuni cereali e alcuni tipi di legumi, potrebbe causare uno spostamento del pH del sangue verso valori più acidi. Il punto è che, in base a studi, è stato osservato che le degenerazioni cellulari proliferano più facilmente in ambienti acidi, così come aumentano infiammazioni e invecchiamento precoce [1]. Da qui l'idea di limitare alcuni alimenti per favorirne altri e bilanciare il pH del corpo. Ma questo è vero? Può quello che mangiamo modificare il pH del sangue? Cerchiamo di capirlo insieme. Prima, però, vediamo quali sono le linee guida della dieta alcalina.
Dieta alcalina, in cosa consiste
La dieta alcalina consiste nel preferire frutta e verdura, soprattutto mele, uva, broccoli e cavoli, vegetali a foglia verde, ma anche noci, semi oleosi, miglio e amaranto, aglio, peperoncino e olio evo. Allo stesso tempo, si tratta di limitare notevolmente alimenti considerati acidi come miele e zuccheri, carne, pesce e uova, latte e latticini, farro, frumento, lenticchie, alimenti lievitati e cibi lavorati. Come si può vedere, se alcune indicazioni sono condivise da altre diete come la Dieta Mediterranea, soprattutto nell'elevato apporto di frutta e verdura, altre indicazioni si rivelano molto restrittive, soprattutto per quanto riguarda alcuni cereali e legumi. All'interno di una dieta alcalina trova posto anche l'acqua alcalina, con un pH superiore a 7 [2]. Questa acqua può essere naturalmente alcalina, per effetto del passaggio dell'acqua attraverso rocce e terreno, arricchendosi così di minerali alcalinizzanti come potassio, magnesio e calcio, o artificiale, in quanto il pH di un'acqua normale viene elevato attraverso ionizzatori elettrici che, con l'elettrolisi, dividono le molecole acide da quelle alcaline. Acque di questo tipo si acquistano nei negozi o possono essere realizzate in casa grazie all'apposito strumento.
Dieta alcalina, fatti e bugie
Come accennato, il pH del nostro sangue è leggermente basico. Il nostro corpo è equipaggiato con meccanismi che permettono di mantenere stabile questo valore. Esistono solo alcune condizioni che possono alterare il pH, come per esempio bere un eccesso di alcolici, soffrire di diabete fuori controllo o di malattie ai reni, anche queste non sotto controllo. Tuttavia, per quanto riguarda la dieta questa non sembra in alcun modo influenzare il valore del pH del sangue. In base a studi scientifici, l'alimentazione, per quanto ricca di alimenti alcalini, non può modificare nemmeno in maniera minimamente significativa il pH del sangue [2]. Quanto affermato dagli studi scientifici, pertanto, fa venire meno l'idea di base della dieta alcalina. Certo, rimane il fatto che questa alimentazione favorisce un elevato apporto di frutta e verdura, olio evo, frutta secca e semi oleosi, fonti di fibre, vitamine, minerali e antiossidanti, che, come sappiamo, sono i capisaldi del benessere. Tuttavia, è anche importante includere legumi e cereali integrali, senza eccessi i latticini e, per chi non è vegano, anche fonti di proteine animali, come le uova e la carne, magari bianca. Come abbiamo visto, consumare questi alimenti non modifica il pH del sangue. Quindi, per quanto riguarda il messaggio della dieta alcalina, e cioè che favorire alcuni alimenti alcalini per escluderne altri acidi possa far bene alla salute, è da ridimensionare notevolmente. Allo stato attuale, in letteratura, viene riportato un solo studio che ha mostrato che effettivamente un'alimentazione molto acida, ricca di carne, può aumentare il rischio, sul lungo periodo, di degenerazione cellulare al polmone. Un altro studio indica che per proteggere i reni è utile limitare il carico di alimenti acidi e così di proteine animali e preferire proteine di origine vegetale [3]. Comunque, in entrambi gli studi, non si fa riferimento ai benefici di una dieta alcalina, quanto all'importanza di non eccedere con il consumo di carne e proteine animali [4]. Un discorso leggermente diverso vale per l'acqua alcalina, che, come vedremo, in particolari condizioni può in effetti risultare benefica.
Acqua alcalina, cos'è
L'acqua alcalina ha un pH più elevato rispetto all'acqua normale. Come accennato, è possibile che l'acqua sia naturalmente più alcalina, per la presenza di minerali come calcio, magnesio e potassio, e questo è il caso delle acque minerali.
Invece, in genere, l'acqua alcalina che si acquista o che si ottiene in casa è così per effetto di particolari procedure, come trattamenti con campi magnetici o, più probabile, elettrolisi [5]. Studi hanno mostrato che in effetti un'acqua alcalina grazie alla presenza di minerali come calcio e magnesio ha un'azione protettiva sul cuore.
Non solo, un'acqua di questo tipo ha mostrato di apportare beneficio soprattutto in donne in menopausa, con un miglioramento di alcuni parametri metabolici, quali glicemia a digiuno, valori di colesterolo e trigliceridi, pressione diastolica e circonferenza vita [5]. Un'acqua alcalina, che è tale per la presenza di minerali, può prevenire l'osteoporosi, proteggere le cellule del pancreas e mostrare un'azione anti age e persino ringiovanente [6][7]. Tuttavia, occorre sottolineare che gli studi propendono più sui benefici dei minerali presenti nell'acqua che sul suo pH. Anzi, in base ad analisi, acqua alcaline dal pH molto elevato, tra 9 e 10 e ottenute per ionizzazione, hanno mostrato di essere povere di elettroliti e di non avere benefici aggiuntivi anche solo rispetto all'acqua di rubinetto [8]. Infine, è emerso che bere con regolarità acqua alcalina ottenuta tramite ionizzazione e dal pH superiore a 9,8 può causare uno squilibrio di elettroliti, risultando dannosa soprattutto per chi soffre di problemi ai reni [9].
Dieta alcalina, conclusioni e avvertenze
Ad oggi non esistono quindi evidenze scientifiche che possano dimostrare l'efficacia di una dieta alcalina. Anzi, quello che mangiamo ha dimostrato di non modificare il pH del sangue, facendo quindi venire meno la teoria base di chi afferma che la dieta alcalina sia in grado di contrastare l'aumento di acidità del corpo e del rischio di malattie. Senza contare che la dieta alcalina di per sé è molto restrittiva. Al di là della condivisibile indicazione di limitare carni e zuccheri risulta eccessiva, se non persino dannosa, l'idea di limitare o escludere anche alcuni cereali, legumi e altre fonti di proteine.
Per quanto riguarda l'acqua alcalina, invece, in particolare l'acqua minerale naturalmente ricca di potassio, magnesio e calcio, ma non l'acqua ottenuta per elettrolisi, questa invece ha mostrato maggiori benefici rispetto ad un'acqua dal pH normale, intorno a 7 [2].