Dieta della longevità Parte 4, le ultime novità dalla scienza per proteggere la salute di corpo e cervello

I risultati delle più recenti ricerche scientifiche che mostrano le abitudini che proteggono il cervello e la salute del corpo, contribuendo ad aumentare la durata della vita
Sempre più ricerche lo confermano, la longevità non è tutta una questione di geni. Anzi, lo stile di vita ha un'importanza persino superiore del nostro corredo genetico quando si tratta di determinare la salute e la durata della vita. Grazie a ricerche precedenti, abbiamo compreso l'importanza di un regime alimentare che segua le linee guida della Dieta Mediterranea, includendo cereali integrali, legumi, frutta, verdura, noci e frutta secca, pesce e un basso consumo di carni rosse e dolci. Non solo, conosciamo la validità di un moderato esercizio fisico per preservare la nostra salute e della scelta di alimenti non raffinati. Ma ogni giorno la scienza aggiunge nuovi tasselli a questo affascinante puzzle che rappresenta il legame tra dieta, stile di vita, salute e longevità. Oggi parliamo proprio delle più recenti ricerche scientifiche che mostrano come possiamo proteggere la salute del nostro cervello e del nostro corpo con piccole scelte a tavola, partendo già da ora.
1 L'importanza delle bacche
Una dieta della longevità efficace deve anche tenere contro della salute del nostro cervello. Ebbene, ecco che recenti studi dimostrano la validità del consumo di alcuni tipi di frutti di bosco, come mirtilli neri e cranberry, o mirtillo rosso americano, per proteggere la funzionalità cognitiva. Il decadimento cognitivo che può colpire da anziani in realtà inizia a svilupparsi già diversi anni prima, nella mezza età. Ecco perché è importante non rimandare ma iniziare ad attuare il prima possibile tutte quelle piccole modifiche alla dieta e allo stile di vita che ci permettono di mantenere il cervello in salute, come integrare nella propria alimentazione i frutti di bosco. Infatti, è stato osservato che l'assunzione giornaliera di mirtilli neri in persone di mezza età, con insulino resistenza e obesità, tutte condizioni che possono aumentare il rischio di sviluppare demenza negli anni a venire, ha portato importanti benefici neurocognitivi, con un miglioramento della memoria e della capacità di esprimersi, scegliendo i vocaboli più appropriati
2 Anche quando si mangia ha la sua importanza
Mangiare molto tardi alla sera ha mostrato di aumentare il rischio di alterazioni metaboliche, infarto e ictus. Basti pensare che, in base ad uno studio giapponese, è bastato anticipare di tre ore la cena, dalle 9 alle 6 di sera, in persone con glicemia elevata, per vederla ridurre
3 Il tè per la salute dell'intero organismo
Diversi studi hanno dimostrato che bere tè protegge la salute, è antidiabetico, antiobesità e utile a contrastare i tumori. Recenti ricerche hanno fatto emergere che bere quotidianamente tè, soprattutto verde e oolong, permette, sul lungo periodo, grazie alle proprietà antiossidanti e antinfiammatorie di questa bevanda, di ridurre la condizione di fragilità, che è una vera e propria sindrome che colpisce man mano che le persone invecchiano. La fragilità è caratterizzata da debolezza muscolare, perdita di peso non voluta, stanchezza, affaticamento, un maggior rischio di cadute e ospedalizzazione e declino generalizzato degli organi