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Come una dieta sbilanciata può aumentare il rischio di degenerazioni cellulari e cosa fare per proteggerci

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 3 maggio, 2024

Svelato il legame tra alimentazione sbilanciata e rischio aumentato di sviluppare un tumore. Vediamo quali sono le scelte alimentari più dannose per la salute e quali sono invece le scelte alimentari protettive. Sulla base di una recentissima ricerca scientifica

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Come una dieta sbilanciata può aumentare il rischio di degenerazioni cellulari e cosa fare per proteggerci

Seguire una dieta poco sana, soprattutto se in modo regolare, potrebbe indebolire le nostre naturali difese contro i tumori e aprire le porte alle degenerazioni cellulari.

Negli anni si è parlato molto di come l'alimentazione può influenzare la salute. Sappiamo che una dieta ricca di grassi e zuccheri aumenta il rischio di sviluppare obesità, diabete e infiammazioni.

Ora, grazie ad una recentissima ricerca di cui parliamo oggi, gli scienziati sono riusciti a comprendere come una dieta squilibrata e ricca di alimenti raffinati e zuccheri possa aumentare il rischio di sviluppare un tumore. Lo studio è consultabile online ed è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista Cell da un team della National University of Singapore (Kong et al, Cell, April 2024).

1 Lo scopo della ricerca

Gli scienziati sono partiti cercando di capire quali fattori possano aumentare il rischio di sviluppare degenerazioni cellulari nelle persone con una storia familiare di tumore a causa di alterazioni genetiche.

Ma i risultati che sono emersi dallo studio sono andati ben oltre questo aspetto e sono indirizzati a tutti, anche le persone senza storia familiare di tumori. Da qui l'importanza della ricerca.

Cerchiamo allora di capire meglio procedendo con ordine.

2 Come l'alimentazione influenza il rischio di ammalarsi

Lo studio si è svolto in laboratorio su cellule con una mutazione del gene BRCA2, alterazione che negli esseri umani aumenta il rischio di alcuni tumori, come del seno e delle ovaie.

Ebbene, questi geni mutati si sono dimostrati molto sensibili ad una sostanza, metilgliossale, che aumenta quando seguiamo una dieta poco sana e ricca di zuccheri. In particolare, il metilgliossale disattiva, temporaneamente, i geni che ci proteggono dalla formazione di tumori.

Ma attenzione, quanto osservato si applica anche a chi non ha la mutazione del gene, ed è questo quello che è emerso dalla ricerca.

3 Cosa significano questi risultati

Insomma, quello che gli scienziati hanno osservato è che seguire una dieta sbilanciata e ricca di zuccheri e alimenti raffinati, che fanno impennare la glicemia, aumenta anche i livelli di metilgliossale.

Questo composto spegne in modo temporaneo le nostre difese. Ma un continuo processo di spegnimento e riattivazione dello scudo protettivo offre dei buchi, i classici punti deboli, in cui le degenerazioni cellulari possono intrufolarsi, aprendo le porte allo sviluppo di tumori.

Come sottolineato dagli stessi scienziati, lo studio ha dei limiti, come quello di essere stato svolto in laboratorio su cellule e non su persone. Altri studi quindi seguiranno per colmare questa lacuna, ma quello che emerge è di indubbia importanza.

Si tratta di un'ulteriore prova dell'importanza di seguire un'alimentazione sana e varia. Lo strappo alla regola è previsto e non è dannoso, ma il concetto è che tanti strappi alla regola in successione o persino l'abitudine di seguire una dieta scorretta possono avere importanti conseguenze, forse non subito ma sul lungo tempo.

4 Cosa possiamo fare noi per proteggere la nostra salute

Il metilgliossale è un composto che viene prodotto quando le cellule rompono il glucosio per trasformarlo in energia. Il nostro corpo è dotato di una difesa contro i danni del metilgliossale, degradandolo in composti non tossici. Tuttavia, davanti a valori eccessivi di metilgliossale nemmeno questa protezione è sufficiente. Il metilgliossale aumenta e, come abbiamo visto, può disattivare i geni che ci difendono dai tumori.

Un aumento di metilgliossale si riscontra nei seguenti casi:

  • Diabete e pre diabete non sotto controllo e causati da un'alimentazione sregolata e da una vita sedentaria
  • quando si eccede con alcuni alimenti ricchi di zuccheri e carboidrati raffinati, come pane bianco, pasta bianca, patate bollite, dolciumi, bevande zuccherate, ma anche miele
  • Alcuni stili di vita o condizioni possono aumentare il metilgliossale, come fumare o vivere in posti molto inquinati

Da qui l'importanza di seguire una dieta sana e varia, ricca di fibre e alimenti integrali, oltre che seguire uno stile di vita sano, praticando una moderata attività fisica possibilmente lontano dalle zone trafficate.

Per avere un'idea di cosa portare in tavola per la salute, possiamo affermare che uno dei regimi alimentari considerati più efficaci quando si tratta di ridurre il metilgliossale è la Dieta Mediterranea [1]! Quindi è importante privilegiare e non farsi mai mancare frutta, verdura e cereali integrali, ma includere anche legumi, frutta secca e a guscio, olio evo, latticini e pesce in quantità moderata, limitando invece molto carne, soprattutto rossa e lavorata, e dolciumi.

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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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