Natural Remedies Logo Rimedi Naturali

Digiuno intermittente, benefici e rischi in base alle ultime novità dalla scienza

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 10 settembre, 2024

Il digiuno intermittente stimola la rigenerazione delle cellule delle pareti intestinali ma, in alcune circostanze, può aumentare il rischio di degenerazioni cellulari. Cerchiamo di capire, quindi, cos'è il digiuno intermittente, i suoi benefici ma anche e soprattutto i suoi rischi per la salute

Share on Facebook Share on X Share on Whatsapp Share on Pinterest Email
Persone che guarda il tramonto

Il digiuno intermittente è uno degli argomenti più discussi del momento, tra articoli pubblicati su riviste e libri e programmi in televisione.

La facilità con cui è possibile reperire informazioni sul digiuno intermittente e su come praticarlo può portare a pensare che sia una pratica sicura e per tutti.

In realtà, non è proprio così, come emerge da recenti ricerche scientifiche, l'ultima in ordine di tempo pubblicata pochi giorni fa sulla prestigiosa rivista Nature da un gruppo di scienziati del The David H. Koch Institute for Integrative Cancer Research at MIT, presso il famoso Massachusetts Institute of Technology, Stati Uniti [1][2].

1 Cos'è il digiuno intermittente

Prima di proseguire, però, è importante capire cos'è il digiuno intermittente.

Il digiuno intermittente è una pratica che prevede di seguire un periodo, nel corso della giornata o su più giornate, in cui o non si assumono calorie o queste vengono limitate. Acqua, caffè nero e tè non zuccherato sono ammessi.

Il tipo di digiuno intermittente più comune è quello che prevede di alimentarsi per 8 ore e digiunare per 16.

Ma esistono anche altri tipi di digiuno intermittente, come digiunare un giorno a settimana o per due giorni non consecutivi.

2 Benefici ed effetti avversi del digiuno intermittente

Studi scientifici eseguiti fino ad ora hanno dimostrato che, in effetti e in alcune circostanze, il digiuno intermittente può avere dei benefici, ma anche importanti controindicazioni, soprattutto se non si presta attenzione e si ricorre al fai da te.

In particolare, vediamo in dettaglio quello che emerge da ricerche scientifiche, da cui emergono chiaramente vantaggi e svantaggi del digiuno intermittente [3][4]:

  • In persone obese, con colesterolo elevato e con diabete tipo 2 il digiuno intermittente, eseguito sotto la guida di esperti e solo per breve tempo, ha aiutato a dimagrire, a ridurre la circonferenza vita, il colesterolo cattivo LDL e i trigliceridi e a contrastare la resistenza all'insulina
  • Seguire il digiuno intermittente per lunghi periodi di tempo sembra possa aumentare il rischio cardiovascolare e ridurre la longevità in chi è già malato con una diagnosi di tumore
  • In persone normopeso o anche in sovrappeso il digiuno intermittente ha aumentato la resistenza all'insulina, l'anticamera del diabete. Questo è stato osservato già dopo poche settimane

3 Cosa emerge dalla ricerca di oggi

La ricerca è stata condotta in laboratorio su una popolazione di topi, su cui sono stati studiati gli effetti del digiuno intermittente.

Quello che è emerso è interessantissimo, in particolare:

  • Gli effetti del digiuno intermittente non si sono osservati durante la fase di digiuno ma durante la fase di rialimentazione
  • In questa seconda fase è stato possibile osservare che le cellule staminali intestinali si rigenerano. Questo risultato è degno di nota dal momento che può venire in aiuto in caso di infiammazioni intestinali e danni alle pareti dell'intestino
  • Tuttavia, vi è anche un effetto negativo non trascurabile. Insieme alle cellule staminali più attive è stato osservato anche che, se nella fase di rialimentazione i topi venivano in contatto con agenti o condizioni capaci di indurre mutazioni, allora avevano una probabilità più alta di sviluppare un tumore rispetto ai topi che invece non avevano seguito il digiuno intermittente

Quest'ultimo punto è essenziale e deve far capire quanto sia delicato il digiuno intermittente. Deve essere un esperto che indica la necessità di eseguire questa pratica e, in ogni caso, deve essere sempre un esperto che possa guidare la persona in ogni fase, anche e soprattutto durante la rialimentazione, il momento più delicato in cui occorre prestare attenzione a cosa si mangia.

Infatti, come sottolineano gli stessi autori dello studio, alcuni alimenti potrebbero risultare un fattore di rischio, come una bistecca molto cotta o persino bruciacchiata. Questo ci esporrebbe ad agenti cancerogeni in una fase in cui l'organismo è più recettivo a queste minacce.

4 Cosa abbiamo imparato

Il digiuno intermittente è uno strumento che può rivelarsi, in alcune condizioni e sul breve termine, molto utile.

Basti pensare a chi deve perdere peso per ragioni di salute, a chi ha una resistenza all'insulina o a chi segue terapie che causano infiammazioni o danni alle pareti intestinali.

Tuttavia, il digiuno intermittente va sempre eseguito sotto la guida di un esperto che sappia condurre la persona in modo corretto sia durante la fase del digiuno che durante la fase della rialimentazione, che, come abbiamo visto, è la più importante.

Infine, una considerazione. Lo studio di oggi è stato condotto sui topi, quindi occorrerà approfondire cosa accade sugli umani. In ogni caso la ricerca ci fornisce comunque un'indicazione su un aspetto che deve richiamare tutta la nostra attenzione, facendoci capire che il digiuno intermittente può rivelarsi, se non opportunamente affrontato, più dannoso che benefico.

Segui il canale WhatsApp di Rimedi Naturali per rimanere aggiornato su tutte le novità.
Share on Facebook Share on X Share on Whatsapp Share on Pinterest Email
AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
Close
Get it on Google Play Get it on iTunes