Natural Remedies Logo Rimedi Naturali

Dolcificanti e zuccheri aggiunti, due nuovi studi indicano effetti dannosi sulla salute

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 14 agosto, 2023
Share on Facebook Share on X Share on Whatsapp Share on Pinterest Email
Dolcificanti e zuccheri aggiunti, due nuovi studi indicano effetti dannosi sulla salute

Che siano zuccheri aggiunti a salse, cibi pronti, bevande o merendine o dolcificanti, come aspartame o saccarina, una buona scelta è quella di evitare tutte queste sostanze e preferire alimenti naturali, gustandoli in purezza. Infatti, due recentissime ricerche scientifiche mostrano che, sul lungo termine, sia gli zuccheri aggiunti che i dolcificanti possono avere importanti conseguenze per la salute. Ma vediamo di capire meglio.

I dolcificanti fanno ingrassare

La prima ricerca è stata pubblicata sulla rivista International Journal of Obesity del prestigioso gruppo Nature ed è stata condotta da un team americano della University of Minnesota, School of Medicine [1]. Gli scienziati hanno cercato di comprendere gli effetti di alcuni dolcificanti molto comuni, come aspartame e saccarina, sull'accumulo di grasso. A questo scopo sono state reclutate 3088 persone, età media 25 anni. I volontari sono stati seguiti per 20 anni, durante i quali sono stati richiamati a compilare questionari indicando le loro abitudini alimentari e sono stati sottoposti a visite mediche periodiche per misurare il girovita e così l'accumulo di grasso viscerale, il più pericoloso per la salute, ma anche il grasso intramuscolare e sottocutaneo. Quello che è emerso è che, sul lungo termine, coloro che più avevano consumato alimenti contenenti aspartame e saccarina e bevande dietetiche avevano anche un maggiore accumulo di grasso addominale, intramuscolare e sottocutaneo, con un aumento del rischio di sviluppare obesità.

Troppi zuccheri aggiunti aumentano il rischio di calcoli renali

La seconda ricerca è stata pubblicata sulla rivista Frontiers in Nutrition grazie ad una collaborazione tra scienziati svedesi e cinesi [2]. In questo caso lo scopo degli scienziati era valutare l'impatto degli zuccheri aggiunti sulla formazione dei calcoli renali. 28303 adulti sono stati reclutati e seguiti per 11 anni. I partecipanti allo studio erano tenuti sotto controllo sia attraverso la compilazione di questionari per valutare le abitudini alimentari sia attraverso esami medici. Quello che è emerso è che coloro che più consumavano alimenti contenenti zuccheri aggiunti, arrivando a ottenere fino al 25% dell'energia quotidiana da questi zuccheri, aveva anche un aumento dell'88% del rischio di sviluppare calcoli renali rispetto a chi invece consumava una quantità limitata di questi alimenti, arrivando a ottenere al massimo il 5% dell'energia quotidiana da questi zuccheri.

Conclusioni

Entrambe le ricerche sottolineano quanto è importante assicurarsi una dieta sana ed equilibrata, riducendo il più possibile gli alimenti lavorati contenenti sia dolcificanti che zuccheri aggiunti. È una buona scelta quindi leggere sempre bene l'etichetta quando si vuole acquistare un alimento. Attenzione, però, nel caso degli zuccheri aggiunti questi possono comparire con vari nomi, come saccarosio, sciroppo di mais, destrosio e maltosio. L'aspartame può essere indicato con la sigla E 951 mentre la saccarina con la sigla E 954. Una precisazione è d'obbligo. Entrambi gli studi hanno indicato che gli effetti dannosi, con un aumento del rischio di obesità per i dolcificanti e di calcoli renali per gli zuccheri aggiunti, avvengono sul lungo periodo e quando l'assunzione è regolare. Quindi qualche strappo alla regola ogni tanto può essere fatto, l'importante è non esagerare, fare in modo che l'assunzione di queste sostanze non sia la norma ed essere consapevoli di quello che mangiamo e beviamo.

Share on Facebook Share on X Share on Whatsapp Share on Pinterest Email
AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
Close
Get it on Google Play Get it on iTunes