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Echinacea contro influenza, parainfluenza e coronavirus, ma attenzione al dosaggio

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 21 dicembre, 2023

Contro influenza, raffreddore, covid e altri virus parainfluenzali un aiuto viene dall'echinacea. Vediamo in dettaglio a cosa serve l'echinacea, quanta echinacea assumere, cosa accade quando si prendono dosaggi elevati di echinacea ed eventuali controindicazioni.

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Echinacea contro influenza, parainfluenza e coronavirus, ma attenzione al dosaggio

Influenza, parainfluenza, virus respiratori e coronavirus, un'alleata in più per proteggerci è l'echinacea! L'echinacea, sotto forma di estratto, aiuta a prevenire questi malanni e a ridurre i tempi di guarigione. Dosi maggiori assunte durante la fase acuta mostrano di ridurre ulteriormente i tempi di guarigione e la carica virale, ma attenzione agli effetti collaterali. Oggi facciamo chiarezza sulle proprietà delle nuove formulazioni a base di echinacea, più concentrate, sui loro benefici e la loro sicurezza. Per farlo ci riferiremo ad una recentissima ricerca pubblicata sulla rivista Frontiers in Medicine da un team svizzero [1].

Echinacea contro i virus del tratto respiratorio

L'echinacea, come mostrato da precedenti ricerche scientifiche, ha un'azione antivirale e di aiuto a regolare la risposta del sistema immunitario. Grazie a queste caratteristiche, l'echinacea viene consigliata come prevenzione nei mesi freddi, in un dosaggio tra 900 e 2400 mg al giorno per cicli di un mese, eventualmente da ripetersi. L'assunzione di echinacea ha infatti mostrato di aiutare a ridurre il numero di infezioni virali, siano esse causate da virus dell'influenza, parainfluenza, virus respiratorio sinciziale e coronavirus.

Non solo, anche durante la fase acuta l'echinacea aiuta a velocizzare la guarigione e a ridurre la carica virale, mostrando tamponi negativi al virus in un numero di giorni inferiore rispetto a chi non ha assunto l'echinacea. Al giorno d'oggi, sul mercato, è possibile reperire nuove formulazioni di echinacea che presentano dosaggi superiori o comunque si può ritenere che, durante la malattia conclamata, aumentare le dosi di echinacea possa giovare. Ecco cosa afferma in proposito lo studio di cui parliamo oggi.

Echinacea, cosa accade aumentando il dosaggio

Gli scienziati hanno reclutato 409 adulti tra il 2018 e il 2019. Di questi volontari, nel periodo di osservazione, la metà ha sviluppato un'infezione del tratto respiratorio. Una parte di queste persone ha assunto la dose convenzionale di echinacea, fino a 2400 mg al giorno dall'inizio dei sintomi e per 10 giorni. L'altra parte ha assunto invece un nuovo preparato di echinacea molto forte, capace di arrivare a 16 800 mg al giorno, assunto dalla manifestazione dei primi sintomi e per i successivi tre giorni, per poi ridurre la dose a 2400 mg per altri 7 giorni. Quello che è emerso è che la formulazione più potente ha accelerato ulteriormente i tempi di guarigione. Tuttavia, in questo caso, sono stati osservati maggiori effetti collaterali con un caso di reazione grave di ipersensibilità, cosa che non è stata osservata in caso di dosaggi inferiori.

Echinacea e influenza, conclusioni, rischi e avvertenze

L'echinacea è un rimedio erboristico utile nel periodo invernale in quanto ha una dimostrata azione antivirale, antinfiammatoria e immunomodulante, utile a prevenire e trattare i virus che possono colpire il tratto respiratorio. È stato anche osservato che dosi maggiori, come si possono reperire al giorno d'oggi in erboristeria e online, sono ancora più efficaci quando si tratta di ridurre la carica virale e accelerare i tempi di guarigione. Tuttavia, occorre fare delle considerazioni. In primo luogo è importante la prevenzione, non solo attraverso integratori, ma curando l'igiene delle mani, evitando i luoghi affollati e proteggendosi anche le vie aeree, soprattutto in caso di persone più fragili. Poi, è sempre importante rivolgersi al proprio medico per valutare il trattamento e il dosaggio più adeguato. Abbiamo visto che elevati dosaggi sono più efficaci ma possono portare con sé anche effetti avversi maggiori. L'echinacea va poi evitata in gravidanza ed allattamento e occorre consultare il proprio medico se si stanno assumendo farmaci e in ogni caso per valutare la propria situazione personale. Non usare l'echinacea se sei allergico a piante della famiglia delle Composite, come margherita, girasole, camomilla, tarassaco, giusto per citarne qualcuna.

Fonti

[1] Sumer et al, Front Med, 2023
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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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