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Erba del vento

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 24 febbraio, 2019
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Erba del vento

Antinfiammatoria, diuretica, emolliente ed espettorante, utile in caso di cistite, ritenzione idrica, calcoli, emorroidi, reumatismi e gotta, azione lenitiva e cicatrizzante di aiuto a trattare dermatiti, ferite, punture di insetti, rash causati da ortiche, screpolature

La parietaria officinalis, anche nota come erba del vento o erba vetriola, è una pianta della famiglia delle Urticaceae, la stessa dell’ortica. Chi soffre di allergie stagionali avrà sicuramente sentito parlare della parietaria dal momento che il suo polline può scatenare starnuti, rinite e asma.

Tuttavia, la parietaria ha anche delle proprietà benefiche per la salute.

Proprietà

Il rimedio, assunto per via interna, mostra un effetto diuretico, emolliente e depurativo, utile in caso di ritenzione idrica, calcoli, cistite, emorroidi, ragadi ma anche reumatismi e gotta.

Non solo, la parietaria mostra anche un’azione antinfiammatoria ed espettorante utile contro tosse, raffreddore e mal di gola, oltre che un’azione antivirale molto interessante e al centro di studi scientifici volti a comprendere possibili applicazioni future in caso di herpes zoster o HIV [1]. Infine, la parietaria, grazie alla sua azione cicatrizzante, lenitiva e antinfiammatoria, si presta anche ad applicazioni esterne per trattare ferite, ulcere, scottature, ustioni, dermatiti, screpolature delle labbra, talloni e gomiti, punture di insetto e anche rash cutanei causati, per esempio, dalle ortiche.

Preparazioni

Per via interna la parietaria può essere assunta sotto forma di tisana o tintura madre. Per la preparazione della tisana porta a bollore un litro di acqua, togli quindi dal fuoco e aggiungi 2 cucchiai di erba essiccata, lascia in infusione 10 minuti poi filtra e bevi da una a tre tazze al giorno. La tintura madre invece si assume nella dose di 30 gocce due volte al giorno in poca acqua. Per le applicazioni esterne pendi un pugno di pianta fresca e riducila in poltiglia, poi applica direttamente sulla zona da trattare. Evita di usare la parietaria in caso di allergia alla pianta e consulta il medico se stai assumendo altri farmaci per evitare interazioni.

Pulizia dei vetri

Infine una piccola curiosità, la parietaria si chiama anche vetriola per la sua capacità di pulire vetri e bottiglie rimuovendo eventuali incrostazioni. Per questo scopo, puoi strofinare la superficie con le foglie di parietaria, infine passa con un panno pulito.

Fonti

[1] Manganelli et al, Journal of Ethnophamracology, Jan 2005
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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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