Esercizi oculari

Vengono proposti alcuni esercizi oculari per aumentare la mobilità degli occhi, migliorare la messa a fuoco, la vista e anche l’attenzione e la memoria, viene descritto anche un esercizio utile in caso di glaucoma
È proprio vero che anche l’occhio vuole la sua parte … non stiamo però parlando di cucina ma di vista e in particolare di come è possibile proteggerla se non persino migliorarla con piccoli accorgimenti ed esercizi da mettere in pratica sfruttando movimenti oculari, attenzione e visualizzazione. Infatti aree simili del cervello sono preposte all’attenzione e ai movimenti dell’occhio, agendo in un settore si possono avere benefici anche nell’altro [1]. Un primo esercizio, elaborato dal medico americano William H. Bates e descritto nel suo libro The Cure of Imperfect Sight by Treatment without Glasses, prende il nome di flashing. Ogni difetto visivo è sempre accompagnato da scarsa mobilità oculare, tendiamo cioè a fissare gli oggetti cercando di metterli a fuoco e questo crea tensione sia nell’occhio che nella mente, peggiorando la vista e stati d’animo come l’ansia. Un occhio che funziona bene invece è continuo movimento cogliendo diverse sfaccettature dell’immagine.
Pertanto, per migliorare la mobilità, la vista e anche per rilassare la mente, puoi abituarti, durante il lavoro o nel tempo libero mentre sei assorto/a a leggere, a lanciare un’occhiata rapida a un oggetto che ti sta intorno, chiudi poi subito gli occhi e prova e ricordare i dettagli. In questo modo, oltre ad abituarti a muovere gli occhi non li sottoporrai a tensione attiva ma riuscirai anche a rilassarli e a scacciare stress e ansia. Un altro esercizio che collega occhi e mente? La tecnica del punto nero, ideata sempre dal dottor Bates e proposta nel suo libro. Puoi osservare un punto nero che segna la fine di una frase di un libro o, se questo è faticoso, puoi disegnare su un foglio di carta bianco un cerchio colorato di nero all’interno, va bene però anche una qualsiasi altra figura che magari ti risulta più familiare. Osserva attentamente il punto o il cerchio, a una distanza che ti permette, in base alle tue condizioni visive, di vederlo chiaramente. Presta attenzione anche all’illuminazione, che dovrebbe essere ottimale. A questo punto chiudi gli occhi e prova e visualizzare l’oggetto nero. Se la tua vista funziona bene dovresti essere in grado di vedere un oggetto perfettamente nero e prolungare questa visualizzazione nel tempo, se invece hai una vista imperfetta ti può capitare di immaginare un oggetto grigio e trattenerlo solo per pochi secondi. Le differenze possono verificarsi anche tra un occhio e l’altro, puoi provare ad eseguire lo stesso esercizio chiudendo prima un occhio e poi l’altro. Poi riapri gli occhi e osserva gli oggetti intorno a te, noterai un miglioramento della vista direttamente proporzionale alla capacità di ricordare il punto. Non ti preoccupare se l’immagine che visualizzi è grigia o se non la visualizzi per molto tempo, con il tempo la pratica ti aiuterà a vedere un oggetto perfettamente nero, a un certo punto non dovrai nemmeno vederlo dal vivo e potrai visualizzarlo anche a occhi aperti e man mano che questo accadrà sarà più semplice mettere a fuoco gli oggetti. Questo esercizio infatti aiuta gli occhi a coordinarsi, in più migliora la concentrazione e la memoria. Il collegamento tra occhio e mente è ancora più chiaro se consideriamo uno studio eseguito su pazienti con glaucoma [2], una condizione che provoca l’aumento di pressione all’interno dell’occhio, che ha mostrato benefici grazie a tecniche di visualizzazione. Tuttavia, questo esercizio può essere eseguito da chiunque abbia una malattia dell’occhio. Tra la cornea e il cristallino c’è un liquido, l’umore acqueo. L’esercizio richiede di provare a visualizzare l’umore acqueo e i canaletti di drenaggio che hanno lo scopo di scolare questo liquido ed evitare un suo accumulo eccessivo. Viene richiesto anche di ripetere mentalmente delle frasi quali, il flusso scorre facilmente, molto facilmente, o anche, l’apertura da cui passa il flusso è grande, molto grande. Mentre il nervo ottico irrorato da vasi sanguigni viene visualizzato come il sole e i suoi raggi, e la frase da ripetere mentalmente è, i raggi del sole caldi e ampi ...