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Fegato grasso, un aiuto dai semi di lino

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 16 febbraio, 2024

I semi di lino aiutano a contrastare il fegato grasso indotto da una dieta sbilanciata e ricca di grassi e zuccheri. I semi di lino contrastano anche le infiammazioni e proteggono il cuore. Vediamo di approfondire l'azione dei semi di lino a livello epatico e come possiamo includere i semi di lino nella nostra alimentazione

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Fegato grasso, un aiuto dai semi di lino

Contro il fegato grasso i nuovi alleati sono i semi di lino! Questo emerge da una recentissima ricerca scientifica apparsa sulla rivista Nutrients grazie al lavoro di un team canadese [1].

I semi di lino contrastano il fegato grasso

Lo studio si è svolto in laboratorio su una popolazione di ratti. Una parte dei topi è stata alimentata secondo una dieta standard, una parte secondo una dieta ad alto contenuto di grassi e zuccheri e una parte secondo una dieta ad alto contenuto di grassi e zuccheri ma con l'aggiunta di semi di lino. Dopo tre mesi è emerso che i semi di lino sono riusciti a contrastare gli effetti dannosi sul fegato indotti da una dieta ad alto contenuto di grassi e zuccheri. In particolare, i semi di lino hanno permesso di contrastare il fegato grasso indotto da una dieta sbilanciata, diminuendo i valori ALT e AST, che sono indicatori di una sofferenza epatica.

Non solo, l'aggiunta di semi di lino alla dieta ha permesso di osservare una diminuzione del contenuto epatico di colesterolo e trigliceridi.

Semi di lino contro il fegato grasso, conclusioni

I semi di lino sono ottimi alleati per la salute e si possono includere in un'alimentazione sana e varia, utile anche a proteggere il fegato. Si ritiene che l'azione dei semi di lino a livello del fegato sia duplice. Da una parte i semi di lino contrastano infiammazioni e danni dei radicali liberi, dall'altra agiscono modificando i lipidi che si accumulano nel fegato, aumentando la presenza degli acidi grassi insaturi rispetto a quelli saturi. Va sottolineato che un aumento di acidi grassi saturi aumenta anche i valori ALT e AST del fegato, che a loro volta aumentano l'accumulo di trigliceridi nel fegato, peggiorando così la condizione di fegato grasso.

Come assumere i semi di lino

I semi di lino, nella dose di un cucchiaio al giorno, possono essere macinati al momento con un macina caffè e aggiunti a yogurt, smoothie ma anche insalate. In questo modo possiamo fare il pieno dei preziosi nutrienti dei semi di lino, come acidi grassi omega 3, lignani e fibre che, in base a studi precedenti, si sono rivelati preziosi per proteggere il cuore, contrastare le infiammazioni e migliorare anche il transito intestinale [2]. Infine, un piccolo accorgimento. I semi di lino possono anche essere macinati precedentemente, ma in questo caso vanno conservati per qualche ora, non più di una notte, in frigorifero e in un contenitore in cui viene fatto il vuoto.

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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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