Frangola

Azione lassativa utile in caso di stitichezza sia cronica che occasionale, rimuove le tossine dal corpo e supporta il buon funzionamento del fegato
Indice
La frangola, nome scientifico Rhamnus frangula, è una pianta medicinale della famiglia delle Ramnacee. Di questo rimedio si usa la corteccia, in particolare il secondo strato una volta che il primo, più scuro, è stato rimosso. La corteccia viene quindi sottoposta a un processo di essicamento all’aria oppure può venire scaldata a una temperatura superiore a 100°C in quanto la corteccia fresca può risultare leggermente tossica. La frangola ha proprietà lassative dovute alla presenza di sostanze che stimolano i movimenti intestinali, quindi trova impiego in caso di stitichezza, sia cronica che occasionale, aiuta a rimuovere le tossine dall’organismo e migliora il funzionamento del fegato. Puoi ricorrere alla frangola sotto forma di tintura madre o tisana. Non usare in gravidanza, allattamento, nei bambini piccoli. Se assunta in dosi eccessive può provocare dolori addominali, nausea e diarrea mentre un uso frequente può peggiorare la stitichezza. Chiedi consiglio al tuo medico se stai assumendo farmaci, in quanto possono verificarsi interazioni.
Tintura madre
Puoi assumere la frangola in tintura madre, 40 gocce 1-3 volte al giorno in acqua.
Infuso
Prepara un infuso portando ad ebollizione un litro di acqua. Togli dal fuoco e aggiungi 1 cucchiaio di corteccia tritata, lascia in infusione per dieci minuti poi filtra, bevi da due a tre tazze al giorno.