Frutta secca, la merenda che porta gusto, energia e tanta salute
La frutta secca come uvetta, datteri, albicocche o prugne secche è ricca di antiossidanti e minerali e risulta utile a proteggere la salute. Ecco i benefici della frutta secca sulla base delle più recenti ricerche scientifiche, quanta frutta secca mangiare e le sue controindicazioni

La frutta secca, come uvetta, albicocche, fichi e prugne in forma essiccata, è una merenda squisita, utile a dare la carica e tanta salute!
Infatti, negli ultimi mesi diversi studi sono stati pubblicati sui benefici per la salute della frutta secca. E, dobbiamo dirlo, i risultati sono davvero notevoli.
Insomma, ne vale proprio la pena arricchire la merenda con qualche squisitezza di questo tipo.
Ma vediamo cosa affermano le più recenti ricerche scientifiche.
1 Benefici
La frutta secca, da non confondersi con la frutta a guscio come mandorle, noci, nocciole o arachidi, è la frutta che viene essiccata.
Il risultato è un prodotto che si conserva a lungo e che permette di avere a disposizione frutti anche fuori stagione.
La frutta secca è quasi priva di acqua ma è ricca di energia, ottima quindi come spuntino a metà mattina, ma anche di importanti nutrienti in forma molto concentrata. Per esempio, nella frutta secca viene aumentata considerevolmente l'azione antiossidante rispetto al frutto fresco, così come la presenza di folati, minerali quali magnesio, calcio, ferro, manganese, zinco e selenio. Si riduce tuttavia la vitamina C
Per quanto riguarda i benefici della frutta secca, ecco cosa affermano i più recenti studi scientifici:
- Protegge il tratto respiratorio, riducendo il rischio di asma. Tutti i tipi di frutta secca vengono in aiuto, aumentando i livelli di acetato, che è un acido grasso a catena corta prodotto dal microbiota intestinale in salute. Elevati livelli di questa sostanza sono associati ad una riduzione dell'infiammazione, della risposta allergica e del rischio di sviluppare asma
[3] [4] - Protegge i reni. La frutta secca è considerata un fattore protettivo per i reni e la loro funzionalità, insieme a tè, pesce grasso, insalata e verdura cruda
[5] - Protegge la salute del sistema cardiovascolare, riducendo il rischio di insufficienza cardiaca, ictus dei piccoli vasi, colesterolo e pressione sanguigna. Quest'ultima azione è vera soprattutto per l'uvetta
[6] - Contrasta le degenerazioni cellulari, con un'azione particolarmente protettiva per il tratto gastrico, colon, prostata, pancreas e polmoni. La frutta secca che è risultata maggiormente benefica per contrastare le degenerazioni cellulari è data da uvetta, datteri, fichi e albicocche in forma essiccata
[7] - Riduce l'infiammazione. L'uvetta è considerata particolarmente antinfiammatoria
[6] - Contrasta i chili di troppo. Studi hanno osservato che il consumo di mele essiccate e prugne secche può, sul lungo termine, far perdere peso in caso di chili di troppo
[8] - Riduce il rischio di diabete tipo 2
[9]
2 Quanto mangiarne
La frutta secca, come abbiamo visto, è salutare. Ma è anche molto energetica e quindi non bisogna eccedere con la quantità.
Va sempre inserita all'interno di uno stile di vita sano, con un'alimentazione varia e una moderata attività fisica. Fatte queste premesse, ecco cosa afferma la scienza su quanta frutta secca consumare:
- 3-5 porzioni di frutta secca a settimana sono risultate benefiche a ridurre il rischio di sviluppare tumori
[10] . 1 porzione è circa 30 grammi
Ricordati di variare la frutta secca in modo da garantirti un vasto spettro di benefici.
3 Avvertenze e controindicazioni
Scegli sempre frutta secca di qualità e da commercianti di fiducia dal momento che è possibile che questo prodotto possa essere contaminato da micotossine, se non opportunamente lavorato e immagazzinato
Evita la frutta secca con aggiunta di zuccheri per non sovraccaricare il corpo con picchi di glicemia.
Alcuni produttori aggiungono delle sostanze, chiamate solfiti, per preservare il frutto e il suo colore. I solfiti possono causare reazioni allergiche e persino peggiorare l'asma in chi già ne soffre