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Gerbera jamesonii, la splendida pianta anti inquinamento

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 20 novembre, 2019
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Gerbera jamesonii, la splendida pianta anti inquinamento

Pianta anti inquinamento capace di rimuovere dagli ambienti chiusi sostanze cancerogene come formaldeide, benzene e tricloroetilene

La gerbera è una pianta ornamentale molto apprezzata grazie ai suoi fiori colorati, simili a margherite. Questa pianta prende il nome del naturalista tedesco Traugott Gerber e appartiene alla famiglia delle Asteraceae, proprio come la margherita, il tarassaco, il girasole e la camomilla. Quella delle gerbere è in realtà una famiglia molto grande, che comprende più di 70 specie. Tra queste la più nota è la gerbera jamesonii, di cui parliamo anche in questo post. Eh sì, perché questa specie di gerbera non è solo una pianta molto bella da ammirare, ma utile anche a migliorare il microclima nelle abitazioni.

Gerbera jamesonii, pianta anti inquinamento

La gerbera jamesonii è stata inclusa, infatti, nella lista di circa 50 piante studiate dalla NASA alla fine degli anni 80 in quanto capaci di rimuovere dall’ambiente sostanze tossiche e cancerogene. In particolare, come si può evincere consultando questa ricerca pubblicata online in lingua inglese dal titolo Interior Landscape plants for indoor air pollution abatement, questo tipo di gerbera è in grado di rimuovere dagli ambienti chiusi, come stanze di case o uffici, il 50% di formaldeide, quasi il 70% di benzene e il 35% di tricloroetilene nell’arco di 24 ore. Per capire l’importanza di questa azione, basta considerare che formaldeide e benzene sono classificate dallo IARC come sostanze cancerogene all’uomo e il tricloroetilene come probabile cancerogeno, in più, tutte e tre queste sostanze possono essere reperite con facilità negli ambienti chiusi. La formaldeide, infatti, si riversa negli ambienti chiusi in seguito a processi di combustione, pertanto, possibili fonti sono il fumo di sigaretta, candele o incenso, ma non vanno dimenticate anche cause esterne come gas di scarico delle macchine ed emissioni industriali. Infine, attenzione ai mobili nuovi prodotti con pannelli di compensato o truciolato, che, anzi, viene considerato una delle fonti principali di formaldeide negli ambienti chiusi, ma anche materiali isolanti, vernici, lacche e colle, detergenti e disinfettanti che possono rilasciare nelle stanze questa pericolosa sostanza [1].

Per quanto riguarda il benzene, questo può riversarsi in casa da fonti esterne come garage vicini all’abitazione o traffico mentre fonti interne possono essere tappeti sintetici in nylon, pezzi di arredamento in PVC, materiali in fibra di vetro, colle e solventi [2]. Il tricloroetilene è contenuto in solventi industriali e può contaminare il suolo e le acque, da qui entra in casa attraverso normali processi di evaporazione o in seguito all’utilizzo di acqua contaminata nelle docce, lavatrici e lavastoviglie [3].

Come si coltiva la gerbera jamesonii

La pianta si coltiva in vaso e può essere tenuta, in casa, in ambienti ben illuminati. Attenzione alle innaffiature, queste andrebbero fatte solo quando il terreno è asciutto in quanto se si esagera le radici possono marcire.

Fonti

[1] Kaden et al, World Health Oragnization, 2010
[2] Harrison, World Health Oragnization, 2010
[3] Bonvallot et al, World Health Oragnization, 2010
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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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