Gli alimenti che contrastano la fatica, sia fisica che mentale

La stanchezza, sia fisica che mentale, si combatte anche mangiando, portando in tavola alcuni alimenti ricchi di particolari sostanze benefiche, i polifenoli! Questo emerge da una recentissima ricerca scientifica pubblicata sulla rivista Molecules grazie al lavoro di un team cinese [1].
Stanchezza e microbiota, esiste un legame
La stanchezza è una condizione che sta diventando un problema praticamente universale nella società moderna, arrivando ad interessare fino al 20% della popolazione. L'affaticamento peggiora la qualità di vita, altera la performance sul lavoro, incide sui rapporti sociali e sulle attività nel tempo libero. Allo stato attuale, si ipotizza che il microbiota intestinale possa favorire o contrastare la sensazione di stanchezza, sia fisica che mentale, e che alcuni alimenti, andando ad agire sulla composizione del microbiota, possano far aumentare le riserve energetiche del corpo aiutando a far sentire meno stanchi. La ricerca di cui parliamo oggi si occupa proprio di approfondire questo aspetto.
Più energia con un microbiota in salute
La ricerca è una review che confronta i risultati di studi precedenti, allo scopo di comprendere il legame tra alimentazione, microbiota e stanchezza. Quello che emerge dall'approfondita analisi degli scienziati è che tutte le forme di stanchezza, sia fisica che mentale, sono connesse allo stato di salute del microbiota. In particolare, la stanchezza si accompagna sempre ad un'alterazione del microbiota intestinale con un aumento dei batteri cattivi a scapito dei batteri buoni intestinali.
Invece, l'assunzione di alcuni alimenti ricchi in polifenoli ha mostrato di contrastare la stanchezza, dal momento che questi cibi funzionano da prebiotici per il microbiota. Un prebiotico è un cibo che nutre e supporta i batteri buoni intestinali. I polifenoli, infatti, arrivano all'intestino dove subiscono dei processi di trasformazione che portano alla formazione di sostanze benefiche per il microbiota, capaci di nutrire i batteri buoni, ridurre l'infiammazione, proteggere la barriera intestinale, stimolare le naturali difese immunitarie, la produzione di energia e l'utilizzo delle proteine, ritardando in questo modo la sensazione di affaticamento. Ma in particolare, quali sono queste sostanze così benefiche e come agiscono?
Polifenoli e alimenti che contrastano la fatica
Gli ellagitannini, che sono i polifenoli contenuti nei frutti di bosco, nella melagrana e nella frutta a guscio, hanno mostrato di agire da prebiotici, aumentando la presenza dei batteri buoni intestinali, soprattutto quelli che producono acidi grassi a catena corta. Questi acidi grassi forniscono energia alle cellule epiteliali della barriera intestinale e regolano la produzione e l'utilizzo dell'energia, da qui l'azione anti fatica. Le antocianine sono polifenoli che si trovano nei frutti di bosco, soprattutto nei mirtilli, ma anche nelle melanzane, nell'uva scura, nelle rape rosse, nelle ciliegie e nel tè di ibisco o carcadè. Le antocianine favoriscono la proliferazione dei batteri buoni del tipo Bifidobacterium, Lactobacillus ed Enterococci, contrastano le infiammazioni e supportano la barriera intestinale, alleviando in questo modo la stanchezza. L' epigallocatechina 3 gallato del tè verde ma anche i polifenoli del tè nero e del tè oolong aumentano la presenza dei batteri buoni intestinali, riducendo al tempo stesso i batteri cattivi e la sensazione di affaticamento. I polifenoli dell'uva, che si trovano prevalentemente nei semi e nella buccia degli acini d'uva e che includono acidi fenolici, flavanoli, flavonoli, antocianine e resveratrolo, stimolano la proliferazione dei batteri buoni, soprattutto del tipo Bifidobacterium, che rinforza la barriera intestinale e mantiene l'equilibrio del microbiota. La curcumina, il principio attivo della curcuma, contrasta la permeabilità intestinale, che lascerebbe passare tossine e batteri dall'intestino in tutto l'organismo, aumenta la produzione di energia e la funzionalità dei muscoli e stimola la proliferazione dei batteri buoni capaci di produrre acidi grassi a catena corta dall'azione antinfiammatoria. La quercetina, che è contenuta nelle mele, nell'uva, nelle cipolle rosse, nei broccoli, nei frutti di bosco e nel tè, regola la produzione di energia attraverso la diretta modulazione del microbiota intestinale.
Conclusioni
La tavola anti stanchezza è allegra, gustosa e colorata, e anche questo aiuta! Quindi, via libera a frutti di bosco, mele, melagrana, anche sotto forma di succo, ciliegie, uva scura, broccoli, cipolle, rape rosse, curcuma, tè, sia nero che verde che oolong, e ibisco. Questi, infatti, sono gli alimenti che contrastano l'affaticamento, sia fisico che mentale, migliorano la funzionalità dei muscoli e ricaricano di energia, migliorando al tempo stesso l'equilibrio del nostro microbiota intestinale e contrastando le infiammazioni.