Gli alimenti che proteggono dalle neurodegenerazioni come l'Alzheimer

Come viviamo e mangiamo oggi influenza la nostra salute futura. Questa affermazione sta guadagnando rilevanza man mano che vengono pubblicati sempre nuovi studi a suo supporto. E oggi parliamo proprio di una di queste ricerche, che è stata pubblicata poche settimane fa sulla rivista Neurology da un gruppo di scienziati americani di Baltimora e che ha dimostrato che chi presenta, fin da giovane, elevati valori nel sangue di alcuni tipi di antiossidanti avrà poi, da anziano, un rischio inferiore di sviluppare Alzheimer [1].
Gli antiossidanti contrastano i danni dei radicali liberi
Vivere a lungo, certo, ma vivere sani, è questo l'obiettivo. E sicuramente la salute del cervello è un punto centrale. Gli antiossidanti possono contrastare i danni dei radicali liberi e delle infiammazioni, proteggendo così il cervello dalle neurodegenerazioni. Ma quali antiossidanti possono risultare maggiormente di aiuto? Gli scienziati americani rispondono a questa domanda.
Alcuni antiossidanti proteggono il cervello, lo studio
I ricercatori si sono basati sui dati raccolti da un grande studio, il National health and Nutrition Examination Surveys, su più di 7000 persone che, all'inizio dello studio, avevano tra i 45 e i 90 anni. I volontari sono stati sottoposti a esami del sangue per misurare i livelli dei principali antiossidanti, quali vitamine A, C ed E e carotenoidi come luteina, zeaxantina e beta criptoxantina. Successivamente, i partecipanti allo studio sono stati seguiti in media per 16 anni per valutare l'eventuale insorgenza di neurodegenerazione come l'Alzheimer. Quello che è emerso è che chi, all'inizio dello studio, presentava valori più alti degli antiossidanti luteina, zeaxantina e beta criptoxantina presentava anche un rischio inferiore di sviluppare Alzheimer e altre neurodegenerazioni. Ogni punto in più rispetto allo standard nei livelli di luteina e zeaxantina è risultato associato ad una riduzione del 7% di sviluppare neurodegenerazione. Mentre, per quanto riguarda la beta criptoxantina, ogni punto in più rispetto allo standard è risultato associato ad una riduzione del 14% del rischio di sviluppare demenza.
Conclusioni
Lo studio è molto interessante e indica come alcuni antiossidanti, che possiamo integrare con la dieta, sono in grado di proteggere la nostra salute cerebrale da qui agli anni a venire. Luteina e zeaxantina si trovano nella lattuga, negli spinaci, nel cavolo, anche nella variante riccia verde, nei broccoli e nei piselli, mentre la beta criptoxantina si trova in alcuni frutti come arance, papaya, mandarini e cachi.