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Gli alimenti che proteggono il cervello e contrastano l'Alzheimer

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 11 luglio, 2024

L'alimentazione che protegge il cervello e riduce il rischio di demenza e Alzheimer.

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Frutta, verdura ed erbe aromatiche

A tavola creiamo la nostra salute, presente e futura. E quando parliamo di salute non intendiamo solo quella di cuore, fegato o reni, ma anche quella del cervello.

Infatti, quello che mangiamo è in grado di influenzare il funzionamento cerebrale e il rischio, negli anni, di sviluppare o meno neurodegenerazioni come l'Alzheimer.

Ma quali sono gli alimenti che contribuiscono a proteggere il cervello e a contrastare le neurodegenerazioni? Una risposta viene fornita da una recentissima ricerca scientifica pubblicata sulla rivista Nutrients grazie al lavoro di un team polacco [1].

1 Scopo della ricerca

La ricerca ha avuto come obiettivo analizzare ed individuare gli alimenti che più di altri proteggono il cervello e, in particolare, inibiscono due enzimi, chiamati acetilcolinesterasi e butirrilcolinesterasi.

Questi enzimi, infatti, degradano l'acetilcolina, il principale neurotrasmettitore. Questa è un'azione fisiologica e corretta, quando tutto è in equilibrio. Con l'età, però, questo equilibrio può venir meno e l'azione di questi enzimi diventa eccessiva, arrivando a una riduzione, molto veloce e progressiva, dell'acetilcolina. Questo causa una riduzione della neurotrasmissione e un aumento del rischio di condizioni patologiche come demenza e Alzheimer.

Allo stato attuale il trattamento farmacologico contro l'Alzheimer è proprio l'assunzione di medicinali che inibiscono gli enzimi acetilcolinesterasi e butirrilcolinesterasi, con l'obiettivo di aumentare così la presenza dell'acetilcolina, la neurotrasmissione e la funzionalità cognitiva.

Lo scopo della scienza è trovare anche sostanze naturali che possano svolgere questo compito, per delineare un'alimentazione salva cervello man mano che l'età avanza.

Per arrivare a questo risultato, gli scienziati polacchi dello studio di oggi hanno analizzato in laboratorio 37 tipi diversi di zuppe, acquistate pronte o preparate da loro, per osservare quali riescono, grazie alla sinergia di ingredienti con cui sono preparate, a inibire gli enzimi acetilcolinesterasi e butirrilcolinesterasi.

2 Gli alimenti che proteggono il cervello

Quello che è emerso è che le zuppe sono in grado, in misura diversa, di inibire gli enzimi acetilcolinesterasi e butirrilcolinesterasi.

L'azione diversa va ricercata nei diversi ingredienti utilizzati, in quanto i processi con cui le zuppe sono state preparate sono simili.

Confrontando i risultati ecco cosa è emerso. Gli alimenti che proteggono maggiormente il cervello sono [2]:

Esistono altri ingredienti, meno conosciuti come alimenti, ma molto studiati per la loro elevata capacità di inibire gli enzimi che degradano l'acetilcolina, quali:

  • Prugnolo selvatico
  • Bacche di olivello spinoso
  • Calendula, usata come alimento e non come pomata. La calendula è risultata uno degli ingredienti con l'azione inibitoria maggiore nei confronti dell'enzima butirrilcolinesterasi

Tutti questi alimenti sono preziose fonti di antiossidanti e risultano capaci di inibire gli enzimi acetilcolinesterasi e butirrilcolinesterasi, aumentando i livelli di acetilcolina.

3 Conclusioni

Lo studio ha analizzato l'azione di zuppe in quanto si tratta di un alimento semplice da includere nell'alimentazione di tutti i giorni e in tutte le stagioni, calde in inverno e tiepide o fredde in estate.

In più le zuppe forniscono una sinergia di ingredienti che agiscono insieme. Quello che è emerso dallo studio è che la capacità della ricetta finale di inibire gli enzimi acetilcolinesterasi e butirrilcolinesterasi aumenta man mano che vengono inseriti ingredienti con queste proprietà.

È chiaro però che noi possiamo fare tesoro di questi risultati inserendo gli ingredienti appena visti nelle nostre preparazioni culinarie che non devono per forza essere zuppe. Insalate, sughi, contorni e salse, ogni ricetta può diventare l'occasione per fare qualcosa di benefico per il nostro cervello.

Ora siamo semplicemente consapevoli che alcuni alimenti sono più benefici di altri quando si tratta di contrastare le neurodegenerazioni.

4 Altri consigli degli esperti per proteggere il cervello

Esistono anche altri consigli relativi allo stile di vita che possiamo mettere in campo per proteggere il cervello e ridurre il rischio di demenza e Alzheimer, come [3][4]:

  • Non fumare
  • Praticare un'attività fisica moderata ma regolare
  • Limitare gli alcolici
  • Garantirci un sonno adeguato
  • Gestire lo stress e non rinunciare alla socialità e agli stimoli culturali
  • Seguire una dieta bilanciata e varia, includendo gli alimenti visti oggi, ma anche olio evo, vegetali a foglia verde, frutta secca, frutta fresca come i frutti di bosco, e bevande come il tè verde

Studi hanno dimostrato che la sinergia di tutte queste misure messe in campo riduce in modo significativo il rischio di sviluppare demenza e Alzheimer, in ogni caso, indipendentemente dalla storia familiare della persona [3].

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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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