Gli oli essenziali che migliorano la memoria mentre dormiamo

Quante volte ti sarà capitato di sentire un particolare profumo o aroma e ricordare momenti legati al passato o all'infanzia.
Ebbene, gli odori possono davvero stimolare la memoria e aumentarla contrastando il declino dell'età, come emerge da un'interessantissima ricerca scientifica pubblicata poche settimane fa sulla rivista Frontiers in Neuroscience da un team americano della University of California, Irvine (Woo et al, Frontiers in Neuroscience, July 2023).
Memoria e odori
Il sistema olfattivo ha una caratteristica unica, e cioè quella di essere connesso direttamente ai circuiti della memoria del cervello.
Pertanto, odori e funzionalità cerebrale sono intimamente correlati e gli uni possono stimolare l'altra. Una ricerca scientifica precedente ha avuto modo di dimostrare che far annusare 40 odori diversi, due volte al giorno, a persone con demenza ha permesso di migliorare la loro memoria e la capacità del linguaggio, oltre che ridurre la depressione. Tuttavia, come indicato dagli autori dello studio di cui parliamo oggi, per quanto questi risultati siano entusiasmanti, è molto difficile, se non quasi impossibile, chiedere a persone di annusare odori da 40 bottigliette diverse, una dopo l'altra, due volte al giorno e per lunghi periodi di tempo. Ecco che entra in gioco la ricerca della University of California, Irvine, che apre la strada a nuovi metodi per supportare la memoria.
Gli oli essenziali possono migliorare la memoria mentre dormiamo
La ricerca ha coinvolto 43 adulti, tutti tra i 60 e gli 85 anni, e in salute. Ogni sera, per 6 mesi, prima di andare a dormire, è stato chiesto a metà dei volontari di attivare un diffusore di essenze preposto a rilasciare nell'aria della stanza da letto, per due ore mentre i volontari dormivano, un'essenza. Gli oli essenziali usati erano quelli di rosa, arancio, eucalipto, limone, menta piperita, rosmarino e lavanda. Per ogni sessione veniva rilasciato un solo tipo di essenza, che poi veniva cambiata ogni giorno a rotazione. Il vantaggio quindi di questo esperimento è di usare una sola essenza per volta e durante la notte, senza richiedere azioni particolari durante il giorno. L'altra metà dei volontari era chiamata a usare sempre un diffusore per essenze, ma contenente solo acqua distillata e aromi molto blandi, quasi impercettibili.
Ebbene, quello che è emerso è che al termine dei 6 mesi coloro che avevano respirato ogni giorno gli oli essenziali avevano un miglioramento della funzionalità cognitiva pari al 226%. In particolare, si sono osservati miglioramenti nella memoria e, sulla base di indagini di diagnostica medica, anche nella parte del cervello, chiamata fascicolo uncinato, preposta a far interagire le informazioni archiviate in memoria con il lobo frontale per guidarlo nella capacità di prendere decisioni. Questa parte si indebolisce con l'età mentre è risultata maggiormente integra in seguito all'inalazione di oli essenziali.
Non solo, inalare gli oli essenziali ha anche permesso di migliorare la qualità del sonno e stimolare il sonno profondo.
Conclusioni
La ricerca è davvero promettente e ha potuto dimostrare che inalare per due ore durante il sonno alcuni oli essenziali, quali rosa, arancio, eucalipto, limone, menta piperita, rosmarino e lavanda, ha permesso, in 6 mesi, di migliorare la funzionalità cognitiva in modo davvero significativo. Quanto osservato si riferisce a persone in salute e uno studio successivo verrà dedicato ad approfondire gli effetti su persone con decadimento cognitivo e demenza. Ma i risultati visti finora fanno davvero ben sperare! La forza di questa ricerca è che si basa su un'azione che tutti noi possiamo mettere in pratica, ogni giorno a casa nostra di notte mentre dormiamo, con l'aiuto di un diffusore di essenze e un paio di boccette di oli essenziali.