Grasso addominale? Tutta una questione di … pancia

Il microbiota intestinale è l’insieme dei batteri che vivono del nostro intestino. Lontano dall’essere solo un organo preposto alla digestione, l’intestino con il suo microbiota determina la salute dell’intero organismo, dal buon funzionamento del sistema immunitario al cervello.
Non solo, in base a recenti ricerche scientifiche, come il lavoro pubblicato poche settimane fa sulla rivista The American Journal of clinical nutrition [1], il microbiota influenza anche il grasso addominale.
Il grasso addominale, più che il grasso distribuito nel resto del corpo, è considerato un vero sistema attivo e non inerte, produce ormoni, aumenta i livelli di infiammazione e il rischio di malattie cardiovascolari e tumori. Ecco quindi che contrastare la cosiddetta pancetta non è tanto un problema estetico ma relativo alla salute e numerose ricerche si stanno indirizzando in questo settore. Nello studio di cui parliamo oggi gli scienziati hanno analizzato le abitudini, la dieta e lo stato di salute di poco più di 600 persone, sia uomini che donne, di età compresa tra 25 e 83 anni. In particolare, gli scienziati hanno focalizzato la loro attenzione sul consumo di cibi ricchi di antociani, potenti antiossidanti, e hanno potuto così osservare che chi tra i partecipanti consumava più alimenti contenenti queste preziose sostanze presentava anche un microbiota più variegato. Ma la parte più interessante si è dimostrata la seguente, chi consumava più cibi ricchi di antociani e di conseguenza aveva un microbiota più vario presentava anche meno grasso addominale.
Pertanto, quello che risulta da questo studio, è che cibi ricchi di antociani, come per esempio i frutti di bosco, l’uva nera, il cavolo rosso e le patate viola, sono benefici per la salute del microbiota e che un microbiota sano e vario determina anche meno grasso addominale!