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Il filo interdentale riduce il rischio di ictus e fibrillazione atriale

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 13 febbraio, 2025

Il filo interdentale aiuta a prevenire e ridurre il rischio di ictus e di aritmie cardiache. Vediamo quanto emerso da una recentissima ricerca scientifica e di approfondire altre abitudini sane che proteggono cuore e cervello

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Spazzolino da denti

Lo stile di vita è la nostra arma principale per prevenire e in ogni caso ridurre il rischio di sviluppare un ictus.

Conosciamo l'importanza di una sana alimentazione, di un moderato esercizio fisico e di abitudini corrette come evitare il fumo di sigaretta.

Ebbene, da oggi sappiamo che esiste un altro comportamento, semplice, economico, per tutti e per tutti i giorni, che possiamo attuare subito, sin da ora, per contrastare l'ictus e le sue conseguenze, e cioè usare il filo interdentale!

Ma come, vi starete chiedendo, si parla di proteggere il cervello e qui si dice che è bene passare il filo tra i denti?

Anche se a prima vista può sembrare strano, in realtà la salute della bocca è profondamente collegata a quella di cuore e cervello.

Per capire meglio, vediamo cosa afferma una recentissima ricerca, appena presentata al meeting annuale dell'American Stroke Association, tenuto a Los Angeles tra il 4 e il 7 febbraio 2025, e firmato da un team americano della University of South Carolina in Columbia (Sen et al, American Stroke Association's International Stroke Conference 2025, 4-7 February 2025)

1 Il filo interdentale riduce il rischio di ictus

Gli scienziati americani hanno analizzato i dati riguardanti salute e stile di vita di 6278 volontari, tutti partecipanti ad un vasto programma di ricerca chiamato Atherosclerosis Risk in Communities (ARIC) study, iniziato nel 1987 e ancora in corso.

Questo ha permesso di avere a disposizione dati relativi a un grande range temporale e sempre aggiornati.

Gli scienziati erano interessati, in particolare, a trovare un'eventuale associazione tra l'uso del filo interdentale e il rischio di ictus. Quello che è emerso è che:

  • Chi ha l'abitudine di usare il filo interdentale ha un rischio del 22% inferiore di sviluppare un ictus in generale e del 44% inferiore di sviluppare un tipo particolare di ictus, chiamato cardioembolico, generato cioè da un coagulo che, partito dal cuore, è arrivato al cervello
  • L'uso regolare del filo interdentale riduce del 12% il rischio di fibrillazione atriale, la forma più comune di aritmia cardiaca. Va sottolineato che la fibrillazione atriale è uno dei fattori di rischio per l'ictus
  • Quanto osservato è indipendente da altre abitudini che riguardano la cura dell'igiene del cavo orale. Questo significa che, indipendentemente da quante volte ci laviamo i denti con lo spazzolino o facciamo sciacqui con collutori, l'uso del filo interdentale ci protegge da ictus e fibrillazione atriale
  • Più usiamo il filo interdentale e più si riduce il rischio di ictus

L'uso regolare del filo interdentale, oltre a ridurre il rischio di carie e parodontite, è in grado quindi di proteggere il cuore e il cervello, riducendo il rischio di fibrillazione atriale, che è un tipo di aritmia, e di ictus.

2 Spiegazione

Ma come si spiega che l'uso del filo interdentale sia in grado di ridurre il rischio di ictus?

Il motivo, come spiegato dagli scienziati americani autori dello studio, è da ricercarsi nelle seguenti considerazioni:

  • Tracce di cibo che rimangono in bocca sono l'innesco di possibili infiammazioni gengivali e da qui di un'infiammazione che arriva a tutto il corpo, causando un irrigidimento delle arterie ed esponendo ad un rischio maggiore di ictus [1]
  • Una corretta igiene orale riduce l'infiammazione, sia del cavo orale che dell'intero organismo
  • Il filo interdentale permette una pulizia profonda che spesso il semplice spazzolino non è in grado di garantire, in quanto aiuta a rimuovere ogni residuo di cibo, anche in zone irraggiungibili dal normale spazzolino

In più, come abbiamo visto, il filo interdentale riduce il rischio di fibrillazioni atriale, uno dei fattori di rischio per l'ictus. Infatti, durante la fibrillazione atriale il cuore non riesce a battere in modo appropriato, la contrazione degli atri non è incisiva e questo causa un ristagno di sangue. A sua volta, questo ristagno può portare alla formazione di coaguli che dal cuore possono raggiungere il cervello.

Tuttavia, il fatto che anche il ritmo cardiaco venga protetto dall'uso regolare del filo interdentale è un fatto nuovo, che nessuno degli scienziati si aspettava di osservare. Questo apre anche a nuovi scenari in cui la salute orale e il microbiota orale influenzano il microbiota intestinale, che a sua volta può avere un ruolo nella regolazione del ritmo cardiaco.

Abbiamo un'ulteriore prova di quanto sia affascinante il funzionamento del nostro corpo e che organi molto distanti possano essere collegati tra loro in un modo a cui non penseremmo mai.

3 L'importanza dell'igiene orale

Quanto osservato fino a qui ci fa capire quanto sia importante prendersi cura dell'igiene del cavo orale.

Abbiamo visto che il filo interdentale ha un ruolo fondamentale, sia per la salute di denti e gengive che dell'intero organismo, ma non è l'unico presidio a nostra disposizione. Ecco altri consigli da parte degli esperti per curare l'igiene orale.

  • Pulire i denti con lo spazzolino 2-3 volte al giorno per un paio di minuti. Il consiglio degli esperti è di passare lo spazzolino circa 20-30 minuti dopo aver mangiato, in modo da preservare lo smalto dei denti [2]
  • Usare il filo interdentale, come abbiamo visto
  • Praticare l'oil pulling, che significa sciacquare la bocca, i denti e le gengive con un olio, in genere olio di cocco o di sesamo, per almeno 5 minuti, e poi sputare. In caso tu voglia usare l'olio di cocco ricordati di sputarlo sempre in un fazzoletto, da buttare nel bidone della spazzatura, per evitare di rovinare i tubi dal momento che l'olio di cocco si presenta solido a temperatura ambiente. L'oil pulling si può fare al mattino a digiuno e alla sera dopo la normale pulizia dei denti, ma va bene anche in altri momenti, prima o dopo lo spazzolino, quando ci è più comodo. L'oil pulling aiuta a ridurre la placca e i batteri cattivi che possono popolare il microbiota orale [3]
  • Limitare a brevi periodi di tempo l'uso di disinfettanti orali a base di clorexidina e alcol. Questi vanno bene in caso di infiammazione in corso e se prescritti dal medico ma sul lungo tempo possono danneggiare la flora orale, la mucosa della bocca e alterare l'equilibrio dell'organismo [4]

4 Stile di vita per contrastare l'ictus

Abbiamo visto un comportamento che può fare davvero la differenza nella lotta all'ictus e alle aritmie cardiache, l'uso del filo interdentale nell'ambito di una corretta igiene orale.

Ma non è tutto qui. Abbiamo a nostra disposizione altri alleati per prevenire l'ictus come (Regular dental flossing may lower risk of stroke from blood clots, irregular heartbeats, American Stroke Association International Stroke Conference 2025 Abstract 19, 2025):

  • Seguire un'alimentazione varia e bilanciata. L'ictus si previene infatti anche a tavola. Nell'infografica qui sotto ecco una piccola lista di alimenti protettivi, altri considerati capaci di aumentare il rischio e altri che, per quanto riguarda l'ictus, sono neutri [5]
  • Praticare una moderata attività fisica
  • Evitare l'esposizione alla nicotina
  • Garantirsi un numero corretto di ore di sonno, in media 7-8
  • Tenere sotto controllo il peso corporeo, la pressione sanguigna, il colesterolo e la glicemia
Alimenti e rischio di ictus
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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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