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Il fruttosio fa male? Ecco cosa dicono gli esperti

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 9 giugno, 2024

Il fruttosio è uno zucchero che può essere aggiunto a diversi alimenti. Vediamo perché il fruttosio è da evitare, come si riconosce nelle etichette alimentari e quali sono i suoi effetti sulla salute del fegato, del cuore e dell'intero organismo.

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Due lecca lecca

Il fruttosio è uno zucchero che si può trovare facilmente in diversi prodotti. Vediamo come riconoscerlo leggendo l'etichetta alimentare e perché è bene evitarlo

Mangiare frutta è una scelta sana e benefica, lo affermano tutte le linee guida e oramai lo sanno proprio tutti.

Lo zucchero della frutta è il fruttosio e quindi si è pensato che anche il fruttosio, aggiunto puro alle preparazioni, potesse fare bene, o almeno non male come lo zucchero bianco. Ecco quindi che il fruttosio è diventato un dolcificante da aggiungere a dolci, torte, merendine o piatti pronti, sia industrialmente che nelle pietanze preparate a casa. Insomma, il fruttosio lo ritroviamo un po' ovunque.

Questo fa nascere la domanda se il fruttosio sia o meno sicuro. Vediamo di capire meglio sulla base delle più recenti ricerche scientifiche, cercando di approfondire cos'è il fruttosio, quale è la differenza tra fruttosio e zucchero e i suoi effetti sulla salute.

1 Cos'è il fruttosio e dove si trova

Il fruttosio è uno zucchero semplice, presente abbondantemente nell'alimentazione umana, dove compare sia naturalmente che aggiunto in fase di preparazione del prodotto.

In particolare, il fruttosio si trova naturalmente in [1]:

Poi, il fruttosio può entrare nel corpo attraverso alimenti arricchiti artificialmente con questo zucchero. In particolare, il fruttosio può derivare dal saccarosio, o zucchero bianco da tavola che è formato da una molecola di glucosio e da una di fruttosio, dallo sciroppo di glucosio fruttosio, chiamato anche sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio, ma anche dallo sciroppo d'agave. In questa forma il fruttosio si può trovare in prodotti pronti come [1]:

  • Bevande dolcificate
  • Dolciumi e caramelle
  • Prodotti da forno
  • Prodotti industriali, come cibi pronti ma anche yogurt alla frutta, marmellate e cereali della prima colazione

2 Perché l'industria sceglie il fruttosio

Il fruttosio viene usato nella produzione industriale di diversi prodotti per più ragioni. In particolare:

  • Il fruttosio, dal momento che è presente nella frutta, è considerato "sano"
  • Causa un minore aumento della glicemia rispetto ad altri carboidrati. Per questa ragione si è ritenuto a lungo che il fruttosio fosse consigliato ai diabetici e a coloro che hanno alterazioni della glicemia
  • Preserva meglio il prodotto finale dalla formazione di muffe

3 Il fruttosio fa male?

Questo grande utilizzo del fruttosio porta a chiedersi se sia davvero senza conseguenze per la salute.

Per rispondere a questa domanda occorre però fare una distinzione, tra il fruttosio contenuto nella frutta e quello aggiunto ai prodotti.

Il fruttosio contenuto nella frutta non causa preoccupazioni. In primo luogo è in piccole quantità e in secondo luogo è contenuto in una sinergia di antiossidanti, vitamine, fibre e minerali che ne contrasta gli effetti dannosi. Infatti, una recente ricerca scientifica ha proprio dimostrato che la quercetina, che è un antiossidante che si trova comunemente nelle mele ma anche nell'uva, e la struttura cellulare dei vegetali stimolano le difese antiossidanti e regolano il metabolismo del fruttosio [2].

Discorso diverso va fatto invece per prodotti con il fruttosio aggiunto. In questi casi il fruttosio non è all'interno di una sinergia di nutrienti, ma puro e in elevate quantità.

Studi stanno dimostrando che un eccesso di fruttosio fa male ed è alla base delle epidemie odierne di diabete, obesità, sindrome metabolica e aumento del rischio cardiovascolare [1].

Come vedremo meglio nei prossimi paragrafi, quindi, sono diversi i motivi per cui è importante leggere bene l'etichetta degli alimenti per ricercare il fruttosio in tutte le sue forme e, se possibile, limitare questi prodotti.

4 Fa male al fegato

Un eccesso di fruttosio danneggia il fegato, aumentando il rischio di sviluppare fegato grasso [3].

Il meccanismo per cui il fruttosio possa agire in questo modo sul fegato non è ancora noto ma si ipotizza una duplice azione del fruttosio. Da una parte il fruttosio aumenta la resistenza all'insulina, a sua volta associata alla steatosi epatica. Dall'altra, il fruttosio danneggia la barriera intestinale. In questo modo le tossine possono superare l'intestino e raggiungere il fegato attraverso la vena porta. Questo sembra aumentare il rischio di fegato grasso ma anche di infiammazione del fegato [3].

5 Aumenta il colesterolo e fa ingrassare

Un eccesso di fruttosio è una delle cause dell'obesità e della sindrome metabolica [4].

Elevate quantità di fruttosio, infatti, estendono l'intestino, aumentando così l'assorbimento anche dei grassi e il successivo accumulo di questi nel tessuto adiposo, soprattutto a livello del girovita [5].

In più, il fruttosio aggiunto agli alimenti può portare anche un aumento del colesterolo cattivo LDL [6].

6 Aumenta la pressione sanguigna

Un eccesso di fruttosio ha mostrato di aumentare la pressione sanguigna.

In particolare, il fruttosio, quando in quantità elevate, stimola il sistema nervoso simpatico e altera sia la capacità dei vasi sanguigni di dilatarsi sia l'equilibrio degli elettroliti. Questi effetti causano un aumento della pressione sanguigna [7].

7 Può danneggiare i reni

Il fruttosio aggiunto agli alimenti può danneggiare i reni, aumentando i radicali liberi e l'apoptosi, che è la morte cellulare programmata [4].

8 Un pericolo per la fertilità

In base a recenti ricerche scientifiche, sembra che un eccesso di fruttosio possa alterare la funzionalità del sistema riproduttivo sia maschile che femminile.

Questo potrebbe anche portare a infertilità, si ritiene a causa di un'alterazione del quadro ormonale e di un aumento dell'infiammazione [8].

9 Attenzione al fruttosio in gravidanza

Il fruttosio, come accennato, è stato considerato a lungo persino uno zucchero sano dal momento che deriva dalla frutta.

Anche per questa ragione il suo uso non è ristretto, nemmeno in gravidanza.

Questo però è un errore, soprattutto alla luce delle più recenti ricerche scientifiche.

È stato osservato, infatti, che i figli di madri che, durante la gravidanza, hanno assunto fruttosio aggiunto agli alimenti in elevate quantità, sono più sensibili ai danni che una dieta di tipo occidentale, ricca di alimenti lavorati, di zuccheri e grassi, può causare. In particolare, queste persone presentano un maggior assorbimento di colesterolo, ma anche un aumento dell'accumulo di grassi [9].

Non solo, uno studio molto vasto condotto su più di 60000 donne in gravidanza ha mostrato che un elevato consumo di bevande dolcificate nelle future madri aumenta il rischio di parto prematuro [10].

10 Cosa tenere a mente

Il fruttosio è uno zucchero contenuto naturalmente nella frutta, in alcuni ortaggi e nel miele.

In questi casi il fruttosio non è dannoso, in quanto è presente in piccole quantità e insieme ad altri nutrienti che ne contrastano gli effetti.

Invece, occorre prestare attenzione e limitare gli alimenti che presentano fruttosio aggiunto artificialmente. Questo è il caso di prodotti per la colazione, cibi pronti, merendine, dolci, caramelle e yogurt alla frutta, giusto per citare qualche esempio.

È importante leggere l'etichetta e ricercare il fruttosio contenuto. Il fruttosio si nasconde dietro a queste diciture:

  • Sciroppo di glucosio fruttosio
  • Sciroppo di mais
  • Sciroppo d'agave
  • Saccarosio, che è il normale zucchero bianco ma che contiene una molecola di glucosio e una di fruttosio

Il fruttosio, quando in eccesso e assunto per lunghi periodi di tempo, può causare danni al fegato, al cuore, al sistema riproduttivo, può aumentare il rischio di obesità, obesità centrale, che è quando aumenta il girovita, pressione alta e diabete tipo 2.

Perché il fruttosio aggiunto agli alimenti fa male, infografica
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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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