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Il tè bianco regola glicemia e colesterolo e protegge il corpo dall'eccesso di radicali liberi

Scritto da Dr. Giorgia Cazzolli, Ph.D., aggiornato il 29 gennaio, 2024

Il tè bianco aiuta a regolare la glicemia, il colesterolo e i trigliceridi. Non solo, il tè bianco protegge il corpo dai danni di alcuni farmaci. Approfondiamo quindi queste proprietà sulla base di ricerche scientifiche. Nel seguito vedremo anche le altre proprietà del tè bianco, come si prepara e quali sono le sue controindicazioni

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Il tè bianco regola glicemia e colesterolo e protegge il corpo dall'eccesso di radicali liberi

Colesterolo alto, glicemia elevata e i suoi effetti dannosi sull'organismo, ma anche un eccesso di radicali liberi, anche causati da farmaci che si devono assumere, un aiuto in questi casi viene dal tè bianco. Vediamo quindi di approfondire i risultati di tre interessantissime ricerche scientifiche.

Tè bianco contro il colesterolo elevato

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Biomedicine and Pharmacotherapy da un team cinese [1]. I ricercatori hanno dimostrato, attraverso esperimenti in laboratorio, che il tè bianco è in grado di regolare i livelli di colesterolo. In particolare, il tè bianco ha mostrato di ridurre la produzione di colesterolo cattivo LDL e dei trigliceridi.

Non solo, il tè bianco stimola i recettori delle cellule a immagazzinare il colesterolo LDL, togliendolo così dal circolo sanguigno.

Tè bianco per la glicemia

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista The British Journal of Nutrition da un team portoghese ed è stato condotto in laboratorio su una popolazione di topi [2]. I topi presentavano tutti un'alterazione della glicemia ed erano in uno stato di prediabete. Ai topi è stato offerto ogni giorno il tè bianco.

Ebbene, l'assunzione regolare di tè bianco ha migliorato la tolleranza al glucosio e la sensibilità all'insulina, contrastando così la condizione di prediabete.

Non solo, il tè bianco ha mostrato anche di protegge il cervello, in particolare la corteccia cerebrale, che svolge un ruolo chiave nella memoria, nell'attenzione, nel pensiero e nel linguaggio. Il cervello, infatti, soprattutto nella parte della corteccia cerebrale, è molto suscettibile alle alterazioni della glicemia e all'aumento di radicali liberi prodotti dall'iperglicemia. Il tè bianco ha ridotto i danni dei radicali liberi e ha favorito il corretto funzionamento del cervello.

Tè bianco e l'eccesso di radicali liberi

L'ultima ricerca di cui parliamo oggi è apparsa sulla rivista Food Chemistry ed è stata pubblicata da un team di scienziati spagnoli [3]. Lo studio ha analizzato l'azione antiossidante del tè bianco in caso di sovraproduzione di radicali liberi causata da farmaci. La ricerca si è svolta, come le precedenti, in laboratorio e ha coinvolto una popolazione di topi. In ogni caso questo non toglie nulla all'importanza dei risultati osservati. Infatti, i topi e gli umani condividono il 95% del genoma ed è lecito aspettarsi un medesimo effetto.

Ebbene, 12 mesi di assunzione regolare di tè bianco hanno permesso di invertire i danni dei radicali liberi causati da farmaci e rilevati a livello del cervello, del fegato e del cuore.

Tè bianco, altre proprietà

Il tè bianco è costituito dai germogli e dalle prime foglioline della pianta Camellia sinensis, la stessa del tè verde e del tè nero. Il nome bianco deriva dalla fine peluria argentata che ricopre le foglie di questa varietà di tè. Il tè bianco ha una potente azione antiossidante e antinfiammatoria, contrasta le degenerazioni cellulari e migliora il metabolismo.

Non solo, il tè bianco è il tè che più risulta capace di proteggere le ossa e le cartilagini, con un'azione superiore a quella del tè verde e del tè nero. Infine, il tè bianco è antivirale ed epatoprotettivo [4].

Tè bianco, preparazione, avvertenze e controindicazioni

Il tè bianco si prepara mettendo le foglie in infusione ad una temperatura più elevata del tè verde. Molto dipende dal tipo di tè e occorre riferirsi alle indicazioni riportate sulla confezione o dal produttore, ma generalmente il consiglio è quello di portare l'acqua tra gli 80 e gli 85° C e lasciare in infusione il tè, un cucchiaino per tazza più uno, per 8-10 minuti. Esiste anche la possibilità di preparare un'infusione a freddo, lasciando il tè in infusione a temperatura ambiente per due ore. Studi affermano che in questo modo il potere antiossidante del tè viene persino aumentato [4]. Il tè bianco contiene caffeina, quindi evita di assumerlo nelle ore del tardo pomeriggio e serali.

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AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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